«Sei sicura che questa Hannah sia affidabile, Brooklyn?» chiede di nuovo Niall.
Sono così tanto vicina a volerlo sgozzare. Da quando è tornato a casa continua a chiedermi sempre la stessa cosa. Io, nel mentre del suo futile interrogatorio, gironzolo per casa a piedi scalzi cercando invano i miei amati tronchetti neri.
«Mi stai ascoltando?» sbotta alterato.
«Niall,» sbuffo sonoramente, «Sono già uscita con lei diverse volte. Smettila. In più rimaniamo a casa a vederci un film e non mi caccerò in nessun tipo di guaio. E poi ti sto già facendo un grandissimo favore a farmi riaccompagnare da quella buon anima di Hannah, siccome hai tutta questa ansia.»
Lui si tocca la chioma bionda con fare preoccupato e chiude gli occhi per qualche secondo, cercando di elaborare il tutto.
É sempre così esagerato, santissimi numi. Però sa che non può farmi pressioni di alcun tipo, altrimenti scapperei a gambe levate da qui.Io gli voglio bene, solo che mi sento così soffocare da questa situazione che vorrei solo andarmene via per qualche giorno, magari in un posto sperduto, per prendere aria e snebbiare la mente.
Vedo finalmente i tronchetti neri nascosti a un lato del divano e, una volta indossati, infilo il cappotto. Ci sono zero gradi questa sera ad Holmes Chapel e ho bisogno di coprirmi per bene, ultimamente sono molto cagionevole e voglio evitare di prendere un brutto raffreddore.
«Sei sicura che non vuoi che ti accompagni io?» domanda apprensivo.
«NO.» sbotto acida, «N-O, Niall, no. Grazie.»
Afferro velocemente il mio cappellino di lana e la sciarpa rossa abbinata. Prendo la borsa e ci butto dentro le chiavi di casa e un pacchetto di fazzoletti. Prima di uscire lascio un bacio veloce sulla guancia di Niall che mi guarda indispettito.
«Non riuscirai mai a comprarmi, Brook.» fa spallucce.
«Era solo un tentativo di tranquillizzarti. Tornerò per mezzanotte, mio principe.» lo schernisco. Lui non mi risponde, si limita a ridurre gli occhi in due fessure e guardarmi uscire velocemente dalla porta.
Harry è sotto che mi aspetta da qualche minuto. Mi ha già caldamente minacciata con un messaggio che se non fossi scesa immediatamente mi avrebbe lasciata lì. Minaccia non totalmente credibile, sinceramente.
Mi aspetta giusto qualche metro più avanti del mio appartamento, per evitare che quello spione di Niall si affacci dal balcone e si accorga che la mia super amichetta Hannah in realtà sia Harry.
«Alla buon'ora, Williams.» mi saluta il riccio appena entro nell'abitacolo.
«Letteralmente ho fatto due minuti di ritardo Harry, non fare lo scorbutico su.» lo incalzo alzando gli occhi al cielo.
«Non mi piace quando alzi gli occhi al cielo con me, Brooklyn.» sentenzia indispettito.
«E pensa un po', continuerò a farlo perché la tua arroganza non ha limiti.» controbatto prontamente.
«Arroganza? Se tu non l'avessi notato sono qui, di nascosto da tutti, sgattaiolando come un quindicenne sotto casa tua, per un segreto che tu mi hai chiesto, anzi, pregato di mantenere.» fa spallucce.
«Se ti turba così tanto aiutarmi potresti benissimo non farlo.» borbotto indispettita, incrociando come una bambina le braccia sotto al petto.
Lui si limita a emettere un risolino fastidioso e io di tutta risposta giro il mio viso verso il finestrino, guardando i palazzi di Holmes Chapel scorrere lungo la strada.
Non capisco perché debba sempre essere così puntiglioso e arrogante a volte. Non riesce a farne a meno. Credo che darmi fastidio lo diverta parecchio, dato che lo fa in continuazione. Gli piace provocarmi e gli piace vedere la mia reazione.
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Behind me
Fanfiction«Imparerai, a tuo danno, che la memoria del cuore è molto più profonda, longeva, temibile e intransigente rispetto a quella della mente.» Brooklyn Williams è una ragazza di ventiquattro anni. Si è trasferita da un anno ad Holmes Chapel, città tranqu...