Avvertimento: questo capitolo descrive scene di sesso con un linguaggio esplicito.
I tre serpeverde rimasero immobili, attoniti. Il resto dei presenti continuava a guardarli con aria confusa.
Più i secondi passavano, più la preoccupazione di tutti cresceva.
"Potete spiegarci cosa sta succedendo?" ansimò Ginny, allontanandosi da Harry e scrutando Draco dalla testa ai piedi.
La preoccupazione dei tre intrusi era talmente evidente che Ginny, Harry e persino George non poterono ignorarla, né tantomeno credere che non fosse reale.
Draco non rispose. L'adrenalina scorreva nel suo sangue, mescolandosi agli ormoni. La sua magia crebbe a tal punto che dalla sua bacchetta fuoriuscirono delle scintille, liberandosi nell'aria come proiettili e costringendo i ragazzi a far un passo indietro.
"Devo andare ad Hogwarts" riuscì a dire. Il suo tono di voce era risoluto, non poteva essere messo in discussione.
"Possiamo smaterializzarci ad Hogsmeade e da lì-" Theo fu interrotto da Pansy.
La ragazza fece un passo verso il biondo. Il suo tono di voce avrebbe dovuto essere autoritario, ma l'agitazione la tradì.
"Non pensarci neanche, Draco".Il biondo si limitò a sollevare lo sguardo dalle proprie scarpe, incontrando per un secondo gli occhi della sua amica.
"Ti spezzerai" continuò Pansy. I suoi occhi erano lucidi ed imploranti. Il suo labbro superiore tremò.
Draco non riuscì a prestare ascolto alle sue parole. Era come se, in qualche modo, esse non potessero raggiungere il suo cervello. La sua mente era sopraffatta dal pensiero di Hermione, dalla paura, adesso divenuta certezza, che fosse in pericolo e dal desiderio di salvarla.
Pensò a lei. Ad Hogwarts. Focalizzò la propria magia. La sentiva, forte come non mai. Nonostante fosse una serata tranquilla, all'improvviso una folata di vento fece vacillare tutti i presenti, che chiusero gli occhi per un momento, sopraffatti da quella turbolenza.
Il cuore di Pansy saltò un battito e, quando riuscì a spostarsi i capelli neri dal volto, Malfoy era svanito.
***
Draco si materializzò davanti ai cancelli di Hogwarts.
Sapeva che aveva rischiato la vita, che era impossibile materializzarsi, che avrebbe potuto spezzarsi a metà. La parte razionale di sè lo sapeva. Ma quella parte non esisteva più, non adesso.
La sua magia era potente. Aveva letto di ciò. Per proteggerre la sua omega un alpha avrebbe fatto qualsiasi cosa. Qualsiasi.
Gli erano sembrate parole vuote e pretenziose all'epoca, ma adesso, mentre si avviava correndo lungo il sentiero che portava all'ingresso della scuola, ne comprese il vero significato.Arrivò all'entrata principale. Il castello era silenzioso. Le decorazioni natalizie brillavano ed i suoi occhi furono accecati per qualche secondo prima di abituarsi alla luce. Ebbe un attimo di esitazione, fermo sulla porta principale.
Dove poteva essere Hermione?
Dove l'avevano portata?Rischiò di perdere il respiro quando la sua mente pensò che forse era arrivato tardi, che magari non era più qui.
Quel flusso di pensieri fu interrotto quando udì delle voci in lontananza. Si avvicinò lentamente, spiando da dietro l'angolo la preside che salutava due degli insegnanti e si avviava da sola lungo il corridoio.
Si, la McGrannit era la persona migliore con cui parlare.
Attese che i due professori si allontassero e che la donna fosse sola, dopodichè si incamminò dietro di lei.
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Legati [Dramione, omegaverse]
Fanfic[Completa] Draco Malfoy aveva sempre saputo che sarebbe stato un Alpha, come lo era stato suo padre e il padre di suo padre. Il giorno in cui Hermione fu torturata da Bellatrix sotto i suoi occhi successe qualcosa di mai visto prima nel mondo magic...