Non è sola...

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CHARTA

Charta era rimasta a guardia della preda che avevano ucciso in precedenza mentre le altre due andavano a farsi un giro, più per svagarsi che per controllare il territorio, perché avevano deciso che, siccome erano una specie di branco (anche se alla leonessa piaceva chiamalo "famiglia" o "gruppo di amiche"), avevano bisogno di un territorio tutto loro. In fondo, molto in fondo, anche a Kara piaceva la leonessa, Charta ne era sicura. Anche se, a parere della sorellina, non lo avrebbe mai ammesso davanti ad anima viva. Saharah era una strana leonessa. Non era debole, era forte e lo sapeva ma, a differenza degli altri leoni, non la usava per sottomettere gli altri la usava per proteggere gli altri. Per questo piaceva alle due sorelle. Non era prepotente. Non voleva sottometterle o costringerle a fare quello che voleva. Era, come dire... Democratica, una ribelle che credeva nella libertà, nell'amore e nell'amicizia. Era qualcosa di straordinario. Era una contraddizione vivente: una leonessa che non voleva essere tale. Era, secondo Charta, l'incarnazione della giustizia e della libertà. Pensando a questo non si accorse del pericolo imminente che stava per cadere con tutta la sua furia su di lei. Un pericolo con il folto pelo color ebano. Il mostro saltò ruggendo...

RAZUKI

Le sue zanne si chiusero sul suo collo, spezzandoglielo di netto. Razuki si leccò avidamente i baffi impregnati di sangue e sorrise. Aveva conquistato la preda e subito si accinse a mangiarla.

KARA

Avevo sentito il ruggito disperato di mia sorella. Non posso perderla. Kara e Saharah corsero verso Charta. Entrambe erano spaventateE se fosse morta? Si chiedevano. Charta era stata attaccata da un possente leone dalla folta criniera nera che stava sghignazzando. Il leone aveva ferito e stava cercando di umiliare Charta, che sembrava avere molta voglia di sotterrarsi. Lo sconosciuto diceva ghignando "Come sei debole, come sei ingenua, come sei disattenta, come sei sola" Kara non poteva sopportare oltre quel leone e, mentre stava per lanciarsi su di lui, venne anticipata da Saharah, che lo aveva scagliato via e si era messsa tra Charta e lo sconosciuto ringhiando. Il leone maschio si rialzò, intontito. Fissò la leonessa furiosa, pieno di sdegno. Saharah ruggì "Lei non è sola...Noi saremo sempre dalla sua parte!" Anche Kara balzò tra Charta e l'oppressore, mantenendo un atteggiamento aggressivo. Nessuno toccava la sua sorellina e rimaneva impunito.

La leggenda del leone biancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora