Sempre la stessa storia

435 41 2
                                    

-Dobbiamo parlare-

Ha uno sguardo duro e pieno di rabbia, questa non ci voleva.
Rimango in silenzio non so cosa dire, in realtà in questo momento avrei tante di quelle cose da dire al carissimo professore Dine.

-Sì..però posso spiegare- dissi cercando di calmarlo.

-Non voglio spiegazioni-

-Voi che avete da guardare non avete dei compiti da fare!- urlò Ethan ai licantropi che si diliguarono, anche Tiberius si allontanò continuando a fissare Ethan.

-Non ti azzardare a fare un altra volta una cosa del genere, non è una scuola da quattro soldi!- urlò l'Alpha.

-Non ti ho chiesto io di mandarmi a quella scuola!- urlai a mia volta, forse avevo fatto una mossa troppo azzardata, ero stufa..di tutto questo.

Ethan mi guardò dritta negli occhi, e quello sguardo mi fece gelare il sangue.
Con mia sorpresa mi afferrò il braccio stringendo forte la presa, cercai di nascondere l'espressione di dolore dal mio viso.

-Sei fortunata, le ultime persone che mi hanno risposto in questo modo adesso non possono dire più niente- disse con una smorfia dura.

Mi venì un nodo alla gola, e pazzo mi ripetevo fra me e me, adesso non possono dire più niente..e pazzo.

La stretta sul braccio mi faceva male.

-Sono fortunata perché sono la Figlia della Luna..-

-Anche perché sei la figlia della Luna- disse Ethan con voce più calma.

-Anche..-

- anche- detto ciò lui mi lasciò il braccio che si era arrossato nel punto in cui l'aveva tenuto.

-Io ti ho avvisato, e come si dice persona avvisata mezza salvata- disse lui che se ne stava per andare.

-Ma da come ho capito non è il tuo caso, tu non avvisi mai prima di agire-

-Be nel tuo caso farò un eccezione, vedo che stai cominciando a conoscermi- dice con un sorriso stampato in faccia, lui si voltò per andarsene.

-Non è che ti conosco e che lo sperimentato sulla mia pelle- dico non sono sicura che abbia sentito ciò che ho detto perché se ne era già andato.

"Non lo sopporto" pensai fra me e me.
Per un tempo quasi infinito rimasi immersa nei miei pensieri, quando una voce dolce ma non troppo mi riporto alla realtà, è ne fui stranamente felice.

-Ciao, cosa hai fatto?-

Mi girai e vidi Kaila davanti a me, aveva un sorriso amichevole sul viso, con lei avevo stretto un buon rapporto di amicizia nonostante diverse settimane fa mi avesse attaccato, ma adesso potevamo considerarci amiche.
Lei aveva dei corti capelli di color castano e un frangia gli attraversava la fronte coprendo quasi del tutto l'occhio sinistro.

-Ah ciao, be diciamo che Ethan si è arrabbiato perché ho offeso un prof, dice che non è una scuola da quattro soldi eccetera-

-In quale scuola vai?- Mi chiede Kaila curiosa.

-La StormBlack-

-Ah, davvero- dice Kaila con voce sorpresa.

-Em..si perché?-

-No perché la StormBlack e una scuola diciamo per gente importante come Alpha o beta -

In effetti ripensandoci a scuola avevo conosciuto Abele che mi aveva detto di essere il beta del branco...em...Luis..Luca..Bho una cosa del genere.

-Ah scusami e vero che tu sei la Figlia della Luna, non volevo mancarti di rispetto- dice lei un po imbarazzata.

-No no, non fa niente- dico io sorridendo cercando di non farla preoccupare.

-Ah..okay..be io lavoro come cuoca alla mensa di quella scuola-

-Davvero?-

-Sì nonostante io sia un licantropo non vuol dire che non mi debba guadagnare da vivere- dice lei.

-Scusa Kaila puoi lasciarci un attimo da soli- Io non faccio in tempo a rispondere che Tiberius irrompe nella discussione.

-Si a dopo- dice Kaila con un sorriso poi si gira e se ne va.

Guardo negli occhi occhi Tiberius è inclino la testa leggermente di lato, che da quando sono un licantropo questo movimento mi viene piuttosto spontaneo.

-Cosa c'è? Cos'è vuoi sapere anche tu cosa ho combinato-

-No se riguarda la scuola non mi interessa, piuttosto che ne dici di andare a fare un giro in città- mi dice Tiberius.

-Tu che vuoi fare un giro in città? Questo non me lo sarei mai aspettata- dico io ridendo.

-Io lo faccio per te, forse è meglio che ti prendi un attimo una pausa-

-Non ho ottant'anni non ho bisogno di pause, però mi va di fare un giro in città quindi va bene-

-Su andiamo-

Appoggio lo zaino in un angolo, dopo di che prendo la mia giacca rossa ed esco seguita da Tiberius.

Appena esco un brivido mi passa lungo la schiena facendomi rabbrividire.

Vedo Tiberius trasformarsi in un bellissimo lupo nero dagli occhi dorati.

Mi concentro intensamente, e un attimo dopo mi ritrovo con quattro zampe marroni che a parer mio sono piuttosto grandi, mi volto a guardare Tiberius.

*Per adesso proseguiamo da lupi poi quando siamo quasi arrivati torniamo umani*

*No davvero pensavo che andavamo a bere un caffè da lupi* penso ridendo.

*Ah ah come sei divertente* dice lui avvicinandosi e facendo una smorfia divertente con il muso.

*E chi voleva essere divertente*

*Isabelle non mettermi alla prova che te lo vado a prendere veramente un caffè in forma di lupo* dice Tiberius ridendo e mordendomi leggermente l'orecchio.

*Che schifo* dico scuotendo la testa liberando il mio povero orecchio dalla bocca di Tiberius, che era bagnato di bava.
*Che schifo* ripeto mentre le risate di Tiberius mi invadono la testa.

Io mi giro verso di lui e lo guardo esasperata, lui mi guarda divertito e sento il suo naso umido appoggiarsi contro il mio e i nostri musi si incontrano.
Il mio cuore incomincia a battere, e i miei occhi dorati si incatenano con quelli di Tiberius è sento la lingua di Tiberius che mi lecca il muso.
Io struscio il muso contro il suo dopo di che dico.

*E meglio che andiamo*

*Come vuoi tu* dice Tiberius divertito e poi cominciando a correre.

*Come vuoi tu*




Spazio Autrice

Ecco finalmente il capitolo scusate per il ritardo, i prossimi capitoli li aggiornerò prima.
Ci tengo a sapere se vi piace come sta continuando la storia e se avete delle idee su come continuarla scrivete pure nei commenti.

Un abbraccio da Valentina1415♡

La Figlia della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora