Scendiamo le scale, e raggiungiamo l'Alpha che fa cenno di andare e poi aggiunge:
-Isabelle tieni a mente quello che ti ho detto-
Faccio di si con la testa, Ethan ci supera e conduce il branco verso il ritrovo della festa, usciamo dall'istituto chiudendo la porta alle nostre spalle e con essa tutto l'accaduto.
Dopo circa trenta minuti di camminata nel bosco e poi in città finalmente eravamo arrivati, davanti ai nostri occhi si estendeva un enorme struttura che pareva l'entrata di un lussuoso ristorante, una volta entrati, il cosiddetto ristorante sembrava molto più spazioso di quanto avessi immaginato, ciò che mi colpi maggiormente fu la mancanza di tavoli e sedie, sostituiti da un lungo bancone con sopra bottiglie di vario genere tuttavia la stanza vuota veniva adesso riempita dalla presenza di centinaia di licantropi.
Mi voltai verso Tiberius che era intento a scrutare con sguardo attento un licantropo che adesso si era mischiato con la folla.
-Chi era?-
-Nicolas- disse Tiberius continuando a osservare un punto indistinto tra la folla.
Sospirai.
-Tiberius perfavore, lascia perdere-
Sì volto verso di me.
-Stavo soltanto controllando quali branchi sono venuti-
Lui mi prese la mano e ci avvicinammo alla folla perché stava per iniziare il discorso di Ethan.
-Ringrazio tutti i branchi per essere venuti a questo ritrovo o per meglio dire a questa festa per onorare insieme la Luna nostra creatrice, perché questo è un giorno importante dove i branchi dimenticano le loro divergenze per stare insieme ,per la festa della Moon, per la Luna.
-Per la Luna- urlarono in coro alcuni licantropi seguiti poi da tutti gli altri.
-Grazie a tutti - disse Ethan per poi scomparire nella folla.
-Che discorso commovente, adesso capisco perché è toccato a Ethan farlo- disse Tiberius con filo di sarcasmo.
-Dai è stato abbastanza bravo--Sarei stato più bravo io senza neanche preparare il discorso-
-Immagino-
Lui mi circondó con le braccia.
-Cos'è non mi credi?--Non ho detto questo-
-Allora forse ho capito male-
Cominciai a ridere.-Ho detto solo che probabilmente se dovessi fare tu il discorso parleresti soltanto di quanto sei bello-
-Be forse, ma parlerei anche di quanto è bella questa ragazza che ho tra le braccia- disse dandomi un bacio a fior di labbra.
-Be in questo caso sarebbe meglio il tuo discorso- dissi ridendo mentre i nostri baci si susseguivano veloci.
-Penso anch'io, vado vedere cosa c'è da bere, tu vuoi qualcosa?-
Feci di no con la testa.
Lui mi liberò dalle sue braccia poi si diresse verso il bancone.
Mentre aspettavo Tiberius notai Ethan in lontananza che parlava con uomo sulla trentina che aveva di fianco un donna della stessa età forse erano una coppia e probabilmente lui era anche un Alpha, be dopotutto tra Alpha ci s'intende pensai ironica.
Ethan si voltò verso di me e da lontano mi fece cenno di venire, raggiunsi Ethan soltanto per non mancare di rispetto a lui davanti ad altri Alpha, nulla di personale.
-Vi presento lei è Isabelle Roward-
-Robert Hold, Alpha del branco Hold Wolf-
-Anna Hold- rispose la donna di fianco a Robert, a quanto pare era la sorella di Robert, nonostante non si assomigliavano più di tanto.
Strinsi la mano a i due licantropi.
-Lei è la nuova arrivata di cui ti ho parlato-
-Allora è lei la ragazza cosiddetta speciale-
Guardai torva Ethan.
Ero piuttosto seccata e confusa, Ethan mi aveva avvisata di non dire niente riguardo la Figlia della Luna e poi il primo che va a sparlare in giro e lui?! Io proprio non capisco.
-Non capisco..-
-Isabelle non ti preoccupare lui è di famiglia- mi interruppe Ethan.
Lo guardai stravolta.
ci feci caso ora che la sorella di Robert si era allontanata.
-Mi piacerebbe vedere i suoi poteri se così si possono definire-
Ciò che disse mi fece arrabbiare ancora di più di quanto non lo fossi già, ma con chi crede di parlare.
-Voi non avete capito niente come vi permettete- dissi, per poi andarmene.
-Isabelle aspetta- disse Ethan non mi voltai e proseguii dritta per la mia strada, come poteva aspettarsi che sarei rimasta anche un solo minuto di più li ad ascoltare lui e il suo amico.
Cercai Tiberius che non c'era al bancone.
Mi sta cercando pensai.
Dopotutto non era difficile perdersi con tutta questa gente.
All'improvviso un braccio mi circondó la vita.
Appena sentii le sue risate mi spostai velocemente, ma il suo braccio mi afferrò,
un oggetto metallico appuntito era spinto contro la mia schiena, mi bastò voltarmi leggermente per capire che era un pugnale adesso nascosto dalla sua mano e mi bastò altrettanto per riconoscere la sua risata sprezzante.
Cosa avrei dovuto fare? Forse urlare ma non mi sarebbe servito a niente perché il suo pugnale ci avrebbe messo meno tempo a colpirmi e forse uccidermi, ma non era certo.
-Non pensavo avresti detto qualcosa- disse lui con la sua voce odiosa.
-Pensavi male..Maicol- risposi secca.
Il pugnale premeva di più sulla mia schiena.
Maicol cominciò a camminare e io dovetti seguirlo per evitare che il pugnale mi ferisce più di quanto non stesse già facendo,lui nascondeva l'arma con la mano camuffato in quel che sembrava un abbraccio.
-Cos'è vuoi uccidermi davanti a tutti?-
-Non davanti a tutti-
-Tutto ciò ti fa davvero onore in un giorno come questo tu pensi a uccidermi, complimenti-
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La Figlia della Luna
WerewolfLei: una ragazza di sedici anni che possiede un enorme potere che non sa di possedere Lui: un licantropo dalla personalità misteriosa e oscura. Un enorme segreto li condurrà nella stessa strada portandoli a affrontare numerose difficoltà Insieme, d...