24. Macchia di cioccolato

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«Che ci fai qui?» gli chiedo con un cipiglio sul volto.

«C'è Niall?» domanda superandomi per entrare in casa.

«Prego, accomodati.» alzo gli occhi al cielo ironica data la sua solita noncuranza nell'intrufolarsi nel mio appartamento, «Niall comunque non c'è.»

«Lavora?» sbuffa lui sedendosi beatamente sul divano.

«Si, Harry. Cosa vuoi?» gli domando alzando un sopracciglio.

«Cosa guardavi qui?» prende il mio computer incuriosito. Io mi fiondo immediatamente sul divano e gli strappo il pc dalle mani. Avevo lasciato la finestra del microchip aperta e ovviamente non voglio che lui la veda e spifferi tutto.

«Fatti gli affari tuoi Harry, santa pace!» sbotto portando il computer in cucina.

«Stavi vedendo qualche film hard per caso?» mi beffeggia ridendo.

«Assolutamente no, mister Simpatia.» faccio una smorfia, «Vuoi anche tu un po' di tè?» domando andando a spegnere il fornello.

«Un tè alle sette di sera. Solo tu puoi fare robe del genere Williams.»

«Allora lo vuoi o no?» sbuffo esasperata.

Quest'uomo sa proprio come farmi saltare i nervi in meno di due secondi. È seduto beatamente sul divano che mi fissa con i suoi occhi verdi intimidatori. I suoi capelli sono scompigliati e indossa un semplice chiodo di pelle nero e una t-shirt bianca sulla quale penzola una collana molto sottile, adornata in fondo da una croce.

«Si, va bene. A patto che mi dai anche dei biscottini!» esordisce lui alzandosi dal divano.

«Vuoi quelli per i cani o per i gatti?» lo prendo in giro travasando l'acqua dal pentolino alle due tazze da tè.

«Che senso dell'umorismo, Williams.» mi guarda divertito.

La sua bocca viene contornata dalle sue solite fossette che lo rendono ancora più bello di quanto non sia già. Si siede su una sedia della cucina e posa il viso sul palmo della mano sinistra continuando a fissarmi.

«Quasi quanto il tuo, Styles.» borbotto porgendogli la tazza di tè. «Che tè preferisci? A me piace al limone ma ne abbiamo diversi. Lo abbiamo alle more, mela e cannella, zenzero e limone, curcuma e pera, tè verde, tè bianco aromatizzato-»

«Brook, va bene quello al limone.» mi interrompe sospirando, «Hai una vasta cultura sui tè.» constata afferrando una bustina di tè al limone.

«Mi piacciono.» faccio spallucce sedendomi di fronte a lui.

«Bleah!» esclama bevendone un sorso, «Non usi lo zucchero nella tua vita?»

«Si, ovviamente, la mia tazza è zuccherata infatti.»

«E perché la mia no?» chiede alzando un sopracciglio.

«Siccome sei sempre acido pensavo che non assumessi molte qualità di glucosio.» lo prendo in giro.

«Si, si come no.» sentenzia brevemente mentre si alza per andare a prendere il recipiente dello zucchero.

«Non mi hai ancora detto perché sei qui a rovinarmi la serata.» aggiungo sorseggiando il mio tè.

«Ti ho detto che cercavo Niall.» fa spallucce risiedendosi al suo posto. Non posso far a meno di notare le sue mani adornate da diversi anelli argento e oro e mi chiedo dove diamine compri degli anelli così particolari.

«Si ma Niall qui non c'è e tu sei comunque rimasto. Quasi quasi inizio a pensare che ti piaccia stare con me.» lo incalzo.

«Si, ti piacerebbe.» sorride falsamente, «Aspetterò che torni.»

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