CAPITOLO 24

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ANONIMO’S POV

“Dimmi subito dov’è andato! Come hai potuto lasciarlo andare! Cazzo!” ero furioso, non potevo permettere che il mio piano andasse in frantumi. Veronica doveva farlo soffrire. Cazzo!

“I-io…” non lo lasciai finire, così mi diressi velocemente dove si era diretto Harry, sperando di arrivare in tempo per fermarlo.

 HARRY’S POV

“Guarda- guarda chi abbiamo qui” il sangue mi si gelò nelle vene a quelle parole. Mi sentii male e ebbi paura di poter svenire dal panico, così mi appoggiai alla maniglia senza forza di rispondere.

Non potevano avermi scoperto, ciò significava aver fallito il piano.

E non potevo permettere che accadesse.

“Ch-chi sei?” chiesi intimorito e rimanendo girato verso la porta per paura di chi mi potessi trovare dietro. Sentii il respiro di lui sul mio orecchio, e dopo averci soffiato sopra rabbrividii. Ero completamente impietrito, i miei muscoli non ne volevano sapere di muoversi e nemmeno le mie labbra riuscivano ad aprirsi per parlare.

“Perché non ti giri? Sei così spaventato da un totale sconosciuto?” disse in un sussurro al mio orecchio. La mia mano stingeva ancora, ma molto più saldamente di prima, la maniglia.

“Sei proprio un perdente” ridacchiò facendomi stringere i denti. Ero arrabbiato, avrei voluto reagire, ma proprio non ci riuscivo, era una sensazione orribile, sembrava che la mia parte coraggiosa fosse sparita all’improvviso e il mio corpo non riuscisse a funzionare per quanto lo volessi.

“Ancora vorrei capire come fai a stare con quel pezzente di Niall, fossi in te lo avrei già ammazzato” a quelle parole mi irrigidii se si poteva, ancora di più di quanto già lo ero.

Quel pezzente di Niall

Fossi in te lo avrei già ammazzato

Sentii il sangue ribollirmi nelle vene, ma il mio corpo ancora non si muoveva.

“Chi sei?” sputai a denti stretti.

“Oh dai, Styles, sai solo chiedermi questo? Non credo sia importante e sicuramente non salverà Niall dalla tortura alla quale sarà sottoposto tra poco, se non ora” emisi una specie di ruggito, questo era troppo.

“S-se s-solo sapessi quanto è importante per m-me, n-non diresti queste c-cose” balbettai a bassa voce.

“E secondo te perché te le sto dicendo?” girai il collo appena per scorgere una mano che piano piano si posò sul mio avambraccio stringendolo un po’, la sua mano era fredda, come la sua voce e la sua persona.

“Come puoi essere così spietato? Come puoi volere del male ad una persona come Niall?” dissi con tono arrogante, mi ero stufato e arrivai al punto di fregarmene di cosa mi sarebbe successo.

“Come scusa?” rise amaramente.

“Ha fatto soffrire me e la mia famiglia, e la pagherà per tutto quello che ci ha fatto passare!” urlò.

“Cosa?”

“Non sono cazzi tuoi, non puoi capire, lo voglio morto!” urlò ancora attirando l’attenzione di una guardia che si trovava nella grande sala.

“Cosa succede qui?” un’altra voce si aggiunse alla nostra ‘discussione’.

“Mi fai fottutamente schifo!” urlai di rimando, tremavo e la voglia di girarmi e tirare un pugno a questo misterioso individuo dietro di me si faceva sempre più grande.

The Hell || NarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora