Capitolo 35

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Isabelle Pov

Ethan mi accompagna in una camera e mi fa accomodare su un letto, chiama un dottore che dopo pochi minuti arriva con un assistente.
Ethan esce dalla stanza.
Il dottore mi disinfetta le ferite, lo guardo con un sopracciglio alzato.
-Lasci fare a me- gli dico.
Appoggio la mano sulla ferita sul mio braccio, mi concentro, e quando sollevo la mano la ferita e guarita completamente.
Il dottore sembra un po sconcertato, ma dopo pochi minuti mi sorride.
Faccio così per tutte le ferite, e adesso sto più che bene.
-Vedo che non ha avuto bisogno del nostro aiuto signorina, quindi possiamo andare, arrivederci- dice il dottore uscendo dalla stanza.
-arrivederci- dico non sicura che mi abbia sentito.
Ethan entra nella stanza, io mi alzo dal letto e mi avvio verso la porta.
-Isabelle aspetta-
Mi fermo sulla soglia della porta, sospiro impaziente.
-Stasera c'è la festa della Moon, perché non vai a comprare un abito con kaila?-
-Sì va bene, mi sembra un bella idea- dico uscendo.
-Aspetta un ultima cosa, alla festa non devi dire a nessuno che sei la Figlia della Luna-
Mi giro verso di lui e lo guardo.
-Perché non dovrei?-
-Perché è rischioso-
-Ah è rischioso perché qualcuno potrebbe rapirmi o cose del genere?-
-Si-
-Guarda e comico sentire te dire che dovrei stare attenta a certe persone, visto che te sei la prima a cui dovrei stare alla larga- dico secca, mi volto per andarmene ma una mano mi afferra il braccio.
-Isabelle non ti permetto di parlarmi in questo modo-
-Perché?
Perché mi hai accolto nel branco, perché mi hai dato una casa perché hai risparmiato la vita, ma queste non sono state scelte mie hai fatto tutto da solo, perché Ethan,... perché non dici le cose come stanno, perché non dici che mi hai accolto nel branco solo perché sono la Figlia della Luna, perché non dici che non vuoi che riveli chi sono perché hai paura che io possa sparire e non essere più un tuo oggetto da manovrare come cazzo ti pare, perché non lo dici Ethan!!!- Gli urlo in faccia.

Mi afferra per il collo, mi ritrovo le spalle contro il muro.
-Come osi dire certe cose, io sono l'Alpha, Isabelle non te lo scordare!!!-
-E io sono la Figlia della Luna!!!-
I nostri occhi sono legati in uno sguardo di odio reciproco.
-Dai coraggio uccidimi!!!-
Lui rimane in silenzio.
-Ethan dai uccidimi!!!-
-Cos'è Ethan non mi fai niente, non mi uccidi, non uccidi la Figlia della Luna-
-No Isabelle non ti uccido non oggi-
-Ma perfavore Ethan, non usare ste frasi come non oggi, tu tanto non mi ucciderai mai, io ti servo, sono per te un jolly da tenere nascosto e da usare nel momento più opportuno per vincere e stupire gli avversari, no?-
Ride.
-No Isabelle tu sei molto di più, di uno stupido jolly-
Dice lui mollando la presa dal mio collo, mi afferra la mia mano e bacia il dorso.

-Ethan non sei bravo a mentire-
-Perché sei così...-
-Ah scusami Ethan se non sono una di quelle ragazze che si butta sul tuo petto, ma sai com'è io sono io e ti posso assicurare con certezza che non succederà mai-
-Be forse non oggi, ma un giorno puoi starne sicura che succederà-
-Be sperar non nuoce quindi continua pure a credere nell'impossibile, se ti dispiace dovrei andare adesso-
Lui si allontana.

-Sai Isabelle tutti i più grandi guerrieri cadono, tutti hanno delle debolezze-
Mi sposto lungo il corridoio.
-Ethan ma io non sono una guerriera, forse tu si-

-Non è vero Isabelle chi continua lottare è un guerriero, e nel tuo caso non è un gran vantaggio perché io so la tua debolezza-

-Oh, ma non ti preoccupare anch'io so la tua-

Scendo le scale e raggiungo Kaila, che appena mi vede mi corre incontro e tutta impaziente mi chiede se volevo andare in città a prendere degli abiti, probabilmente lei e Ethan erano già d'accordo.
Accenno un si, è lei tutta contenta mi trascina fuori dall'istituto e insieme ci avviamo verso la città.

*After*

-Ti piace questo?- dice Kaila sfoggiando un vestito nero aderente con una lunga gonna che lascia scoperta una parte delle gambe e ha uno scollo a cuore.
-È molto bello-
-Adesso prova il tuo- dice lei impaziente.
Entro nel camerino e dopo pochi minuti esco.
Ho scelto un vestito blu scuro con una spallina, una lunga gonna morbida, e una fila di brillanti sulla vita.
-Ti sta benissimo-
-Su andiamo a pagare-

Dopo aver pagato gli abiti raggiungiamo Tiberius che si era rifiutato di entrare nel negozio ed era rimasto fuori appoggiato alla vetrina, tutti e tre torniamo all'istituto, sono le sette in punto, ho giusto il tempo di farmi un doccia, saluto Kaila.
Vado nella mia stanza, appoggio la borsa dove c'è dentro il vestito sul letto, prendo tutto ciò che mi occorre dall'armadio e mi chiudo in bagno.
Apro l'acqua, mi tolgo i vestiti, e appena l'acqua e abbastanza calda entro nella doccia.
..
Esco dalla doccia sono passati circa venti o trenta minuti, se ben ricordo la festa iniziava alle otto, mi devo dare una mossa, mi vesto infilando con un po di difficolta il vestito, mi asciugo i capelli, mi trucco, e in un attimo sono pronta.

Esco dalla stanza, sulla soglia della porta trovo Tiberius, vestito in smoking,sta davvero bene.
Mi prende la mano.
-Sei bellissima..-
-Grazie neanche tu sei male-
-Ma nonostante io sia molto bello e lo ammetto, la tua bellezza sovrasta la mia- dice con un sorriso malizioso.
-Sempre modesto, ma stai migliorando-
-E tu sempre così fredda - dice sempre con un sorriso sulle labbra.
-Io fredda?..be forse un po-
Mi guarda con quegli occhi neri profondi che rubano l'anima, avvicina il suo viso e mi sussurra.
-Sei molto fredda-
Le nostre labbra si sfiorano, i nostri sguardi si incontrano, i nostri respiri si fondono l'uno con l'altro, intorno a noi solo il silenzio.
Dopo pochi minuti avvicino le labbra alle sue, e lo bacio, le mie mani vagano per i suoi capelli,
le sue mani mi stringono la vita, le mie labbra si muovono velocemente contro le sue, lasciando spazio solo a qualche respiro.
-Adesso chi è la fredda- dico fra un bacio e l'altro.
Lui ride, poi mi morde leggermente il labbro.
-Signorina l'Alpha la sta aspettando- allontano le labbra da quelle da Tiberius, mi volto e vedo March e ci guarda serio.
-Si..un attimo e arrivo- dico imbarazzata
Noto che le iridi degli occhi di Tiberius sono diventate dorate, e i suoi capelli in disordine, forse per colpa mia..
Gli lancia uno sguardo accusatore e seccato e March ricambia lo sguardo.
-Signorina l'Alpha non aspetterà un attimo, lei deve venire adesso-
-Va bene- dico facendo cenno a Tiberius di andare.
-Figuriamoci l'Alpha non può tardare neanche un minuto per quella stupida festa- dichiarò Tiberius.
-Non è una stupida festa, e un ritrovo di tutti i branchi per celebrare la festa della Moon-

-Guarda il tuo discorso mi ha fatto commuovere-
March si girò verso Tiberius è gli lanciò uno sguardo pieno di odio.
- Nessuno ti costringe a venire, io sono venuto per chiamare la Figlia della Luna e non te, quindi se non ti va bene stanne fuori!-

-prima cosa io accompagno Isabelle, seconda cosa non vorrei mai perdermi il discorso che farà Ethan all'evento, terzo non vedo l'ora di staccare la testa a qualche licantropo, quindi vengo-
March rimase in silenzio, lanciò uno sguardo di avvertimento a Tiberius, poi si voltò e proseguì verso il corridoio fino a scendere le scale e sparire nell'oscurità..

Spazio Autrice
Ecco il nuovo capitolo spero che vi piaccia
Scusate per l'attesa

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