E se hai mentito è uguale ma ora lasciami andare

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Pov. Rosita 

Sono a casa di Giada alla fine mi hanno portato qui, ho spiegato a Carlos e Lando tutta la situazione. Loro mi hanno capita e mi sono stati accanto. Mi sento svuotata, ripenso ai giorni in barca, al nostro primo bacio, alla nostra prima volta, al ballo, alle canzoni, alle rose al suo modo di stringermi tra le sue braccia e farmi sentire protetta, ai suoi occhi che sembravano così sinceri. Poi mi guardo e mi accorgo che non ho più nulla di tutto questo, di lui mi è rimasta solo la sua maglietta che mi sono convinta a seppellire nell'angolo più remoto del mio armadio. Non riesco a credere che è stata tutta finzione, o per lo meno non voglio crederci. 

Giada è al mio fianco e mi stringe tra le sue braccia, mentre Lando mi accarezza la mano dall'altro lato. Carlos invece mi osserva mentre è seduto su una delle due poltrone di fronte al divano, invece sull'altra è seduto Maxime. L'aria è tesa e Lando per alleggerirla propone di accendere la tv, ma proprio in quel momento stanno dando un servizio su Charles 

Giornalista: "Stagione positiva per il monegasco e pare che anche la vita amorosa del monegasco è positiva, infatti pare proprio che il giovane pilota dopo un momento di apparente crisi sia tornato al fianco della giovane Charlotte Siné, ed è proprio la ragazza stessa a far trapelare che sia tornato il sereno tra di loro dopo un momento di tempesta con uno scatto su Instagram" 

Mostrano una serie di foto dei due insieme e Maxime si affretta a spegnere la tv. Tutti guardano male Lando, ma non è colpa sua alla fine che ne poteva sapere. 

Io: "Ragazzi, non è colpa di Lando, non poteva saperlo e poi questa è la realtà con cui dovrò convivere e da cui dovrò ripartire." 

Napo il cane di Giada, mi scodinzola vicino guardandomi con occhioni dolci, questo cane mi adora e l'affetto è reciproco. D'altronde come si fa a non amarlo è un tenerone. 

Io: "Giada io ho bisogno di fare due passi e di stare un po' sola, posso portare con me Napo"   

La mia amica sembra contenta di questa reazione e con un sorriso sulle labbra mi dice

Giada: "Certo che si, sono sicura che a Napo fa piacere" 

Infatti il cane subito mi porta il suo collare che mi affretto a mettergli. Carlos subito scatta in piedi 

Carlos: "Vengo con te" 

Io gli poso una mano sul bicipite e gli sorrido debolmente

Io: "Ho bisogno di stare un po' da sola, stai tranquillo va tutto bene e per qualsiasi cosa ti chiamerò" 

Lo spagnolo mi rivolge uno sguardo tenero 

Carlos: "Promettimelo" 

Io annuisco e gli dico 

Io: "Te anzi ve lo prometto, ho solo bisogno di stare da sola con me stessa" 

Tutti annuiscono poi io e Napo usciamo dall'appartamento di Giada e io indosso le mie cuffiette facendo partire una playlist a caso. All'improvviso la canzone "Non è mai un'errore di Raf" 

"Ti guardo per l' ultima volta mentre vado via. Ti ascolto respirare non scatto la fotografia. Non porterò nessuna traccia dentro me niente che dovrò rimuovere. Se hai giocato è uguale anche se adesso fa male" 

Nella mia mente vedo la scena di stamattina io che mi allontano da Charles definitivamente mentre i nostri sguardi si incrociano per l'ultima volta.

"Se hai amato era amore, non è mai un errore. Era bello sentirti e tenerti vicino. Anche solo per lo spazio di un mattino. Ti guardo per l' ultima volta mentre vai via. Ti vedo camminare, è come per magia, non sarai pensieri non sarai realtà" 

Quando il "rosso" lo hai nel sangue // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora