Quando il "rosso" lo hai nel sangue // Charles Leclerc

Buongiorno alternativo

Pov. Charles

Le prime luci del mattino filtrano dalla finestra e colpiscono violentemente i miei occhi. Sbatto le palpebre per abituarmici, alla fine stanotte sono crollato anche io. Poso lo sguardo sulla ragazza che dorme ancora beata tra le mie braccia, mi prendo un po' di tempo per guardarla, non mi stancherò mai di osservarla, poi piano la sollevo e la poggio sul letto, dove mi assicuro che continui a dormire, ed esco dalla camera diretto verso la cucina. Appena entro trovo Giada e Maxime seduti a fare colazione, lui sta mangiando una fetta biscottata con sopra quella che ha tutte le sembianze di essere una marmellata, Giada invece sta bevendo un the. Appena avvertono che qualcuno è entrato in cucina alzano lo sguardo e mi fissano, Giada posa subito la tazza che precedentemente aveva tra le mani 

Giada: "Buongiorno, lei come sta?" 

Io: "Buongiorno, sicuramente quello che è successo non è da poco, però stanotte è riuscita a dormire, e tutt'ora l'ho lasciata a dormire" 

Giada: "Non sai come sono stata di merda, non volevo assolutamente nulla di ciò per lei, ci tengo, le voglio bene, anche se ci conosciamo relativamente da poco" 

Finisce la frase e inizia e inizia a torturarsi le mani, poi vedo Maxime alzarsi

Maxime: "Io vado un attimo in garage, in fondo credo che voi due abbiate parecchio da dirvi" 

Si alza e dopo aver posato la sua tazza ormai vuota nel lavello, si avvicina alla sua fidanzata e le lascia un bacio sulla fronte, per poi indirizzarsi verso la porta, che qualche secondo dopo sento sbattere, segno che è uscito. Faccio qualche passo avanti e decido di accomodarmi sulla sedia di fronte alla bionda. Che situazione surreale, non avrei mai pensato di trovarmi a quattr'occhi con lei, non dopo tutto quello che è successo tra di noi. La bionda avverte la mia presenza, alza lo sguardo e a bruciapelo mi dice 

Giada: "Ci tieni proprio tanto a lei eh?!"

Io colto alla sprovvista, tossisco perché mi è andata di traverso la saliva. Ma che cos'è questa ragazza una specie di maga. Era sempre stata brava a studiare le mie reazioni però, la verità è che ecco non me lo aspettavo. 

Io: "Vuoi la verità, non so cosa mi succede, è entrata nella mia vita una decina di giorni fa e nulla me l'ha semplicemente sconvolta. Le cose con Charlotte andavano discretamente, e mi fa strano anche dirlo a te. Ma da quando è arrivata Rosita, non faccio che pensarla giorno e notte, se non c'è mi chiedo cosa stia facendo, con chi sia e se sta bene. Quando la vedo mi sento un quindicenne rincoglionito che non riesce a spiccicare mezza parola senza balbettare, probabilmente la fisso in stile maniaco, ma lo faccio perché penso semplicemente che sia bellissima. Quando mi hai chiamato ieri sera e mi hai detto dell'accaduto, ti giuro mi sono sentito morire ed una rabbia mai provata prima mi ha sopraffatto"

La vedo sorride, non so fa così ridere la situazione, perché a me sinceramente non sembra così divertente.  

Giada: "e tu non sai quello che sta succedendo, dopo quello che mi hai appena detto. Certo che tu non sei mai stato uno così sveglio per certe cose eh? Comunque te lo spiego io, lei ti piace e ti piace anche tanto. Ti dirò penso anche che a lei ci tieni e ti prende in un modo che né io, né tanto meno Charlotte, e questa volta non lo sto dicendo perché non mi sta simpatica, siamo mai riuscite a fare. Rosita ti prende mentalmente e fisicamente e tu non puoi controllarlo e sinceramente non capisco perché tu lo faccia. Però capisco il suo effetto, l'ha avuto anche su di me eppure la conosco da si e no un paio di giorni, ma ti posso dire che il modo in cui lei mi capisce, non ci sono mai riuscite nemmeno le mie amiche storiche"

La guardo con la bocca spalancata, non riesco a dire mezza sillaba 

Giada: "Sai Charles, penso che siamo troppo giovani per vivere la vita che gli altri ci disegnano. Sei sempre stato uno che nella vita si è sempre preso quello che voleva. Allora fallo anche questa volta, prenditi quello che vuoi prima che sia troppo tardi"