La verità viene sempre a galla

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Pov. Rosita

Sono tornata in camera, mi sono cambiata ho subito indossato il pigiama e come sempre aperto la finestra che da sul mio balcone. E' un'abitudine che ho sempre avuto, anche il Puglia lasciavo di sera un po' la finestra aperta per ascoltare il silenzio della notte. Mi aiutava a rilassarmi. 

Sono appoggiata alla mia scrivania, sto pensando. Luca mi ha baciato, è stato inaspettato, irruento. Ma io non ho sentito nulla, non ho sentito il mio corpo riempirsi di brividi, non ho desiderato che continuasse. Ho sentito solo due labbra che si sfioravano tra di loro. Nessuna sensazione, niente di quello che provavo quando mi baciava Charles, lui mi faceva sentire viva. 

Che casino, mi passo le mani tra i capelli e mi sento provata. Luca è un bravissimo ragazzo, è intelligente, educato, intraprendente e molto bello. Eppure io non riesco a sentire nulla. Lui non è Charles, non mi prende come faceva lui, dove bastava un nostro semplicismo sguardo per accendere l'aria. 

Perchè, perchè. Charles ha scelto Charlotte e io dovrei andare avanti. Eppure non riesco, non riesco a non pensare a lui, a quello che sento per quel dannato ragazzo. 

Sono presa dai miei pensieri quando, qualcuno entra nella mia stanza dal balcone. Sto per urlare, ma davanti ai miei occhi vedo Charles. Sgrano gli occhi dalla sorpresa, cosa ci fa qui. Soprattutto da dove gli è venuto in mente di arrampicarsi ed entrare dal balcone. 

I nostri sguardi si incrociano, i nostri volti sono segnati dalla mancanza di sonno, dalla tristezza. I suoi sono contornati da occhiaie violacee e il verde dei suoi occhi non risplende. Avanza verso di me. E' a pochi passi da me 

Charles: "Perchè?" 

Io non riesco a capire a cosa si riferisce 

Io: "Perchè cosa?" 

Charles: "Tu, lui, si insomma vi ho visti. Ho visto il bacio. Ero venuto per parlarti stamattina e Olga mi ha detto che eri uscita con lui, non ci volevo credere e ho deciso di farmi ulteriormente del male e venire a vedere con i miei stessi occhi" 

Lui ha visto il bacio con Luca, era sotto casa mia. La sua voce abbandona le sue labbra, piena di sofferenza. Mi guarda in attesa di una risposta, fa saettare il suo sguardo sulla mia figura. Io mi sento dannatamente vulnerabile. Mi allontano da lui e mi avvicino al comodino. 

Io: "Charles non avresti dovuto seguirmi e spiarmi. Quello che faccio della mia vita adesso non è più affare tuo. Sono libera di uscire con chi voglio, non devo a te spiegazioni" 

Le mie parole sembrano ferirlo. Io cerco di tenere un timbro di voce il più fermo possibile, non posso vacillare davanti a lui. Lui si riprende e mi raggiunge, adesso mi trovo tra lui e il comodino. 

Charles: "E' così quindi stai con lui? Per questo l'hai baciato? State insieme? Rispondi Rosita dannazione" 

Io: "Senti Charles, io non so proprio con quali pretese tu vieni qui e pretendi spiegazioni, spiegazioni che non ti sono dovute. Hai fatto la tua scelta, adesso lasciami in pace, fammi vivere la mia vita, lasciami essere felice" 

Lui fissa il suo sguardo nel mio, io lo distolgo puntandolo dietro di lui, in un punto indefinito della mia stanza. 

Charles: "Quindi le cose stanno così lui ti rende felice" 

Io non gli rispondo. Lui a quel punto mi afferra il volto tra le sue mani. Il contatto delle sue mani sulla mia pelle, mi accende e numerose scosse mi invadono il corpo. 

Charles: "Rispondimi, lui ti rende felice" 

Io: "Charles per favore lasciami in pace, vattene" 

Quando il "rosso" lo hai nel sangue // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora