Hermione avvertì un'irrefrenabile e irrazionale senso di gelosia. Le lacrime, che già minacciavano di sgorgare dai suoi occhi al pensiero del proprio natale da sola, crescevano sotto le sue palpebre. Consapevole di non poterle controllare ancora per molto, si alzò e si avviò verso i corridoi semideserti.
Lungo il tragitto continuò a maledire sè stessa per quella reazione. Che cosa si aspettava? Che potesse esserci realmente qualcosa tra lei e Draco Malfoy? Nonostante tutti i segnali fuorvianti che lui le aveva mandato...
Le sue mani tremarono mentre si diresse verso il bagno, determinata a sciacquarsi il volto con dell'acqua fresca. Non aveva motivo di reagire così. Era solo una lettera. E poi, che cosa pretendeva da lui? Loro due non stavano insieme. Non erano una coppia. Erano solo...
Non sapeva definire cosa fossero. Ciò che facevano... era semplicemente un passatempo. Era chiaro in fondo, no? Lui si faceva vivo nei momenti e nelle situazioni più improbabili, scopandola, godendo di lei e del suo corpo, e dopodichè spariva, il più delle volte in modo in brusco ed improvviso. E lei glielo aveva permesso. Gli aveva permesso di trattarla così, di approfittarsi di lei.
"Stupida, Hermione" ripetè, asciugando con un'incantesimo le maniche zuppe del suo maglione e fissando il proprio volto allo specchio del bagno.
Non doveva aspettarsi nulla da lui. La colpa era da attribuire solo a sè stessa e ai suoi stupidissimi ormoni se adesso si sentiva così. Draco aveva la sua vita da vivere, ed una persona come lui non si sarebbe mai mescolata con una come lei. Di cosa si stupiva? Non l'aveva mai guardata prima di quest'anno. E l'unico motivo per cui adesso si era accorto di lei era quello stupido cocktail d'ormoni che scorreva nelle sue vene.
Sarebbe stato così per sempre? Era questo che era adesso? Un corpo, un odore e nient'altro?
Questo flusso accellerato di pensieri minacciò di farla andare in iperventilazione. Si appoggiò al lavandino del bagno, sforzandosi di calmarsi prendendo una serie di respiri profondi. Sentì i passi degli studenti rimbombare per il corriodoio. La lezione stava per cominciare. Raccolse la propria borsa e si avviò verso l'uscita.
Non appena la porta del bagno si richiuse alle sue spalle, qualcosa, o meglio qualcuno, urtò contro di lei. La sua borsa cadde per terra, aprendosi e riversando sul pavimento tutti i libri che erano al suo interno. In quel momento fu grata di aver mascherato con un incantesimo la copertina dei volumi sulla biologia alpha ed omega. Si scusò con la persona che aveva davanti senza sollevare gli occhi dal pavimento, temendo di lasciar intravedere le proprie guance arrossate dal pianto. Si piegò a raccogliere i propri libri, ma una voce maschile la costrinse ad alzare lo sguardo.
"No, è stata colpa mia. Lascia che ti aiuti".
Alzò gli occhi, trovandosi davanti Theodore Nott. Il ragazzo raccolse due dei suoi libri dal pavimento, porgendoglieli mentre si rialzava. Hermione li afferrò, rimanendo immobile e un po' sorpresa. Nei suoi sei anni ad Hogwarts lei e Theo non si erano mai rivolti la parola. Eppure frequentavano lo stesso anno.
"Grazie" balbettò incerta, risistemando i libri nella sua borsa.
Il serpeverde le fece l'occhiolino, dandole le spalle e avviandosi lungo il corridoio nella direzione verso la quale lei stessa era diretta per la lezione di pozioni.
La lezione di quella mattina era la penultima prima delle vacanze natalizie. Questo significava che la settimana successiva avrebbero dovuto consegnare i loro lavori.
Hermione era soddisfatta del risultato che lei e Blaise avevano raggiunto, nonostante i diversi intoppi al loro lavoro che si erano verificati negli scorsi mesi.
STAI LEGGENDO
Legati [Dramione, omegaverse]
Fanfiction[Completa] Draco Malfoy aveva sempre saputo che sarebbe stato un Alpha, come lo era stato suo padre e il padre di suo padre. Il giorno in cui Hermione fu torturata da Bellatrix sotto i suoi occhi successe qualcosa di mai visto prima nel mondo magic...