12|SOLO PER TE|

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ENRICO

Zoe si muove leggermente e mi abbraccia forte a se, e io rimango leggermente spiazzato.

Non l'abbraccio da un sacco di tempo, e mi fa strano farlo dopo così tanto.

Prima le urlavo contro, la respingevo e la trattavo malissimo.

Ora invece vorrei solo tenerla stretta per sempre.

Quando nonna e nonno sono usciti dalla sua stanza, o chiesto loro se potevo entrare un momento e stare con lei.

Mi hanno detto che stava dormendo, e che non era il momento.

Ma sono entrato ugualmente e mi sono disteso accanto a lei.

Se fossi entrato mentre era sveglia, mi avrebbe cacciato via non volendo vedermi.

Quindi ne approfitto ora che dorme.

Si muove leggermente e si accoccola ancora di più a me, sorrido e le accarezzo i capelli.

Mi fermo a guardarla in questo immenso silenzio, e penso a come andranno a finire le cose e se miglioreranno un po'.

Vorrei poter provare ad avvicinarmi a lei, e magari a riprendere il nostro rapporto fratello sorella. Mi piacerebbe molto.

-Mm- sento mugugnare ad un certo punto, e quando la guardo la trovo a stropicciarsi gli occhi e a sbadigliare.

Spalanco gli occhi in preda al panico e mi allarmò subito, smettendo anche di accarezzarle i capelli.

E adesso? Che faccio se mi chiede perché sono qui?

Forse dovrei dirle la verità, in fin dei conti se voglio riprendere il vecchio rapporto devo iniziare da questo.

-Mamma- mormora ad un certo punto e mi blocco.

Mamma? Che starà sognando la mamma o che la voglia con sé?

Se fosse così, ne rimarrebbe delusa sapendo che di lei non gli frega molto e che quando ha incominciato a "cavarsela da sola" per modo di dire, e come se non fossero più obbligati a occuparsi di lei. In tutti i sensi.

-Mamma!- si sveglia urlando di soprassalto lasciandomi andare.

Si mette seduta mentre trema tutta.

-Ehi, Zoe- la chiamo e le metto una mano sulla spalla, al contatto lei sussulta. E si gira verso di me.

Non appena mi vede spalanca gli occhi sorpresa, e vedo l'incertezza mista a paura.

Mia sorella ha paura di me. Non credevo che saremo arrivati a questo punto.

****

Sono andato alla macchinette per prenderle qualcosa da mangiare, nel mentre nonna e nonno sono con lei nella stanza.

Ho preferito lasciarli da soli, qualche minuto.

Hanno detto che dovevano tornare a casa e che gli dispiaceva lasciarci da soli.

Li ho rassicurati, dicendo loro che non dovevano preoccuparsi di nulla e che c'ero io.

A quella mia risposta, nonna mi ha guardata in un modo particolarmente strano che ho associato a quello che ho fatto.

Era come per dire "non fare altre stupidaggini".

Ti prometto nonna, che non ne farò. O meglio cercherò di non farne.

Sospiro e guardo il pacchetto di patatine, mi chiedo che cosa si stiano dicendo di così tanto lungo e importante.

Lo confesso, ho paura che parlino di me e che mia sorella non mi voglia accanto a lei.

Che decida di vedere solo nonna e nonno, e che a me non dia una possibilità per poter rimediare.

Quando sono praticamente fuori dalla sua porta, loro escono e mi sorridono.

-Ciao Enrico, mi raccomando con tua sorella. L'affidiamo a te, e ti prego di non fare stupidaggini- mi raccomanda la nonna, con sguardo supplicante.

-Nonna te lo prometto, non le farò del male e cercherò di prendermi cura io di lei. Voglio farmi perdonare- le prometto sincero più che mai.

Lei mi sorride e poi mi abbraccia, lasciandomi una carezza. Il nonno invece mi dà una pacca sulla spalla e mi abbraccia anche lui.

Poi mi salutano un'ultima volta e se ne vanno.

Aspetto che siano andati via, e poi mi giro vero la porta che rimango a fissare per qualche minuto di troppo.

Posso farcela, l'ho promesso alla nonna e a me stesso.

Scuoto la testa, faccio un grande respiro e poi entro.

Zoe mi sorride subito.

E io ricambio volentieri.




Hola💘

Scusate l'assenza ma sono stata impegnata, però sono tornata e ho scritto un'altro capitolo solo per voi.

Spero vi piaccia.

Buona notte✨🌹

 ZOEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora