Solamente la morte

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E così era arrivato il momento di tornare a scuola.
*Dai Isabelle devi riprenderti, non puoi arrivare al tuo primo giorno nella nuova scuola con una faccia stressata che assomiglia a quella di un mostro, forza e coraggio* penso fra me e me.
-Su andiamo- mi incoraggia Ethan(anche se a me sembra di più un ordine che un incoraggiamento)
Lui spalanca la porta facendomi cenno di uscire.
Io esco seguita da Ethan che chiude la porta alle sue spalle.
Un aria fredda mi sfiora il viso facendomi rabbrividire noto che c'è ancora della neve distesa sul suolo in cui sono impresse delle impronte umane e di lupi, in lontananza si vedono tre bambini impegnati a giocare con un pallone, un di loro cade nel provare ad afferrare il pallone, ma senza esitare si alza subito correndo a prendere il pallone, sorrido.
Ethan se ne accorge e alza un sopracciglio che sinceramente gli da un aria piuttosto buffa, io faccio un gesto con la mano in segno di lasciar perdere.
Lui mi guarda per un momento poi si trasforma in lupo, un lupo enorme e possente da far timore a chiunque lo incontri, il suo pelo e di colore marrone chiarissimo con qualche sfumatura più scura, il mio è simile al suo.
Di conseguenza mi trasformo anch'io e ad un tratto e come se tutti i problemi si fossero cancellati in quel momento non mi importava di quello che stavo facendo c'eravamo solo io e il bosco mi sento..libera, libera di fare ciò che voglio senza pensare alle conseguenze senza pensare a niente, e come se il destino non dipendesse. più da me, mi sentivo felice, una felicità immensa.
Cominciai a correre, il vento si scontrava contro il mio muso, correvo più veloce che potevo.
Una piccola voce nelle mia testa mi diceva di fermarmi, ma io ridevo e ridevo.
Il mio cuore batteva velocemente, pensavo che da un momento all'altro sarebbe scoppiato.
Corsi..Corsi...caddi.
Mi ritrovai con il muso a terra, sentii un leggero dolore alla schiena, sollevai il muso e lo scrollai ritornando alla normalità e vidi che avevo dei graffi sul dorso, dovetti ammetterlo ero un po disorientata.

-Ti avevo detto di fermarti, perché non mi ascolti, stavi perdendo il controllo sul tuo lupo- mi girai e vidi Ethan che era ancora un lupo e mi fissava con sguardo duro.
-Ma..-

-MA NIENTE!!!. Basta che perdi il controllo un attimo ed è finita, all'inizio e una sensazione piacevole e un minuto dopo ti ritrovi a uccidere qualcuno, e tu non puoi fermarti non puoi fare niente, e come se fossi chiusi in una stanza di vetro puoi vedere quello che stai facendo ma non riesci a rompere il vetro e anche se ci riuscissi ormai è troppo tardi e il tuo nome sarebbe già sporcato di sangue, e non molte persone si riprendono una volta aver perso il controllo, per questo io dedico una punizione molto dura a chiunque perde totalmente il controllo, e nessuno di loro e presente per raccontartelo- disse duro Ethan.

Io mi alzai rimanendo in silenzio senza dire una parola.

-E adesso andiamo-
Lui comincia a correre e io lo seguo.

Sono decisamente un po confusa come può una cosa farti sentire così bene per poi ingannarti, intrappolandoti in una prigione di morte..

-Isabelle al bene c'è sempre una fine, ma in questo caso dopo il bene c'è sempre e solamente la morte- mi dice l'Alpha duro continuando a correre.

Dopo il bene c'è solamente la morte...

Continuo a correre seguendo Ethan mentre numerosi pensieri mi tormentano senza lasciarmi neanche un attimo di pace.

*After*

Finalmente riesco a vedere un edificio a poca distanza da noi, corro finché non arrivo, mi fermo davanti e osservo.

Come scuola da fuori mi sembra piuttosto piccola, come aspetto e tipico di quello di una scuola, i muri hanno delle crepe e sono dipinti di rosso chiaro e bianco.
Non c'è nessuno, giusto due persone che entrano nella scuola.

-Vieni sei in ritardo- mi dice Ethan facendomi cenno con una mano di seguirlo, entriamo nella scuola.

Ci ritroviamo in una stanza molto spaziosa a destra c'è una scrivania con sopra una stampante, con una signora seduta che sta scrivendo qualcosa sul computer, e muove le mani sulla tastiera con una velocità strabiliante, Lei alza gli occhi che un minuto fa erano concentrati sulla tastiera e adesso li posa su Ethan, che ha sempre uno sguardo superiore rispecchiato negli occhi.

-La seconda porta a destra- dice la signora, che dopo di che ricomincia a scrivere.

Io e Ethan ci avviamo verso il corridoio, finché non ci fermiamo davanti alla porta, lui bussa e dopo pochi secondi senza aspettare una risposta spalanca la porta ed entriamo.

Rimango un attimo allibita perché la stanza e gigantesca, e ci sono circa venti banchi dove sono seduti gli alunni che appena siamo entrati si sono alzati in piedi come anche un signore dietro alla cattedra, che adesso sta porgendo la mano a Ethan che l'afferra, come saluto.

-Da quanto che non ci vediamo Ethan, come te la passi?- dice l'uomo, che ha i capelli castani e un po grigi, e piuttosto alto e ha un paio di occhiali neri sul naso che gli danno un aria piuttosto buffa.

-Non mi lamento, be ti ho portato una nuova alunna, lei è Isabelle Roward-

Il prof sposta lo sguardo su di me e mi squadra da capo a piedi io mi limito ad alzare un sopracciglio.

-Be io sono il professore Mike Dine, Roward puoi andare a sederti di fianco ad Adele-

Io mi guardo in torno e vedo che c'è solo un posto libero di fianco a una ragazza bionda, allora vado a sedermi.

-Allora il tuo nome e Isabelle- dice la ragazza girandosi verso di me, noto che ha gli occhi azzurri.

-E il tuo Adele-

-Già sono il beta del branco di Lucas- dice lei.

Io non dico niente, ma lei mi fissa come aspettando una risposta, noto che Ethan se ne andato e il prof sta chiudendo la porta.

-Bene ragazzi adesso continua la lezione quindi niente distrazioni- dice il professore.

*After*

Non c'è la faccio più e da un ora emmezza che il professore sta a parlando delle regole dei licantropi che sono piuttosto noiose, e la cosa ancora più incredibile e che i miei compagni di classe sono seduti dritti con gli occhi spalancati e attenti che fissano il professore, invece io mi farei piuttosto volentieri un pisolino.

-Roward- mi chiama il professore.

Io apro gli occhi e scuoto un po la testa e guardo il professore che mi fissa serio.

-Non vieni a scuola per dormire- continua lui.

-Lo so professore, se no sarei rimasta a casa a dormire- dico sarcastica.

-Senti Roward questa è una scuola di professione, non per buffoni- dice duro.

-Be allora cosa ci fa lei qua- dico chinando un po la testa e alzando un sopracciglio.

-Fuori subito!!! Per oggi lei ha finito qui-

Sorpresa mi alzo e mi avvio verso la porta.

-Grazie professore non poteva darmi una punizione migliore di questa- dico sorridendo aprendo la porta per uscire.

-Appena sentirà il suo Alpha penso che cambierai idea- dice con un sorriso enorme sul viso, idiota.

Esco fuori dalla scuola, non so se è stata una grande idea, il professore e Ethan si conoscono e per me può finire male.

*E Isabelle il tuo primo giorno di scuola e stato una meraviglia* penso fra me e me.

Mi trasformò in licantropo e cominciò a correre per tornare all'istituto.

*After*

Sono arrivata, entro nell'istituto, saluto alcuni licantropi e loro ricambiano il saluto.

-Ciao-

Mi giro e vedo Tiberius.

-Ciao- gli dico per poi abbracciarlo.

-Mi sei mancata, com'è andata a scuola- mi chiede senza smettere di abbracciarmi.

-Ecco..- Non faccio in tempo a finire la frase che un voce dura ci interrompe.

-Isabelle-

Io smetto di abbracciare Tiberius è mi allontano.

Davanti a noi c'è Ethan che mi guarda con uno sguardo duro e arrabbiato, io rimango in silenzio.

-Dobbiamo parlare- dice l'Alpha.

Noto che stringe nella mano un telefono, questa non ci voleva..




Spazio Autrice.

Ecco il nuovo capitolo.
Spero vi piaccia

La Figlia della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora