Vecchi incontri

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Grazie al cielo o per meglio dire alla Luna la lezione e finita.
'Come sono spiritosa"

Esco dalla scuola e con un arrivederci saluto la prof di matematica.

decido di farmi la strada a piedi, almeno mi rilasso un po, tanto alla fine l'istituto non è poi così lontano.
E di certo è molto meglio fare una camminata che stare in quel posto di matti.
E fortunatamente noi licantropi non soffriamo il freddo.

Con sorpresa un odore strano mi inonda le narici, mi fermo incuriosita, cercando di identificare l'odore.
...odore di..cos'è..muschio..e qualcos'altro..un odore alquanto familiare.

-Guarda un po chi si rivede-
Mi giro e vedo che un licantropo sta uscendo dal sotto bosco molto distante da me, ma chi è?
Strizzo gli occhi e mi concentro sull'obbietivo.

-Non ti ricordi di me, Maicol-
Se ben mi ricordo Maicol e il beta di Nicolas alpha del branco Lupis, era il ragazzo che avevo attaccato quando c'erano i vampiri.

-Sì mi ricordo di te Maicol-
Lo vedo avanzare verso di me con due licantropi di fianco, e lontano una ventina di metri.

-Sai ero il licantropo che ti stava per non proprio uccidere, ma diciamo che ti stava per fare molto male fin quando non è arrivato quel tuo..fidanzato-
Dice alzando la voce per farsi sentire, oh merda, cosa faccio.

-Non è il mio fidanzato- dico cercando di sdrammatizzare
-Fidanzato o meno, a me non interessa ma so per certo che sei una sua amica,no?-

Cazzo

-Sai mi è rimasta ancora la cicatrice di dove mi ha colpito, e come si può dire in qualche modo bisogna pagare il debito-

Comincio a indietreggiare.

-Be alla fine era uno scontro alla pari e dovresti accettarlo-

-Mi stai dicendo che lui è più forte di me e che mi ha sconfitto-
Dice lui avanzando a passo deciso.

-No..no esattamente-

-Ho ma non ti preoccupare tra un po saremo pari io e lui-

Cazzo, questo è impazzito, cosa faccio!?!

Lo vedo sorridere in lontananza, faccio la prima cosa che mi viene mi trasformo in lupo e corro.
Devo arrivare all'istituto.

Corro più veloce che posso.

Mi volto, cazzo mi ha quasi raggiunta.

-Isabelle- Sento la sua voce nella mia testa, la paura sta prendendo il sopravvento su di me.

-Isabelle e inutile che scappi-

E dietro di me lo sento.., sento i suoi passi fin troppo vicini.

E dopo pochi secondi mi ritrovo a rotolare per terra e fino a sbattere contro un albero, e durante lo schianto uno scricchiolio di ossa rotte mi risuona nella testa, torno umana.

Stringo i denti, e provo ad alzarmi non posso perdere tempo mi devo muovere, un dolore alla schiena mi blocca, e prima che possa fare qualcosa mi ritrovo di nuovo a terra, con delle zampe che mi spingono a terra mentre delle unghie perforano la pelle, trattengo le urla.
Lui mi guarda con occhi ridenti.
-Maicol-

'Isabelle reagisci fai qualcosa' mi incita il mio subconscio.
Chiudo gli occhi e dopo pochi secondi mi trasformo in lupo e do una zampata sul muso di Maicol colto di sprovvista e lo spingo indietro con le zampe facendolo cadere per terra, mi alzo velocemente e comincio a correre.
Del sangue bagna il mio pelo ma non posso fermarmi, devo resistere.

-Oh Isabelle la pagherai molto cara-

Non sono molto lontana dal territorio c'è la posso fare.

Mi hanno raggiunto, di fianco a me ci sono gli altri due licantropi.
Vedo che uno sta rallentando mentre l'altro è sempre più vicino, troppo vicino.
Cado a terra, e senza il mio volere torno umana, non faccio in tempo a scappare che due mani mi afferrano le braccia, urlò cercando di divincolarmi, mentre le loro risate mi irritano ancora di più.
Gli tiro dei calci ma loro non mollano e mi trascinano fino a che non mi ritrovo con le spalle contro un albero e con le mani dietro il tronco legate con una corda.

Provo a liberarmi ma il nodo è troppo stretto.

-Isabelle non c'è bisogno di agitarsi- dice Maicol con un sorriso malizioso.

-Brutto bastardo lasciami andare- urlo cercando di liberarmi le mani dalla corda.
Vedo i due licantropi andarsene, mentre Maicol si avvicina a me ridendo.

-Ti conviene non offendermi-
Il suo corpo e premuto contro il mio, e il suo viso e a pochi centimetri di distanza dal mio, vedo le sue unghie diventare più appuntite, una delle sue unghie mi perfora il braccio facendo scendere un rivolo di sangue.
Stringo i denti.
-Maicol cazzo lasciami andare- dico cercando di liberarmi le mani dalla corda.
-Isabelle non fare la scontrosa-
Le sue unghie strisciano sul mio collo, facendo sempre più pressione fino a che non si intravedono dei rivoli di sangue.
L'altra mano mi mi stringe forte il braccio mentre le sue unghie entrano nella mia pelle.
Sento il mio braccio bruciare,come se stesse andando a fuoco, dei mugolii mi escono dalla bocca, 'brutto figlio di' un colpo di tosse interrompe i miei pensieri.
Nei suoi occhi si nota un guizzo di divertimento.
Mi dimeno, devo liberarmi.
-Lasciami o sarà peggio per te-
Lui ride
-Tiberius verrà a cercarmi-

-Oh davvero io non penso,sai ho sentito la vostra bella discussione stamattina e non mi sembrava molto contento-

Aveva ragione perché sarebbe dovuto venire, dopo ciò che gli aveva detto...

-Ma non ti preoccupare ci sono io con te- Mi disse in un orecchio, sentivo il suo fiato caldo sul collo.

Le sue unghie percorrevano la mia schiena riducendo a stracci la maglia, l'altra mano mi passava sul viso lasciando un rivolo di sangue al suo passaggio.
I suoi occhi mi guardavano divertiti.

-Be il tuo amico a buon gusto- mi dice divertito a fior di labbra

-Va all'inferno-

Spazio Autrice
Spero che il capitolo vi piaccia o aggiornato in tempo record solo per voi ❤


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