Pov. Rosita
Siamo a bordo della Portofino di Charles da ormai un'oretta, lui non accenna minimamente a dirmi dove siamo diretti. Sorride mentre io cerco di estorcergli informazioni, con scarsi risultati.
Lo osservo, la naturalezza con cui cambia le marce e tiene saldo il volante, sembra essere nato per guidare. Non gli sarò mai abbastanza grata per quello che ha fatto per me ieri sera. Mi sento ancora persa nei miei ricordi, il passato è tornato prepotente nella mia vita. Ma sapere che comunque non sono sola, ci sono persone come Giada, Maxime, Seb e forse anche Charles che ci sono per me, mi fa sentire un po' più forte. A proposito di Seb stamattina mi ha scritto, a quanto pare Charles lo ha avvisato dell'accaduto e devo dire che ha fatto bene, per me avere Seb al mio fianco è fondamentale.
Stiamo cantando l'ennesima canzone a squarciagola, questa volta è Autostop di Shade. Si Charles prima di partire ha deciso di far andare la playlist estiva. Il vento mi scompiglia i capelli e mi accarezza il volto.
Sono le 11.30 quando l'auto di Charles si ferma, mi giro a guardare e vedo che siamo al mare. Mi ha portata al mare, siamo a Rimini. Mi giro per guardarlo e vedo che mi sta già guardando con un sorriso stampato in volto
Charles: "Sapevo che ti sarebbe piaciuto, vieni andiamo"
Scendiamo dall'auto, noto subito che la spiaggia che ha scelto è deserta, mentalmente lo ringrazio anche perché non ho nessuna voglia di finire su un qualche giornaletto di gossip.
Ci avviciniamo alla spiaggia e io poggio la borsa in paglia sulla sabbia, estraendone il telo che stendo sulla sabbia. Charles sta guardando i miei movimenti. Poi si gira mostrandomi il suo cellulare, il suo portafoglio e le chiavi della sua auto
Charles: "Potrei mettere queste cose nella tua borsa?"
Io: "Oh si certo"
Poi mi siedo sul telo a gambe incrociate, quando lo vedo togliersi la t-shirt e sbottonarsi i pantaloni
Io: "Che fai?"
Lui mi guarda con ovvietà
Charles: "Mi sembra logico, mi faccio il bagno"
Io: "Scusa come il bagno, ed il costume?"
Charles: "Lo farò in boxer, non c'è nessuno e poi non dirmi che ti scandalizzi piccola"
Io credo di essere diventata color pomodoro in volto. Lui si è totalmente spogliato e sta correndo verso l'acqua euforico come un bambino. Prima di tuffarsi mi dice
Charles: "Che fai resti lì o ti unisci a me?"
Così mi convinco e mi sfilo anche io t-shirt e pantaloncini restando con il mio costume rosso, composto dallo slip semplice rosso fuoco modello brasiliana e invece il corpetto è un semplice triangolino rosso senza fronzoli ne nulla. Tolgo gli occhiali da sole, riponendoli nella mia borsa e mi avvio verso il bagnasciuga.
Lentamente passo dopo passo, entro in acqua, devo dire che è leggermente fredda, quindi mi ci devo abituare. Ormai l'acqua mi arriva all'ombelico ed inizio a guardarmi intorno, ma Charles sembra essere sparito
Io: "Charles, dove sei? Charles"
Nessuna risposta, inizio a preoccuparmi. Quando sento qualcosa avvinghiarsi alla mia caviglia e trascinarmi giù
Pov. Charles
Ho tirato Rosita sott'acqua. La vedo riemerge e appena mi nota di fronte mi lancia un'occhiataccia, poi però entrambi scoppiamo a ridere. Le goccioline le bagnano le labbra facendole apparire ancora più piene, i raggi del sole le baciano il viso, illuminando i suoi occhi. Faccio scorrere lo sguardo, al collo porta la sua classica collanina, ovvero un semplice punto luce. Poi scendo ancora e arrivo al suo seno, questo costume le sta da Dio, il suo seno coperto da quel pezzo di stoffa rossa, appare pieno e a giudicare da quello che vedo dovrebbe essere una terza. Non sono un maniaco, però sono pur sempre un ragazzo e di fronte ho una bellissima ragazza, credetemi chiunque farebbe pensieri di questo tipo vedendola.
Mi fermo un attimo cosa ho pensato, come chiunque, non deve permettersi proprio nessuno.
Torno a guardarla, lei ha gli occhi chiusi e il viso rivolto in direzione del sole. Sorrido e mi avvicino un po', oggi non mi importa di nulla ho bisogno di sentirla vicina, ieri ho davvero avuto una fottuta paura di perderla. Al solo pensiero mi vengono ancora i brividi. Arrivo vicino a lei e poggio le mie mani sui suoi fianchi, lei sembra sobbalzare.
Io: "Tranquilla sono io"
Apre gli occhi e fa scontrare i nostri sguardi, di nuovo quella fottuta voglia di baciarla, faccio appello al mio autocontrollo per stare buono. La vedo timida allungare le mani sulle mie spalle per poi farle incrociare dietro il mio collo, mentre mi tira leggermente qualche ciocca di capelli. Io di rimando per farle capire, che la voglio ancora più vicina la tiro maggiormente dal bacino, stringendo maggiormente la presa sui suoi fianchi. Poi con una mano le tiro un piccolo schiaffetto sulla coscia, lei lo interpreta nel modo giusto e mi lega le gambe intorno al bacino.
Ho bisogno di questo di sentire la mia pelle a contatto con la sua, i nostri corpi si sfiorano, sono praticamente appiccicati, i nostri sguardi sono incatenati.
Io: "Sei bellissima piccola"
La vedo arrossire, non è abituata ai complimenti e si vede. Ma è davvero bellissima
Rosita: "Beh grazie"
Io: "Adoro il tuo imbarazzo, ti rende così tenera"
Lei per risposta mi tira uno schiaffetto sul petto
Rosita: "Potresti smetterla per favore"
Scoppio a ridere è proprio tenera, le lascio poi un bacio sulla punta del naso che lei arriccia di rimando. Si nasconde con la testa nell'incavo del mio collo e sento infatti il suo respiro solleticarmi la pelle.
Non so per quanto rimaniamo così, ma me ne frega poco sto così bene in questo momento, solo io e lei, tutto il resto sembra essersi dissolto, a tal punto che del tempo me ne frego. All'improvviso però una piccola onda ci sballottola, ed io mi ritrovo a poggiarle una mano sulla guancia mentre con l'altra la sorreggo ancora dal bacino. Di nuovo lo sguardo finisce sulle sue labbra. Inizio ad avvicinarmi piano, ho una voglia matta di baciarla, che mando a fanculo tutti i miei buoni propositi. Sto per baciarla quando un'altra onda ci sorprende alle spalle e ci fa allontanare questa volta.
Rosita: "Direi che è il caso di uscire, il mare si sta agitando"
Annuisco ed entrambi usciamo dall'acqua. Arriviamo al telo e vi ci sediamo su.
Rosita: "Grazie per questa giornata e per ieri, grazie davvero"
Sto per risponderle quando una suoneria proviene dalla sua borsa. Capisco che è il mio cellulare e le chiedo di passarmelo. Lei lo recupera ma quando si gira verso di me, non c'è più traccia di quel sorriso, si è rabbuiata. Poso lo sguardo sul mio cellulare
Chiamata in arrivo da: Char 💖
Angolo autrice
Anche stasera doppia pubblicazione. Spero ne siate felici. Aspetto di leggere i vostri commenti. Nel frattempo vi ringrazio del supporto, per me è fondamentale, grazie dal profondo del cuore. Ci aggiorniamo nel prossimo capitolo. 😘
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Quando il "rosso" lo hai nel sangue // Charles Leclerc
RomanceHai appena finito le superiori e ti stai godendo il risultato della tua maturità ed improvvisamente ti trovi a dover affrontare una nuova esperienza. Sei costretta a fare le valigie e a trasferirti altrove... dove una nuova vita ti attende. Chissà s...