La Fuga

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SAHARAH
Era perduta. Suo padre, l'invincibile, era stato battuto dallo sfidante. Vedere il proprio padre a terra era sconvolgente. Tutto quel sangue... Corse dal padre, che era riverso a terra in una posizione innaturale, gli occhi aperti fissavano vitrei il vuoto, mentre lo sfidante ghignava e ruggí a al mondo la sua vittoria. Tentò di svegliare il proprio padre, ma esso non si mosse. Lo sfidante la fissò con occhi colmi d'ira e iniziò a rincorrerla, lei sapeva bene di essere una minaccia per lui. Per lei non esisteva nessuna pietà. Era la fine, lei sarebbe morta. Corse con tutte le sue forze, le zampe le dolevano ma lei continuava a correre, imperterrita. Più agile e veloce del pesante maschio adulto riuscì a distanziarlo di molto. Finalmente raggiunse il deserto. Qui nessun leone osava entrare. La morte era inevitabile. Che fosse per sete, fame o altri animali la morte giungeva sempre nel deserto dal quale Saharah prendeva il proprio nome.

La leggenda del leone biancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora