Sei più speciale di quello che credi...

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HIKARI

Hikari era in pericolo. Ancora. Come cavolo è possibile che io finisca sempre nei guai?!? Questa volta, però, non voleva l'aiuto del leone (anche perché l'amico non era DECISAMENTE nei paraggi), per una volta voleva cavarsela da sola. Ma diamine, perché tutte a lei? Quattro maledetti ghepardi maschi assatanati la stavano inseguendo da mezz'ora. Purtroppo aveva decisamente finito il carburante non era più in grado di fuggire. Si girò ed emise un ringhio terrificante.

RAZUKI

Razuki camminava placidamente all'ombra. Poi si fermò un attimo per pulirsi il lucido pelo nero con cura e notò dei ghepardi che si azzuffavano. Quattro contro uno non era molto corretto... Inoltre i quattro erano maschi, quindi più grossi e più forti della piccola ed esile femmina che stavano attaccando. Questo proprio non poteva accettarlo. Con un potente ruggito balzò nella mischia per difendere la femmina, una creatura decisamente affascinante, con dei magnetici occhi viola. Con l'aiuto della pantera lei riuscì a scacciare i quattro maschi. Razuki la guardò, ansimante. Lei lo fissò, stringendo gli occhi viola e lo ringraziò, incantandolo con una voce melodiosa che lo ipnotizzò (è proprio cotto a puntino!). Fu un colpo di fulmine, lei gli piacque fin da subito, ma Razuki sapeva che il suo amore era impossibile.

WIND

Wind si sentiva solo come mai prima d'ora. Aveva Hikari, certo, ma lei era una tipa solitaria, non era abituata ad avere sempre qualcuno intorno; non era abituata a stare in un branco e lei aveva bisogno dei suoi spazi. Però Wind era felice, perché ora poteva imparare ad essere sé stesso.

HIKARI

La pantera nera che l'aveva salvata si chiamava Razuki ed era appena arrivato. Era simpatico. Un'enorme pantera nera con gli occhi gialli ed uno sguardo affilato capace di ucciderti. Hikari passò il resto del pomeriggio a conoscerlo e lo trovò simpatico. Prima di incontrare il leone bianco non avrebbe mai neanche immaginato di voler provare a fare amicizia con altri felini, ma aveva scoperto che molti di loro condividevano le sue opinioni diverse dal solito, compreso Razuki. Lei gli aveva raccontato di Wind, all'inizio era sembrato scettico e seccato, ma poi aveva sorriso dicendo che avrebbe voluto conoscerlo. Era molto contenta di averlo incontrato. E, grazie a Wind, aveva capito di poter dare fiducia a coloro che se lo meritavano. E Razuki lo meritava.

RAZUKI

Hikari era una creatura complicata, con un carattere dalle mille sfaccettature, un momento era ironica, un altro era dolce, un altro ancora era sarcastica. Aveva la lingua tagliente, ma era sempre sincera; ti fulminava con lo sguardo, per poi scaldarti il cuore con un altro. Hikari era un ossimoro. Lei gli raccontò del suo amico leone con il pelo bianco e lì Razuki non poté fare a meno di ingelosirsi (senza alcun motivo apparente), ma cercò di trattenersi e le disse che avrebbe voluto conoscere quello strano leone. Lei gli disse di aver tanto voluto nascere speciale, un po' come lui e Wind, il leone. Senza riuscire a trattenersi Razuki le disse "Tu pensi che, siccome il tuo pelo non ha nulla di speciale, tu non lo sia. Ti sbagli. Nessuna ha gli occhi belli come i tuoi. Tu sei speciale. Nessuno sarà mai come te."

HIKARI

Hikari provò a dire qualcosa, ma dalla bocca non le uscì alcun suono. "Sei più speciale di quello che credi " L'intensità dello sguardo della pantera la lasciò di stucco. Lo conosceva da meno di un giorno, ma le sembrava di conoscerlo da molto più tempo.

La leggenda del leone biancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora