18. Ricordi di esserti mai innamorata?

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Mi avvicino alla stanza 569 e busso fragorosamente per farmi sentire da Abby. Lei mi viene ad aprire in fretta e furia e mi tira per un braccio per farmi sedere su una poltroncina di velluto color cammello. Vicino la poltrona c'è un tavolino pieno zeppo, e non scherzo, di trucchi, lustrini e diamantini per il viso.

«Vuoi farmi diventare un circo sta sera.» rido, prendendola in giro.

«Williams, ti farò diventare una stra-figa, non hai idea.» sorride compiaciuta.
Devo ammettere che lei ha un talento nel truccare, si destreggia benissimo, mentre io l'unica cosa che so fare è mettermi il mascara e il rossetto e nemmeno poi così bene, aggiungerei.

«Liam?» le chiedo non avendo notato la sua presenza in stanza.

«È andato a controllare se tutto andasse bene da Harry e Louis. Chissà cosa diamine combineranno.» mi spiega divertita lei iniziando ad applicare il fondotinta sul mio viso con una spugnetta bagnata.

«Non oso immaginare, quei due sono gli opposti viventi.» continuo io.
Effettivamente sono proprio due persone completamente diverse. A Harry piace essere sempre perfetto, ordinato, indossare completi gessati, essere sempre in orario e pensare di continuo al lavoro. Louis invece è uno svampito, nel senso buono ovviamente, indossa solo tute, felpe e tute, e li alterna qualche rara volta ai jeans strappati, è sempre in ritardo e pensa a tutto tranne che ai suoi doveri. Beh, direi un accoppiata vincente.

Siamo arrivati da un paio d'ore in questo hotel e non ancora mi capacito di quanto sia bello. Le camere sono immense e davvero stupende. Non appena io e Niall siamo entrati nella nostra, che segue la stessa linea di design delle altre, abbiamo notato subito i due letti singoli coronati da una struttura a baldacchino. Le fodere dei cuscini sono di raso e le lenzuola di lino. La struttura a baldacchino è coperta da un sottile strato di organza che è legato ai quattro angoli del letto. In più, non appena ci siamo precipitati in bagno, entrambi curiosi come non mai, ci ha accolto un'imponente vasca idromassaggio che padroneggia l'intero bagno. Inoltre il dettaglio che mi ha più colpito è stato il ripiano di marmo sul quale vi sono posti due lavandini di ceramica opaca.

«Questa sera, Brook, il mio compito è quello di farti rimorchiare.» ammette lei sogghignando mentre continua a truccarmi il viso.

«Dai Ab, non mi va proprio, che pizza che sei.» mi lamento io ridendo.

«Zitta, come minimo, con questo trucco e quel sedere sodo che ti ritrovi, tutta la discoteca guarderà te.» continua lei sfumando un ombretto sulla palpebra fissa, «Immagino che non avrai intenzione di metterti quella gonna e deciderai finalmente di uscire in body.»

«Abby! Non lo so okay? Non lo so.» esclamo, «Non mi elettrizza il fatto di sapermi mezza nuda.»

«Nah, fidati che dopo due drink mi ringrazierai di averti convinta a starne senza.» ride lei.
Io mi metto a ridere con lei, sperando di non sembrare troppo volgare solo con il body.

Oh ma al diavolo, faccio quello che voglio.

«E va bene! Hai vinto tu.» mi arrendo.

«Si!» esclama lei felice come non mai, «Voglio solo immaginare la faccia di Harry quando ti vedrà. Prevedo frecciatine volare questa sera!»

«Abby, Harry può benissimo andare a farsi fottere.» affermo. Non ho proprio voglia di pensare a Harry e i suoi commenti sulla mia sensualità o, come la chiama lui, la mia volgarità.

«Uh! Così mi piaci stronzetta! Cazzuta!» esclama ancora.

Dopo mille chiacchierate sono pronta. Abby mi porge uno specchio per vedermi meglio. Mi guardo con gli occhi spalancati: questa ragazza è una maga, ha fatto un lavoro magnifico.

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