"Non ci posso credere, questo non è possibile, eppure lo sto vedendo con i miei occhi, forse sono io.."
I miei pensieri vennero interrotti dalla voce dell'angelo.
- Questo è ciò che sono un angelo, per essere precisi un angelo cacciatore - disse con una voce seria e bassa.
-Cosa?-
-Adesso non stiamo parlando di me, ma di te- disse l'angelo, mentre si avvicinava le mani al collo e si toglieva la collana.
- Tieni - disse lui porgendogli la collana
Avvicinai e afferrai la collana che aveva un ciondolo a croce con la mano
- E adesso?- Chiesi.
Il ragazzo fece cenno di aspettare.
All'improvviso lanciai un urlo e buttai la collana.
indietreggiai fino ad ritrovarmi con le spalle contro il muro ,
tenendomi la mano che bruciava, come se avessi toccato il fuoco.
Il ragazzo si piegò per afferrare la collana e se la mise al collo.
- Questo è quello che sei un licantropo, un dannato- disse l'angelo avvicinandosi a me.
Mi guardai la mano e mi accorsi che gli era rimasto il segno della croce.
-Cosa vuoi da me?- Gli chiesi con voce bassa.
-Non voglio niente da te, io ti sto solo dicendo chi sei, io ti volevo uccidere-
-Ma non ti ho ucciso solo perché sei una principiante ciò non sei ancora un lupo completo del tutto, un lupo diventa completo all'età di diciotto anni, tu quanti anni hai? - Chiese l'angelo
-sedici...,Tu uccidi degli innocenti- dissi
-Io uccido i dannati che ammazzano la gente, sai non esistono solo i buoni in questo mondo- disse Alec quasi urlando.
-Chi sono i dannati? - Chiesi
-I dannati sono gli esseri espulsi da Dio, per aver commesso degli errori imperdonabili, e per questo sono stati puniti, avendo delle deformazioni questa è la leggenda come te per esempio sei un licantropo,
Come i vampiri, come alcuni angeli siete tutti dei dannati.-
-Ma cosa centro io-
-Non è una cosa che si può decidere ci nasci con questo dono- disse l'angelo.
- Ma..-
-Niente ma, questa è la vita è così che funziona- disse Alec deciso.
-Ma cosa c'entrano gli angeli con i dannati?- Chiesi un po confusa
-Non tutti gli angeli sono buoni-
-Ma tu sei un - dissi senza riuscire a finire che l'angelo mi interruppe.
- Io sono un angelo cacciatore, e non sono dalla parte del male, per riconoscere se un angelo e dannato basta vedere le ali, se le ha nere e un dannato, se le ha bianche e buono, comunque non stiamo parlando di me, e io non dovrei neanche essere qui.- disse Alec.
-Io ti posso dare solo un consiglio, non uccidere nessuno e cerca di non ammaz-
Ma Alec non fece in tempo a finire la frase che lo interruppi.
- Credi che io sia un omicida- dissi
-No non mi sembri un omicida, ma non si sa mai cosa passa nella testa dei licantropi-
-Ah grazie- dissi in tono ironico.
- E ti consiglio di trovarti un branco, adesso che sai tutto non è molto sicuro che te ne vai in giro, per di più visto che non sai neanche trasformati in lupo, e sai i vampiri non sono molto socievoli con quelli della tua razza-
- "della tua razza" Guarda che non sono mica un cane, e poi da quando ti importa di qualcuno che volevi uccidere- dissi con tono rimproverante.
-In un certo senso sei un cane, io ti sto solo dando dei consigli , e te li sto dando soltanto perché se qualcuno ti uccide devo svolgere io il dovere di cercare il colpevole- disse Alec in tono duro.
-Tu sei soltanto un egoista.- diss
All'improvviso l'angelo si mosse tanto velocemente che non lo vidi neanche, mi afferró per il collo sollevandomi da terra con una forza sovrumana.
soffocando mi portai le mani alla gola, mentre ansimavo.
- Ho fatto anche troppo per te, io non dovrei neanche parlare con un Licantropo, e se credi che noi angeli siamo egoisti e vero anche che tu non ti chiami Isabelle Roward , tu non sai niente e non sei niente Ricordatelo- disse lui
io lo guardai i suoi occhi azzurri erano seri e esprimevano rabbia ma anche qualcos'altro che non riuscivo a capire.
Finché non mi lasciò, lui spalancò con forza la finestra e si arrampicò sul davanzale, prima di buttarsi giù si girò verso di me, e mi guardò dritta negli occhi , poi si lanciò fuori precipitando dalla finestra.
ancora un po stordita mi avvicinai alla finestra e guardai in basso l'angelo non c'era, ma poi lo vidi in lontananza che volava nell'aria con le sue enormi ali bianche.
Tornai casa, aprii la porta, ed entrai.
- Isabelle sei tornata tardi- disse mio padre Maicol
-ho sedici anni, sono abbastanza grande per decidere quando posso stare fuori- dissi
Prima che il padre potesse rispondere
Ero già andata in camera mia
"Non so più cosa pensare, mi sembra di vivere in un mondo che non conosco,non so se dire tutto ai miei genitori, forse loro ne sanno qualcosa o forse no, forse sono io"
Dopo un po
Mi cominciò a far male la testa e mi si appannò la vista, e all'improvviso delle immagini mi apparvero nella mente come delle visioni, vedevo un bosco con un fiume, dopo l'immagine sparì e ne comparve un'altra era un immagine di un lupo grigio che ululava, poi anche quella scomparì, e ne apparve un altra, questa volta vedevo una via Bruken Street, dopo anche questa immagine svanì.
Quando finalmente mi si schiarì la vista , questa volta vedevo la mia camera.
Mi misi a sedere sul letto, e cominciai a riflettere sul fatto di come mai mi erano apparse all'improvviso tutte quelle immagini, e quella via ...
Non riuscivo a capire, ma qualcosa mi diceva che non era stata una coincidenza che mi fossero apparse tutte quelle immagini, e decisi che domani sarei andata nella via Bruken Street
STAI LEGGENDO
La Figlia della Luna
WerewolfLei: una ragazza di sedici anni che possiede un enorme potere che non sa di possedere Lui: un licantropo dalla personalità misteriosa e oscura. Un enorme segreto li condurrà nella stessa strada portandoli a affrontare numerose difficoltà Insieme, d...