WILLOW
-Oggi non né andata molto bene, mia sorella mi ha attaccata di nuovo. E abbiamo finito per litigare- sospiro triste e lo guardo in attesa di una sua risposta.
L'unica cosa che fa, è alzarsi dal divano e sistemarsi la maglia.Alzo gli occhi al cielo e mi chiedo se mi abbia ascoltata, anche solo mezza parola.
-Mi raccomando, non tutto in una volta- lo prendo in giro e lui si gira verso di me, i suoi occhi mi fulminano.
-Willow amore, la mia risposta la sai già, e sai anche tu che ho ragione. Tua sorella è una grandissima str..- lo blocco prima che possa continuare, e lui digrigna i denti in modo scherzoso.
-C'è una minorenne qui- gli indico la mia pancia che è ancora piccola, ma che comunque lei c'è ed è qui dentro.
Si avvicina e ci posa sopra una mano, me la accarezza in modo dolce e poi ci lascia sopra un bacio.
-Scusa.. delle volte dimentico che lei e con noi- ride e io gli do un piccolo schiaffo sulla nuca.
-Scemo- e ridiamo insieme.
-Zoe, amore di papà, non ascoltare la mamma è molto isterica e pure aggressiva delle volte. Però è una forza ed è bella da morire- parla alla nostra piccola, mi fa l'occhiolino.
Poi si tira su e si avvicina a me per darmi un bacio.
Poi si sposta sul mio collo e ci strofina il naso.
-Mi fai il solletico- dico ridendo.
Non posso fare a meno di sorridere.
Lui mi rende veramente felice.
***
Sento la porta di casa sbattere, e mi spavento subito. E quasi mezzanotte, e mi chiedo perché abbia fatto così tanto tardi. Ultimamente fa spesso tardi.
Mi alzo dal letto e lo raggiungo nell'altra stanza, lo trovo seduto su una sedia in cucina con i gomiti al tavolo e la testa fra le mani.
-Ehi... Stai bene? Stasera sei tornato più tardi del solito- mi avvicino a lui che non alza nemmeno lo sguardo.
Scalza e con solo il pigiama addosso.
In effetti fa abbastanza freddo.
Lo continuo a guardare e lui rimane in silenzio.
Mi sto iniziando a preoccupare, non ha mai fatto così e mi chiedo che abbia.
-Trevor, parla con me dimmi che succede- insisto e gli metto una mano sulla spalla. A quel contatto scatta e mi rivolge uno sguardo triste, quasi disperato.
-Cosa è successo eh?- gli chiedo dolce, mentre la sua espressione è indifferente.
-Willow lasciami da solo- e il modo con cui lo dice, mi fa rabbrividire. Un tono di voce senza emozione e mi ha chiamata per nome. Di solito mi chiama "sunshine" oppure amore. Con quel suo sorriso, che mi ha fatta innamorare di lui.
-No.. non me ne vado, stiamo insieme e insieme si affrontano le cose- dico in modo serio e riprovo. Non può fare così.
Sospira e alza gli occhi su di me, si appoggia allo schienale della sedia e mi invita a sedermi sulle sue gambe. Così faccio.
-Come stai oggi?- mi chiede toccandomi la pancia. Avvolge l'altro braccio dietro la mia schiena.
-Bene.. anche se la nausea c'è sempre. Però non cambiare discorso, dimmi che è successo- gli chiedo autoritaria.
Ormai lo conosco bene, e non mi frega più.
Invece di rispondermi si avvicina a mi dà una bacio sulle labbra, poi mi stringe di più a se.
Quando fa così, vuol dire che non ne vuole parlare. Mi toccherà tirare fuori l'argomento domani.
-Non ci pensare andiamo a dormire, ne riparleremo- mi dice calmo. Poi mi prende in braccio e si alza dalla sedia.
ZOE
Sono alla mensa con i nonni, mentre mangiamo e ridiamo Insieme.
Hanno voluto portai a fare due passi, e distrarmi un po' e non potrei essere più felice. Almeno non vedo solo le quattro mura della mia stanza.
Che più che angosciarmi non fanno.
-Come ti senti oggi?- mi chiede premurosa nonna.
-Bene dai, anche se vorrei sentirmi al massimo- gli faccio un sorriso tra l'amaro e il sincero.
Annuisce sorridendomi anche lei e mi accarezza una guancia.
-Ne sono felice. Vedrai che molto presto ti sentirai meglio di prima- mi rassicura stringendomi a se e dando un bacio sulla fronte.
-Dai ora mangia tutto va bene? Così poi sarai bella piena- mi fa l'occhiolino il nonno che mi fa ridere.
-Ma..- lascia in sospeso la frase nonna.
Lui in risposta alza le spalle in modo tranquillo è innocente.
Sono felice di averli al mio fianco, perché con loro mi sento al sicuro e libera di essere me stessa. Loro che mi conoscono più di chiunque altro.
Prendo un patatina e la porto alla bocca, mentre ascolto i discorsi di loro lui che bisticciano in modo giocoso.
"Di recente si sono sentite molte cose sul suo conto, è data la sua notorietà è più che evidente. Trevor Scott, il famoso imprenditore è il più giovane nell'azienda ha annunciato il suo matrimonio con la bella è affascinante compagna da ormai quasi tre anni, Lisa Miller. I due presto compariranno qui a "Tutto e niente" dove sapremo di più. A presto amici da Elis"
È questo che dice la signora alla televisione, che da quello che ho capito è la conduttrice di un programma televisivo.
Mostra anche la foto del suddetto Trevor, insieme alla sua fidanzata. Non so perché, ma mi è partito un sussulto al cuore che mi tremare le mani in modo nervoso.
Mi giro per prenderea mia bibita, è noto che i nonni si sono incantati a guardare la televisione.
Alzo un sopracciglio in modood confuso è richiamo la loro attenzione.
-Che avete? Vi siete incantati a guardare la tv- rido facendoglielo notare.
-Nulla tesoro, e che al nonno piace tanto quel programma- mi spiega la nonna, ma non sembra molto convinta della sua risposta. Sposto lo sguardo su di lui, che annuisce subito.
-Va bene. Anche se non facevo il nonno un tipo da programmi del genere- confesso.
Li guardo per un po', è noto che stanno ancora guardando la tv mentre si lanciano dell' occhiate di tanto in tanto.
Non me la raccontano giusta a me.
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ZOE
Short StoryZoe è una ragazza timida e che sta sempre per le sue, ma per qualche strano motivo, i suoi genitori non la vogliono e non la trattano come lei vorrebbe o come dovrebbero. Su fratello Enrico non ne da meno, anche lui si comporta alla stesso modo. Si...