(Non sapevo che nome dare al capitolo)
Apro gli occhi
Sbadiglio due o tre volte mi strofino gli occhi con le mani e mi appoggio con la schiena allo schienale del letto.
Ieri sera avevo passato mezz'ora in bagno a piangere, Ethan era uscito cinque minuti dopo che io ero entrata in bagno, ma prima di uscire mi aveva detto che domani ci sarebbe stata la festa della Moon che si festeggia ogni anno in onore della Luna e tutti i branchi si incontrano da qualche parte..nel bosco..eh..be diciamo che so solo questo.Mi alzo dal letto ha fatica, ed entro in bagno, mi lavo la faccia con l'acqua fredda, mi pettino e mi trucco, di vestiti o ancora quelli di ieri sera, sono le sette emmezza in circa mezz'ora ho fatto tutto.
Scendo le scale velocemente e prendo uno dei panini in un cestino sul tavolo e lo mangio, e da ieri sera che non mangio e ho piuttosto fame.
Vedo Tiberius venirmi incontro con una maglietta bianca e con un paio di jeans.
-Ciao--Buongiorno, sei pronta a un nuovo giorno di scuola-
Sospiro
-Be..vedremo come va questa volta-
Lui sorride divertito.-Allora..cosa stiamo aspettando andiamo-
-Perché vieni anche tu?-
-Si dai ti accompagno, così nel caso che tu svieni ci sono io ad aiutarti-
Lo guardo esasperata.
-Ancora con questa storia, hai intenzione di torturarmi fino a che non sarò nella tomba-
-No forse anche dopo che sarai nella tomba-
-Che discorsi, veramente-
Lui mi guarda ridendo.-Che stupido che sei-
-Oddio se mi dice la figlia della Luna che sono stupido allora forse è vero- esclama facendo un faccia pensierosa
-no...no..non credo forse ha confuso la parola stupido con bello e in quel caso avrebbe avuto più che ragione-
Lo guardo con un sopracciglio alzato.-Davvero?-
-Sì Davvero-
-Non mi sembra il caso di stare a parlare non avete visto che ore sono?-
Mi volto e vedo Ethan, figuriamoci se non è sempre lui ha rompere, gli lancio uno sguardo accusatore, e lui mi risponde con un sguardo altrettanto duro e dominante.
IdiotaMi limito a mettere le mani in tasca e ad alzare un sopracciglio.
Ethan mi continua a fissare con uno sguardo quasi irritato, ciò mi fa comparire un sorriso che però camuffo.-No non visto che ore sono non ho un orologio Alpha- esclama non curante Tiberius alzando le spalle.
L'Alpha lo guarda in cagnesco con lo sguardo cupo, che si può semplicemente tradurre dicendo: ti conviene stare zitto se non vuoi ritrovarti la testa staccata dal corpo.
-Non si preoccupi Alpha arriverò in anticipo a scuola-
Lui mi continua a guardare con le braccia incrociate al petto.
Afferro Tiberius è lo trascino fuori dall'istituto senza aspettare una sua risposta.-Tutto bene Isabelle?-
-Si, forse sei tu che non stai bene-
-Scusa-
-Non fa niente, meglio andare adesso- si limita a dire dopo di che si trasforma in lupo.
Io lo imito e comincio a correre
Mi sento.. una perfetta stupida, una bugiarda, un ingenua..
..
Siamo arrivati, torno umana e guardo l'orologio sono le otto in punto.
-Ciao- mi limito a dire e mi giro per andarmene.
Sento la mano di Tiberius afferarmi la mano prima di poter aver la possibilità di andarmene, mi afferra anche l'altro mano e mi gira verso di lui.
-Isabelle cosa ti prende oggi? E non dirmi niente perché so che c'è qualcosa che non va-
Lo guardo negli occhi.
-Tiberius sono in ritardo devo andare- Gli dico cercando di liberare la sua presa dalle mie mani.
-Isabelle non mi se sei in ritardo. Ti ho chiesto cos'è che non va-
-Impara a farti gli affari tuoi!!!-
-Se la questione in riguardo sei tu non mi faccio gli affari miei-
-Perché sennò che fai-
-Io non ti faccio niente, non ti farò mai niente di male. Io voglio solo sapere cosa ti passa per la testa, ma se non me lo dici io non posso na aiutarti ne proteggerti, e se sei così stupida da non capirlo io più che dirtelo non posso fare niente!!!-
-Tiberius piantala-
Le sue iridi sono diventate dorate.
Lui non può capire come mi sento e non deve neanche saperlo, forse lo sto ferendo ma non capisce che è per il suo bene, non posso dirgli niente, non posso rischiare di non rivederlo più, in questo momento sono debole anche se non lo do a vedere so che potrei crollare in ogni momento mi fa male dirgli così ma ho paura che le mie parole possano dire più cose di quelle che credo, e tutta una finzione.Le sue mani lasciano la presa dalle mie.
Mi guarda impassibile con un sguardo vuoto e indecifrabile.Mi giro, e cammino velocemente verso la scuola con le mani in tasca non mi giro a guardarlo ma sento il suo sguardo fisso su di me solo fino a un certo punto, entro a scuola chiudendo la porta alle mie spalle.
Cerco la mia classe, la trovo ma prima di entrare mi soffermo un attimo, guardo l'orologio sono le otto e dieci.
Ci mancava solo questo.
Apro la porta e mi siedo al mio posto, il professore Dine mi guarda serio e sembra arrabbiato.
Ma che hanno tutti oggi.
-Roward i suoi genitori non le hanno insegnato a bussare?-
-E ha lei professore non hanno insegnato a non importunare gli alunni?-
-Roward non mi costringa di nuovo a chiamare il suo Alpha-
Mi guarda con quel suo sorrisetto idiota.
-Tornando a noi la festa della Moon e un evento molto importante, tutti i branchi si riuniscono, per appianare le loro divergenze e onorare insieme la Luna, che ci ha creati per salvaguardare gli umani-
No guarda sto piangendo da quanto è commovente questo discorso.
In coro di applausi invade la stanza, mentre il professore sorride soddisfatto.
'Meglio lasciar perdere ' sussurro tra me e me.'Cos'è ti lamenti pure, tu dovresti essere quella a cui importa di più di questa festa sei la Figlia della Luna' dice un vocina dentro di me.
'Oh non rompere adesso'
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La Figlia della Luna
WerewolfLei: una ragazza di sedici anni che possiede un enorme potere che non sa di possedere Lui: un licantropo dalla personalità misteriosa e oscura. Un enorme segreto li condurrà nella stessa strada portandoli a affrontare numerose difficoltà Insieme, d...