22|VUOI BALLARE? PT.2

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WILLOW

Stavo per rispondere, ma appena l'ho visto così vicino a me mi sono bloccata e ora non so che dire o fare.

Mi limito solo a sorridere timida.

Lui ricambia, e sento colorarsi le guance e il cuore aumentare i battiti, un dolore allo stomaco che sembra piacevole.

-Ti sto forse disturbando?- mi chiede subito, leggermente preoccupato.

"Avanti riprenditi"

Mi dico da sola, e vorrei anche darmi uno schiaffo.

Scuoto la testa ed è come se riprendessi possesso del mio intero corpo e della mia mente.

-No, scusa ero incantata- dico una mezza bugia, e lui annuisce soltanto.

Tra di noi poi, cade il più totale silenzio che mi mette in imbarazzo. Non so neanche cosa dire o come iniziare un discorso.

Faccio in grande respiro, e quando sto per parlare ma vengo interrotta da una voce.

-Trevor Scott! Che bello che tu sia qui. Balliamo insieme?- gli chiede lei allungando la mano, e attirando la sua attenzione.

È molto bella, ha un vestito rosa delicato con il corpetto a forma di cuore e le spalle in tulle come la gonna che le cadono sulle braccia, un trucco molto leggero e non esagerato, i capelli biondi raccolti in due piccole trecce laterali.

È veramente bella si.

Una di quelle ragazze, che appena vedi pensi che siano modelle uscite da una rivista di moda.

Vedo il ragazzo alzarsi in piedi, e sorriderle. Si avvicina al suo orecchio e le sussurra qualcosa, che io non riesco a sentire.

La ragazza, apre leggermente la bocca per la sorpresa che si copre con le mani e sposta il suo sguardo su di me.

-Chiedo scusa, e buona serata- ci sorride salutandoci e poi va via.

Io alzo un sopracciglio in modo confuso, e lancio un'ultima occhiata alla ragazza, poi sposto lo sguardo su di lui.

Me lo ritrovo davanti che mi porge la mano, e mi sorride.

-Andiamo a ballare?- mi chiede indicando la pista, dove molti si stanno divertendo.

-Ehm..- temporeggio, perché non saprei che cosa dire. E soprattutto, temporeggio perché non ho mai ballato con un ragazzo, fare solo una figuraccia.

-Dai non vorrai mica stare tutta la sera, qui seduta da sola- mi fa notare, e alzando leggermente gli occhi al cielo accetto. E così andiamo entrambi a ballare.

Mi alzo con ancora il cappotto, e afferro la sua mano. Calda che me la stringe leggermente.

-Vieni col cappotto?- mi chiede, e il suo tono di voce sembra nascondere divertimento.

Annuisco.

-Si ho freddo- confesso convinta.

-D'accordo- si convince e camminiamo, verso la pista.

Mi mette una mano sulla vita, prende la mia e la mette sulla sua spalla, poi quando sta per prendere la mia mano nella sua.

Io però scuoto la testa e mi allontano leggermente, e il suo sguardo sembra sorpreso e confuso.

Ma neanche il tempo di allontanarmi, che mi sento prendere il polso e i nostri visi sono tanto vicini, che quasi i nasi si toccano.

-Perchè scappi?- mi chiede sussurrando.

Il suo fiato caldo, mi fa venire i brividi in tutta la schiena. Le sue mani, sulla mia vita che mi tengo salda e mi il suo sguardo che mi osserva, mi analizza.

I suoi occhi che mi mettono in soggezione.

-N-non scappo- balbetto in imbarazzo.

"Perché ora balbetto?"

-Ah no?- mi chiede sfidandomi con lo sguardo, io mi schiarisco la gola e annuisco convinta.

-Si, non stavo scappando- continuo convinta, e lui sorride.

-Bene, visto che allora non stavi scappando. Perché non balliamo?- mi propone, e mi prende di nuovo le mani. E le posiziona, dove erano prima poi mette la sua sulla mia vita.

Provo as andare via, ma lui scuote la testa e mi stringe ancora di più a se.

Ci muoviamo a tempo con la musica, e lui sa come muoversi. Come se lo facesse tutti i giorni.

-Come mai, non hai accettato di ballare con la ragazza di prima?- gli chiedo curiosa, sperando di non essere troppo invadente.

-È la figlia di mia cugina, ed è più piccola di me. E poi non voglio avere problemi, l'ultima volta che è successa una cosa del genere mi ha cazziato di brutto- mi spiega, anche se non era quello che mi aspettavo.

Annuisco soltanto.

Voglio sapere che cosa le ha detto, sono curiosa.

Ma non capisco, perché tutta questa curiosità.

-Sei bella sai?- mi dice d'un tratto. E sono sicura, di essere diventata rossa.

Mi accarezza una guancia, e mi sposta i capelli dietro l'orecchio.

-Grazie- dico facendo un piccolo sorriso.

E in torno a noi, sembra tutto sparire. Tutto quello che sembra contare, è soltanto lui che con le sue dolci maniere e la sua dolcezza mi trasporta e mi guida da una parte all'altra. Mentre la musica, sembra aver preso possesso di tutti i miei sensi.

 ZOEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora