ENRICO
-Cosa?! Stai scherzando vero?- le chiedo urlando, e non mi importa se qualcuno ci può sentire.
Sono troppo arrabbiato per potermi preoccupare, anche di essere guardato male dalla gente. Questo è l'ultimo dei miei pensieri.
E non riesco ancora a credere, a quello che ho sentito.
-Perchè non me l'hai detto subito? È diritto di Zoe, sapere la verità, dopo tutto quello che le avete fatto passare- mi alzo continuando ad urlare, mentre lei tiene lo sguardo basso.
-Rispondi!- le urlo contro e li alza gli occhi, che già hanno le lacrime pronte a scendere.
Ne rimango sorpreso, non l'ho mai vista piangere.
-Se gliel'ho avessi detto, avrebbe fatto troppe domande e avrebbe voluto sapere sempre di più. Non le avrei potuto dare le risposte, che avrebbe voluto sentire, sai il passato delle volte è meglio lasciarlo dov'è- mi spiega con la voce tremante, e un sorriso triste.
Scuoto la testa indignato e alzo le mani portandole ai capelli, che scompiglio in modo nervoso.
-Non ne vale neanche la pena, di continuare- e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi.
Mi avvicino alle scale, e faccio per salirle. Quando mi ricordo di una cosa.
Mi giro verso di lei che non ha cambiato posizione.
-Credo che si meriti tutta la verità- detto questo mi ne vado verso la mia stanza.
Avrei così tante altre cose da dirle, ma forse è meglio non andare oltre. Con tutta la rabbia che ho accumulato, sono sicuro che potrei dire tante cose brutte.
Una volta in camera, mi butto sul letto e provo a calmarmi, almeno un minimo.
Non voglio tornare da lei, ed essere così tanto arrabbiato. Non voglio che vedendomi, pensi che ci sia qualcosa che non va e si preoccupi per me.
Lei ha già altro di cui preoccuparsi.
Sospiro e mi tirò su seduto, poi prendo il telefono e digito un messaggio.
"Come sta? Spero bene, senti stasera non penso di tornare la, quindi ti chiedo di badare a lei fino a domani. Vengono i nonni, quindi puoi andare a casa dopo. Grazie amico, e salutamela"
Poi invio senza rileggere o ripensamenti, so che Giorgio è un bravo ragazzo e che potrei affidargli la mia vita anche ad occhi chiusi.
Lo conosco da un sacco di tempo, e so anche che ne ha passate di cotte e di crude. Quindi si Zoe è in buone mani con lui.
È incredibile, quanto possa tenere a lei nonostante non le abbia mai prestato maggiori attenzioni e affetto.
Le voglio molto bene, e si avrei dovuto accorgemene prima. Così avremmo potuto passare più tempo insieme, magari avrei potuto conoscerla meglio.
Che stupido che sono stato, per tutto questo tempo invece di prendermene cura non ho fatto altro che respingerla e trattarla male, di continuo.
Chiudo gli occhi, e sento rigarmi le guance poi qualcosa che cade sulle mie mani e le bagna.
Lacrime.
Tante quante volte ho ferito Zoe.
TREVOR
"Ehi, ciao" mi saluta lei è la sua voce sembra assonnata, sicuramente stava dormendo.
"Ti ho svegliata?" Le chiedo pur sapendo la risposta.
"Tranquillo, mi sarei svegliata da sola come sempre" annuisco anche se non può vedermi, e sospiro.
"Ti sento strano, è successo qualcosa? lei sta bene?" mi domanda preoccupata, un piccolo sorriso mi compare sulle labbra.
Non l'hai mai vista, e nemmeno conosciuta. Però le vuole bene, come se fosse anche sua.
È sempre stata così, dolce e apprensiva.
Una delle cose che mi piace di lei.
"Nulla di cui preoccuparsi" la rassicuro subito, prima che si agiti.
"Va bene, ti credo. Ma solo perché ho troppo sonno" e mi metto a ridere insieme a lei.
"Adoro la tua risata" mi confessa dopo un po', e sorrido tra me e me.
"Anche la tua è bella"
"Ma grazie" dice in tono scherzoso, e mi piace poter dire che io e lei parliamo di altro oltre che cose serie come pensano gli altri, o come vorrebbe che facessimo mio padre.
Pensa che non sia mai il momento di ridere o scherzare, e dice anche che gli affari non si sbrigano da soli. Solo a pensarci mi viene da lavare gli occhi al cielo.
Tornando a noi, mi concentro sulla conversione.
"Ora vado, buona notte e ci sentiamo domani d'accordo? Tornerò presto" la rassicuro, sperando che capisca e che non mi faccia ulteriori domande.
Per quanto siamo aperti l'uno con l'altra, certe cose preferisco tenerle per me.
"Oh, si va bene. Fammi sapere come va a finire, e mi raccomando" per fortuna nessuna domanda alla quale non voglio rispondere, e soprattutto non né andata oltre. Facendo drammi sulla mia permanenza qui.
La ringrazio mentalmente per questo.
Ci salutiamo e poi chiudo il telefono, lo poggio accanto a me e sposto lo sguardo sul sul comodino.
Mi passo una mano sulla barba, che ho tagliato quattro giorni fa ma sta già crescendo.
'Dovresti tagliarla sai? Mi pizzica le guance quando mi baci'
Come un fulmine a ciel sereno, mi tornano in mente alcuni ricordi del passato, che mi fanno semplicemente sorridere.
Lei mi faceva sorridere, e anche parecchio.
Lei mi diceva questo, mentre ci abbracciavamo e io facevo tutto il contrario. Solo per vederla ridere, perché mi scaldava il cuore.
Senza pensarci qualche istante di più, apro il cassetto e tiro fuori una foto. Una delle tante, che mi fa bene e male allo stesso tempo.
HOLA!!💕
ECCO UN'ALTRO CAPITOLO, CHE SI È TRISTE MA PROMETTO CHE I PROSSIMI SARANNO PIÙ ALLEGRI E MENO MOOD MORTE😌💀BACI😘

STAI LEGGENDO
ZOE
NouvellesZoe è una ragazza timida e che sta sempre per le sue, ma per qualche strano motivo, i suoi genitori non la vogliono e non la trattano come lei vorrebbe o come dovrebbero. Su fratello Enrico non ne da meno, anche lui si comporta alla stesso modo. Si...