L'oscurità delle ombre

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Cominciai a tirare delle gomitata alla figura che mi stava tenendo, poi mi lasciò, io mi girai per vedere chi fosse..

-Isabelle.. sono io-

-Oddio, scusami Eric...pensavo..fossi-

-Aspetta ti aiuto- dissi avvicinandomi a lui.

-Vieni, si esce di qui-

Ci dirigemmo verso l'uscita.

Una volta giunti afferrai il manico della porta, che poi si richiuse dietro di me.

Mi girai solo un ultima volta a guardare quel enorme struttura.

E sperai che questa fosse l'ultima volta che l'avrei rivista.

Accompagnai Eric a casa.

-Grazie per avermi accompagnato anche se non c'è ne era bisogno-

- Invece si -

-Tu stai bene?dico non ti ha fatto del male..quel psicopatico-

-Adesso non cominciare, non mi è successo niente sono viva, come vedi-

-Ciao- dissi abbracciandolo.

-Ciao - disse lui con un filo di voce che quasi non sentii.

smisi di abbracciarlo e indietreggiai.

Lo salutai con la mano, e mi diressi verso casa.

"Speriamo che i miei genitori non si sono accorti che non ci sono"

Di sera New York era sempre illuminata da luci di bar e negozi che restavano aperti anche fino a mezzanotte.

Ma questa sera, c'era qualcosa...di diverso, l'atmosfera mi sembrava tetra, di solito c'era sempre un sacco di gente che si aggirava a qualsiasi ora nelle strade di New York, invece adesso non c'era nessuno, apparte io.

Finalmente ero arrivata alla via Street Fear e mi mancavano pochi kilometri per arrivare a casa.

Presi il cellulare, e guardai l'ora erano le 22:15.

Era tardi dovevo sbrigarmi a tornare a casa.

Cominciai a correre verso casa.

Quando finalmente arrivai, guardai in alto.

"Ci mancava solo questo la finestra e chiusa, e ora come faccio a entrare"

"Ci scommetto l'avrà chiusa Christopher"

Christopher è  mio fratello, ha 8 anni, ed è piuttosto alto per la sua etá, ha i capelli di colore bruno, e gli occhi marroni.

Giraii in torno alla casa per cercare una finestra aperta, ma niente neanche una.

Guardai se percaso avevo le chiavi in tasca, ma non c'erano.

Alla fine mi ricordai che mia madre Cristyn teneva sempre un paio di chiavi sotto lo zerbino davanti alla porta.

Presi le chiavi, e senza fare rumore salii le scale per andare in camera mia.

Appena aprii la porta della mia stanza vidi Christopher davanti.

-Mi hai quasi fatto venire un colpo-

-Cosa ci fai nella mia stanza? Esci subito-

-Dove sei andata?-

-Non sono andata da nessuna parte, adesso vai a dormire-

-Non c'eri nella stanza-

-Ero in bagno, adesso vai a dormire-

La Figlia della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora