ENRICO
Due settimane, sono passate esattamente due settimane ma lei non si è ancora svegliata. Il fatto che non abbia ancora aperto gli occhi mi fa preoccupare è anche molto, insomma so che ha avuto un incidente e che le sue condizioni non sono delle migliori, ma due settimane mi sembrano veramente troppo.
E pensare che nemmeno, tre giorni fa avrei dato tutto pur di non rivederla almeno per un bel po' di tempo. Come cambiano le cose quando sai di star perdendo qualcuno, a cui tieni veramente tanto.
Voglio rivedere i suoi occhi, il suo sorriso di nuovo acceso è luminoso, voglio rivederla correre ridere e fare tante altre cose. Voglio potermi scusare e dirle quanto mi dispiaccia, quanto sono stato crudele nei suoi confronti.
Senza limiti e senza fermarmi, nemmeno quando la notte la sentivo piangere disperata dalle mie parole, o da quelle che le dicevano i nostri genitori.
Non si sono neanche premurati, di chiedere come stesse Zoe. Niente di niente.
In fondo non né sono rimasto sorpreso, di lei non gli importa nulla.
La voglio di nuovo al mio fianco, è questa volta giuro che non la abbandonerò per nulla al mondo. Questa volta, giuro che mi comporterò meglio, più di quanto io abbia fatto in questi ultimi anni.
Lei è tutto quello che mi rimane. In fin dei siamo cresciuti con i nonni, e ci siamo sempre stati l'uno per l'altra.
-Si sveglierà stai tranquillo- nonno mi rassicura e mi appoggia una mano sulla spalla, quel contatto aggiunto alle sue parole mi fanno piangere e sentire uno schifo allo stesso tempo. Mi fanno sentire male, perché se lei si trova qui, è anche colpa mia se lei è scappata, colpa mia che non l'ho saputa proteggere e capirla fino in fondo.
Invece di proteggerla l'ho respinta e trattata male, l'ho abbandonata è lasciata da sola. Sapendo benissimo, che io ero l'unico a cui importava qualcosa di lei.
La notte sapevo benissimo che lei piangeva e soffriva, anche se non lo voleva far sentire a nessuno io lo sapevo. Eppure non ho fatto nulla a riguardo.
-Non l'ho protetta, non gli sono stato vicino come dovevo e soprattutto ho infranto la mia promessa- alcune lacrime mi scendono, e la mia voce si inclina.
Vedo nonna dentro la stanza che parla e accarezza Zoe, e mi sento così stupido e idiota.Non dovrei nemmeno essere qui, non dopo tutto quello che le ho fatto.
Nonno e nonna hanno più diritto di me, lei che le sono stati accanto sempre e comunque.
*****
Metto le monete nella macchinetta, e mi lascio sfuggire uno sbadiglio dovuto alla mancanza di sonno. Clicco il bottone del caffè è aspetto che sia pronto, ne ho proprio bisogno in questo momento.
Non sto dormendo molto, anche se ho sonno è vorrei farmi qualche ora di dormita ma non ci riesco, ho paura che se chiudessi anche un momento gli occhi, Zoe si svegli è io non sia presente a quel momento.
Una volta che il caffè è pronto, lo pendo e me ne torno in stanza dove mia sorella è attaccata a tante macchine e lotta tra la vita e la morte.
Quella del cuore fa dei "bip-bip" continui, e sembra regolare. Il respiratore va su e giù, ma non mi piacciono proprio per niente.
Però è grazie a loro se lei non né morta.
Lei non dovrebbe essere qui, lei non dovrebbe avere dei tagli sui polsi dovuti alla sofferenza è soprattutto lei non dovrebbe aver subito, quello che l'ha portata a soffrire così tanto.
Lei che non ha mai fatto del male a nessuno, è sempre stata buona e che l'unica cosa che voleva era quella di essere considerata è trattata con rispetto.
Ma io ovviamente troppo egoista e ho pensato solo a me stesso. Senza contare il fatto che lei aveva bisogno di me.
Ho pensato che trattandosi male, ignorandola e urlarle parole cattive l'avrei aiutata a diventare forte e coraggiosa, che l'avrei preparata ad affrontare il mondo la fuori.
Ma invece ho finito per ferirla ancora di più. Per spezzarla e distruggerla.
-Spero veramente che e c'è la faccia, spero che non si arrenda- per poco non mi spavento, e devo stare attento a non far cadere il caffè a terra.
Nonna è di fianco a me e ha uno sguardo triste, uno di quelli veramente dolorosi che ti fanno venire voglia di spaccare tutto, quelli che ti fanno venire voglia di piangere e allo stesso tempo un nodo allo stomaco grande come un gomitolo di lana
-Vorrei solo poterla salvare e rimediare a tutti gli sbagli che ho commesso-
confesso senza accorgermene e abbasso lo sguardo sulle mie mani, mi viene da piangere.Piangere perché ho così tanta paura di perdere mia sorella, che il pensiero quasi mi uccide. Mi lacera da dentro, piano piano.
Nonna sospira e mi appoggia una mano sulla spalla, ma quando alzo lo sguardo su di lei ha sempre quello sguardo deluso.
-Enrico anche se sono molto delusa dal tuo comportamento, so che non ne colpa tua e che tu non sei cattivo come hai fatto credere a Zoe. Tu sei migliore di così- mi confessa.
È troppo buona lei, lo è sempre stata anche con chi non se lo meritava.
Però la capisco è delusa dal mio comportamento, e da quello che ho fatto e come mi sono comportato.
Dalusa da quello che sono diventato un coso poco tempo.
"Credimi nonna, pure io sono deluso e schifato di me stesso"
Hola💗
Scusate se sono stata assente, ma volevo scriverlo bene il capitolo.
Siamo solo all'inizio, il resto di tutta la storia deve ancora arrivare.
Questi sono solo capitoli di mezzo, che servono per capire bene tutto il resto della storia.
Alla prossima 🤗
Hermione_jbg0382💖
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ZOE
Short StoryZoe è una ragazza timida e che sta sempre per le sue, ma per qualche strano motivo, i suoi genitori non la vogliono e non la trattano come lei vorrebbe o come dovrebbero. Su fratello Enrico non ne da meno, anche lui si comporta alla stesso modo. Si...