Solo ora lo riconosco.
È il tipo del supermercato!
E ora che è senza maglietta posso osservare meglio tutte le macchie di inchiostro sigillate nel suo corpo.
I suoi muscoli si notano anche a chilometri di distanza e il suo bacino è evidenziato da quel misero asciugamano chiuso poco prima del pube. I capelli castani bagnati del Dio greco continuano a inzuppare il pavimento così come la mia bava.
Ma mi sorge una domanda: cosa ci fa a casa di Hannah?«Brook... Lui è...lui è-» farfuglia lei.
«Sono suo fratello.» sbuffa scendendo dalle scale con fare beffardo.
Il fratello? Mi aveva detto di non avere nessuno.
Il telefono riprende a vibrare ed è sempre Niall.
Lo ignoro per la seconda volta e lo metto in tasca.«Beh, fratellastro.» sottolinea Hannah acida.
«Ah Brook. Che bel nome.» dice mister sono-il-fratellastro-bono-di-Hannah ignorandola completamente e avvicinandosi a me, «Piacere di rivederti.» sussurra al mio orecchio prendendo la mia mano e baciandone il palmo.
Di colpo mi sento avvampare, spero solo di non essere diventata rossa.«Grazie, ma il mio nome intero è Brooklyn.» dico sottraendo la mia mano prima che la mia faccia diventi un pomodoro.
«Rivederti?» chiede confusa Hannah avendo palesemente ascoltato quello che le mi ha detto suo fratello.
«Si, l'ho intravista al supermercato settimane fa. Ha un fascino irresistibile.» spiega senza staccare gli occhi da me, massaggiandosi le labbra con l'indice della mano destra.
«Axel, non ti sembra di esagerare?» lo interrompe bruscamente Hannah.
«Uo uo, sorella, stai tranquilla!» dice lui facendole l'occhiolino, «Non credo che a Brook dia fastidio questo trattamento speciale.» mi guarda di sottecchi.
«Io credo di si!» mi anticipa Hannah alterata prima che io possa fare o dire qualcosa.
«Sei una palla.» brontola lui risalendo le scale, «Datemi tre minuti e sono da voi donzelle.» conclude ammiccando e lasciandoci sole.
Hannah mi guarda con uno sguardo che non pensavo gli esseri umani potessero fare e mi fa cenno di seguirla in quella che credo sia la cucina.
«Brook non farci caso.» farfuglia lei cercando in qualche modo di giustificarsi.
«Tranquilla, da quando ho conosciuto quella scimmia di Harry Styles ormai nulla mi lascia più a bocca aperta.» spiego scherzando, cercando di smorzare la tensione.
Beh si, ormai nulla mi lascia a bocca aperta eccetto gli addominali super scolpiti di tuo fratello aka Axel Dio con i tatuaggi bomba supersexy.
«A proposito,» continuo, «Non mi avevi mai parlato di Axel.»«Si, perché non ne vado fiera. Per prima cosa non è mio fratello di sangue, o meglio, abbiamo lo stesso padre ma madre diversa. Mi crea sempre problemi. Non vive qui, diciamo che vaga, tipo un nomade. Ogni volta che torna da me vuole sicuramente qualcosa, che siano soldi o quant'altro.» spiega, «E tra parentesi avevo anche cambiato le chiavi di casa, non so come abbia fatto ad entrare.»
«Fossi in te avrei paura.» rido.
Però effettivamente quella che deve avere paura sono io. Voglio dire, sembra la perfetta identità di uno stalker professionista, prima al supermercato e ora qui, ma sinceramente un dio greco del genere può essere il mio stalker per sempre, per quanto vuole e quando vuole. Sono qui a sua disposizione.«No, è un bravo ragazzo, solo che è un cazzone.» afferma lei aprendo il frigo, «Che vuoi mangiare sta sera?»
«Bella domanda sorellina.» irrompe Axel in cucina circondando le mie spalle col il suo braccio destro.
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Behind me
Fanfiction«Imparerai, a tuo danno, che la memoria del cuore è molto più profonda, longeva, temibile e intransigente rispetto a quella della mente.» Brooklyn Williams è una ragazza di ventiquattro anni. Si è trasferita da un anno ad Holmes Chapel, città tranqu...