Capitolo 4

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26 Agosto

Il giorno del rientro ad Hogwarts si avvicinava.
Hermione aveva trascorso la settimana successiva alla discussione con Ron nel suo appartamento.
Era un rituale per lei trascorrere intere giornate a leggere prima dell'inizio del nuovo anno. Sebbene i primi anni questo suo atteggiamento fosse mosso, oltre che da una profonda e innata curiosità, dalla paura di farsi trovare impreparata, adesso poteva dire che la paura che nutriva, alimentata da costanti insicurezze, era svanita.
Al suo posto però vi era il desiderio di non farsi mai cogliere impreparata.

Chi la conosce sa bene che Hermione Granger non è quel tipo di persona a cui piacciono le sorprese o le cose inaspettate: ama avere il controllo della situazione, programmare, decidere e valutare attentamente prima di prendere ogni decisione.
Nonostante tutte le disavventure a cui era andata in contro nel corsi degli anni, erano poche le occasioni in cui era stata colta alla sprovvista.

Tuttavia, la sua permanenza in casa di quei giorni non era dovuta esclusivamente al desiderio di portarsi avanti con lo studio.
Doveva riconoscere a Ron, nonostante si sentisse ancora arrabbiata per il risvolto della serata, che su una cosa aveva avuto ragione: aveva la febbre. Durò qualche giorno, sparendo improvvisamente così come era arrivata.
Non ci pensò più di tanto, non presentando nessun'altra sintomo preoccupante, convinta che fosse un semplice influenza babbana.

Era persa nel suo nuovo manuale di pozioni sorseggiando una tazza di tè quando una civetta apparve alla sua finestra.
Non era Edvige, né il gufo di Ron.
Aprì il messaggio.

Alla signorina Hermione Granger
Per le sua condotta impeccabile e brillante nel corso degli anni e le azioni eroiche compiute durante la guerra, sono certa che sarà di brillante esempio per il resto degli studenti. È per questo che ho deciso di nominarla caposcuola. Appena arriverà ad Hogwarts si rechi nel mio ufficio, devo parlarle.

Preside
Minerva McGrannit

Dietro la lettera vi era un piccolo pacchetto contenente il suo badge. Si sentì enormemente euforica: era lusingata. Diventare caposcuola era stato il suo obiettivo principale dal primo anno.
Non vedeva l'ora di rientrare.

***

Anche per Draco non furono giornate particolarmente movimentate.
La strana conversazione avuta con Pansy aveva suscitato la sua curiosità. Lei credeva che essendo un alfa sarebbe stato in grado di riconoscere un'omega ancor prima che si manifestasse, ma lui non capiva come potesse essere possibile.

Si rese conto che dell'argomento non ne sapeva praticamente nulla. Tutte le sue informazioni derivavano da ciò che gli aveva raccontato suo padre. Ma Lucius come poteva pretendere di conoscere così bene le dinamiche tra Alpha e omega ? Dopotutto lui stesso non ne aveva trovata una.
Per questo motivo aveva deciso di addentrarsi nei meandri più abbondanti e polverosi dell'ampia libreria del Manor per saperne più.

Trovò un libro che faceva al caso suo. Iniziò a leggere.

Alpha
L'alpha si trova all'apice della gerarchia. È dominante. La sua maturazione completa avviene entro i 18 anni. A quel punto avviene la trasformazione fisica, le sue ghiandole (localizzate nella giuntura tra collo e spalla) iniziano a produrre feromoni. Il suo olfatto si sviluppa notevolmente: deve essere il grado di riconoscere un' omega.
Un alpha è in grado di rilevare la presenza di un'omega in calore anche a grandi distanze.
Nei confronti della sua omega gli alpha possono diventare enormemente protettivi e possessivi.
Un alpha farebbe di tutto per compiacere la sua omega, ma non lascerà mai che altri alpha si avvicinino.
Quando un' omega va in calore, gli ormoni dell'apha si attivano così che anche lui vada incontro ad un processo simile. Durante l'accoppiamento l'alpha marca la sua omega affondando i canini nelle sue ghiandole: in questo modo il suo odore resterà impresso tenendo lontani gli altri Alpha.

Legati [Dramione, omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora