RAJA
"Il karma non funziona mai vero?" "Già." Raja aveva dovuto saltare dentro maledettissimi cerchi di fuoco. Si era strinato la pelliccia. Il suo ringhio infastidito non sfuggì alle orecchie di Zephir, che lo fissò con tristezza. "Io sono il re di Manas. Anzi. Lo ero. Tutti mi rispettavano, perfino le altre tigri. ero rispettato e temuto dai leopardi oltre che dalle prede e nessuno osava sfidarmi. Ora sono qui. Strappato dalla mia vita e rinchiuso in gabbia. Mi ero guadagnato con fatica il rispetto di tutti e ora vengo umiliato continuamente da creature bipedi che non possiedono nemmeno un briciolo di dignità (perché chiunque rinchiuda altre creature privandole della libertà non è dignitoso). sarebbe preferibile la morte piuttosto che questo. Non vedo l'ora di mettere in atto il piano di fuga. O non garantisco che la mano di quell'odioso umano con la frusta rimarrà attaccata al suo corpo." una iena si mise a ridere in modo psicopatico. "Cos'hai da ridere iena!" ruggì Raja. "Tutti hanno provato a fuggire inutilmente. Cosa vi fa pensare che possiate fuggire?" la iena si trovava in ina gabbia molto lontana dalle loro. Zephir la fissò con odio. "Ho imparato ad aprire questi lucchetti. Gli umani non pensano che noi animali possiamo tranquillamente spostare la levetta con le zampe." disse Zephir. "Abbiamo intenzione di scappare all'inizio della serata. saranno troppo distratti dagli altri umani per accorgersi della nostra fuga." "Continuate a crederci stupidi felini" disse la iena con un ghigno malvagio che gli deturpava il già orrendo muso. "Come potete anche solo sperare di fuggire? Quelli vi ammazzeranno." "Ti preoccupi per noi iena?" ringhiò Raja. "Non mi chiamo iena. Il mio nome è Morel." ringhiò la iena. Anzi. Morel.
ZEPHIR
Zephir sapeva che Morel, in realtà, aveva perfettamente ragione. Ma non aveva alcuna intenzione di restare chiuso lì dentro per il resto dei suoi giorni. Lo spettacolo era iniziato. Mise la zampa fuori dalle sbarre e tirò la levetta. Uscì dalla gabbia e aprì anche quella di Raja. Sentirono dei passi avvicinarsi. Li avrebbero scoperti! Morel si mise a ridere e l'umano si diresse verso di lui, non prestando attenzione ai due felini liberi. La iena mosse la coda intimando loro di andarsene. Prima di partire Zephir sussurrò, voltandosi verso la iena, "Verrà il giorno in cui ti ringrazierò Morel e ti porterò via da questo schifo di posto. Gli umani pagheranno!" detto questo si voltò e corse via seguito dalla tigre.
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La leggenda del leone bianco
AdventureLa pelliccia bianca è una sorta di maledizione per un leone, è simbolo di sfortuna e di tristezza. Chi la possiede è costretto a scappare e ad essere solo per sempre. Un leone rinnegato, una leonessa ribelle, 2 sorelle molto legate che sono sole con...