Capitolo 1

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La guerra era finita. Harry Potter aveva vinto.
Da quel momento in poi la vita era stranamente ripresa con relativa normalità, fatta eccezione per gli incubi che tormentavano i protagonisti di entrambe le fazioni.

5 giugno 1998

Era il giorno del suo 18esimo compleanno. Era passato poco più di un mese dalla battaglia di Hogwarts.
A differenza degli altri mangiamorte, si poteva dire che i Malfoy avevano avuto una fortuna sfacciata.

Narcissa era stata totalmente scagionata dalla testimonianza dell'eroe del mondo magico, Harry Potter.
Lucius era riuscito a sfuggire ad Azkaban e a rimanere agli arresti domiciliari grazie alle azioni di sua moglie e ad una cospicua donazione di denaro al ministero.

Draco era stato salvato dalla testimonianza di chi non si sarebbe mai aspettato: Hermione Granger.
A quanto pare il gesto che gli garantiva ancora un posto nel mondo era stato rifiutarsi di identificare i tre grifondoro quando furono catturati e portati al Manor.

"Draco ci ha fatto guadagnare tempo" aveva dichiarato Hermione il giorno del suo processo. "Se non fosse stato per lui non saremmo mai riusciti a fuggire dal Manor, è anche grazie a lui se abbiamo vinto la guerra".
Lui era incredulo. Le parole della ragazza risuonarono nelle sue orecchie per settimane.
Come poteva desiderare di aiutarlo dopo ciò che le era successo?
Era stata torturata in casa sua.
Sotto i suoi occhi.
E lui non aveva fatto niente.

L'immagine di quel giorno lo tormentava ogni volta che chiudeva gli occhi. Era convinto che gli incubi sarebbero passati, o diminuiti, una volta finita la guerra. Ma non era stato così.

Il suo flusso di pensieri fu interrotto quando sua madre bussò alla porta della sua stanza. "Draco, tesoro, potresti scendere? Tuo padre vuole parlati".

Senza darle una risposta mosse un piede dopo l'altro e uscì dalla sua stanza, dirigendosi nello studio dove Lucius trascorreva la maggior parte del suo tempo.
Non sapeva di cosa volesse parlargli e quasi neanche gli interessava più.

Appena varcò la soglia dello studio l'uomo sorrise. "Entra Draco" gli disse "e chiudi pure la porta".

Esitante, il giovane fece qualche passo avanti, facendo come gli era stato detto.
"Volevi parlarmi?" chiese, scettico.

Lucius si diresse verso una mensola sopra l'ampio caminetto. Prese una bottiglia e riempì due bicchieri di whiskey incendiario, porgendone uno a suo figlio e facendogli cenno di accomodarsi su una delle due poltrone dell'ampia stanza. "Buon compleanno figliolo" esclamò, alzando il bicchiere.

"Grazie" replicò il giovane, rispondendo al brindisi e prendendo un grosso sorso della bevanda. Era solo per questo che lo aveva convocato? No, impossibile. Lucius Malfoy aveva sempre un secondo fine.

"Oggi compi diciotto anni". Il tono di suo padre suonava pericolosamente allegro alle orecchie del giovane.

-Lo so- avrebbe voluto rispondergli, ma si limitò a restare in silenzio, continuando a sorseggiare il suo drink in attesa che continuasse con ciò che doveva dire.

"Immagino tu sappia cosa voglia dire per un giovane purosangue".

Ah, ecco. Lo aveva detto. Certo che lo sapeva, lo sapeva bene. Aveva notato i cambiamenti del suo corpo.
Continuò a restare in silenzio, fissando il fondo del bicchiere ormai vuoto.

"Una giovane Alpha alla tua età solitamente inizia a manifestarsi" lo squadrò dalla testa ai piedi "ma sembra che tu abbia anticipato il processo. Sangue Malfoy". Il volto di Lucius era solcato da un espressione di fierezza.

Il giovane non potè trattenere una smorfia. Dentro di sé, sebbene non ne avesse le prove, sapeva che la sua manifestazione non era iniziata mesi prima per via della presunta purezza del suo sangue.
Era stata la guerra. Forse lo stress, o il dolore, o il carico emotivo di tutto ciò che aveva vissuto.

Legati [Dramione, omegaverse]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora