6|SCOMMETTO CHE SONO BELLISSIMI|

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HOLA❣️

SONO TORNATA!!
SCUSATE L'ASSENZA, MA HO AVUTO MOLTI IMPEGNI. ORA PERÒ SONO TORNATA.

IL CAPITOLO È MOLTO LUNGO, PERÒ VOLEVO FARLO BENE E ARRICCHITO.

E SPERO VI PIACCIA.

BUONA LETTURA

HERMIONE_JBG0382⭐

••••••

ENRICO

Due, un numero come tutti ma che delle volte e un numero solo per alcuni -nel mio caso è così- e che mi ha sempre portato sfortuna.

Un numero che ho sempre odiato in tutti questi miei anni di vita, anni che non sono andati per il verso giusto.

In realtà le cosse sono andate via via peggiorando
A Zoe sono andate veramente male le cose, veramente troppo male. Peggio che a me

Zoe che ha cercato un contatto con me per avere un amico è un sostegno, Zoe che non né mai stata amata come doveva essere, Zoe che non ha mai fatto nulla di male e che chiedeva solo amore,  ed essere
considerata una di famiglia.
Zoe che ora sta lottando tra la vita e la morte.

Non ha mai ricevuto un abbraccio da quando è cresciuta, e neanche una parola dolce da mamma o papà. O anche una carezza.

Anche loro però, non hanno mai dato segni di essersi pentiti. Non ho mai visto nei loro volti, un sorriso per lei o una parola carina. No.

Solo cattiverie e sguardi di disgusto, è  questo ha peggiorato solo le cose, portandola a chiedersi in sé stessa e a soffrire da sola in silenzio.

Mi sono sentito sempre così in colpa, così triste per lei e con il cuore pesante, che ho cominciato io stesso a essere dolce, premuroso e carino con lei. Stare  al suo fianco e prendermi cura di lei come potevo.

A intrattenere intere conversazione, che mi hanno fatto conoscere di più mia sorella e ha vederla anche sorridere e felice. Ho scoperto quanto sia intelligente e simpatica.

Mi compare un sorriso, che mi fa venire male al cuore.

Poi però, ho incominciato a trattarla male, a evitarla e dirle parole brutte. Volevo che imparasse a difendersi e che non avrebbe più avuto paura, che si sarebbe fatta il carattere da sola.
Pensavo di aiutarla facendo così.

Invece abbandonandola, e comportarmi come hanno fatto mamma e papà ho peggiorato le cose.

Perché si l'ho abbandonata e trattata allo stesso modo, in cui hanno fatto loro.

E questo non riuscirò a perdonarmelo mai.

*****
Vorrei solo che apra di nuovo gli occhi, e che mi urli contro tutte le cose peggiori cose che si tiene dentro da troppo tempo e che mi merito.

Tutto quello che si è trattenuta dal dirmi, da anni.

Perché si, mi merito tutte le parole cattive e peggiori che esistono.

Io l'ho tradita è abbandonata.

L'ho lasciata da sola nel momento del bisogno.

Che razza di fratello sono?

Vado tutti i giorni in ospedale e spero in un suo risveglio, ma invece ne rimango deluso vedendo che lei ha ancora gli occhi chiusi.

<Sono sicuro che si risveglierà, e che riuscirai a sistemare le cose con lei>  mi rassicura Giorgio mettendomi una sulla spalla.

Ogni tanto viene con me anche lui, e ci mettiamo a parlare mentre lui cerca di rassicurarmi e tirarmi su il morale.

Sorrido in modo forzato e sposto lo sguardo sul corpo inerme di mia sorella, che si muove su e giù aiutata dalle macchine che la tengono in vita.

<Lo spero veramente tanto, perché ho bisogno di scusarmi con lei. Ha bisogno di sapere che non l'ho abbandonata del tutto> la mia voce si inclina leggermente e sento gli occhi pizzicare.

Non piango mai, perché ritengo che se devo proprio piangere ci debba essere un qualcosa di molto triste o grave. È questa è una cosa molto triste.

E senza dire una parola esco dalla stanza per andare a prendere un po' d'aria.

Ne ho veramente bisogno.

Non riuscivo più a resistere la dentro, e vederla in quello stato non aiuta molto.

GIORGIO

Sospiro in modo pesante, e mi passo le mani sulla faccia in modo frustrato.

Mi dispiace veramente tanto per Enrico, perché so che lui ci tiene molto a sua sorella e che si sente veramente tanto in colpa per questa situazione.

Che si tiene responsabile dell'incidente.

Ma non né assolutamente così, lui voleva fare del bene ma ha finito per sbagliare.

Do un occhiata alla porta e poi a Zoe, che è sempre nella stessa posizione.

Le prendo la mano sinistra che è fredda e gliela stringo leggermente cercando di riscaldarla.

<Sono sicuro che ti risveglierai, così magari potrò vedere i tuoi occhi. Scommetto che sono bellissimi> sorrido per le mie stesse parole mentre la guardo, e sperando che i suoi occhi si aprano da un momento all'altro.

Non ci ho mai parlato faccia a faccia, ma l'ho sempre vista di sfuggita o per qualche secondo a casa sua.

E per le poche volta che l'ho vista, aveva sempre il sorriso spento oppure era forzato solo per cortesia. Gli occhi verdi spenti e rivolti verso il pavimento.

 ZOEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora