A quelle parole sento le mie gambe cedere e appoggio delicatamente il mio fianco sinistro alla portiera per poi distaccarlo subito, dato il monito di Harry.
Una bomba?
C'è una bomba e Harry ci si è seduto sopra.
Per il mio egoismo e per il mio orgoglio l'ho coinvolto in cose che non lo riguardavano e ora rischia la sua vita.
A causa mia.
«Brooklyn,» mi sento chiamare, «Ora devi rimanere concentrata e non possiamo perdere tempo, okay?»
«S-si.» balbetto tremante.
«Ascolta la mia voce ed andrà tutto bene, te lo prometto. Capito?»
«Si.» ripeto di nuovo con un filo di voce.
«Allora, fai il giro e apri delicatamente lo sportello del passeggero dietro di me. Poi dimmi ad alta voce quello che vedi» mi spiega.
Mi prendo un secondo per chiudere gli occhi e sospirare bruscamente, scrollando più volte il capo per cercare di riprendermi. Squoto anche le mani e le braccia per cercare di scaricare la tensione. Devo concentrarmi.
Velocemente faccio quello che Harry mi ha ordinato e mi chino in ginocchio per osservare bene la parte inferiore del sedile del guidatore.
Noto immediatamente una scatolina rosso fuoco con svariati cavi di tutti i colori. Balzo indietro dalla paura ma mi ricompongo in fretta per continuare a scrutare il più possibile il marchingegno.
«Cosa vedi?»
«É una scatolina rossa, con dei fili. C'è anche una spia rossa lampeggiante.»
«Cazzo è una bomba.» afferma lui rimanendo immobile, «Vedi qualche specie di... spirale? Una sorta di spirale, color argento. Dovrebbero essere proprio all'estremità più alta dell'ordigno, come delle molle che sorreggono il peso del sedile»
Mi chino nuovamente per osservare meglio, «Ce ne sono quattro.» ammetto continuando a controllare, «Cosa sono?»
Lo sento sospirare profondamente e lentamente, «Figlio di puttana.» sentenzia a denti serrati, «Sono dei sensori di pressione. Se mi alzo l'auto esplode. Se compio qualsiasi tipo di movimento l'auto esplode.»
Evito di fargli domande sulla sua cultura in materia di esplosivi e mi limito a chiudere gli occhi per ristabilire la concentrazione.
«Ci sei?» mi chiede.
«Harry,» lo interrompo prima ancora che possa dire qualcosa, «C'è un timer qui.»
«Merda.» sibila, «Quanto segna?»
«Sette minuti.» mormoro, «Dobbiamo chiamare la polizia.»
«Brook-»
«Dobbiamo chiamare gli artificerei.» dico aumentando il mio tono di voce tenendomi la testa fra le mani.
«Brook-»
«Harry, dobbiamo-»
«BROOKLYN!» urla, «Non possiamo chiamare nessuno, la bomba esploderebbe ancora prima che tu possa solo dirgli l'indirizzo di casa.» spiega, «Ora ricomponiti, ce la puoi fare. Ascoltami, ascolta la mia voce, per favore.»
Harry e la sua macchina stanno per esplodere. Devo fare qualcosa, qualsiasi cosa per salvarlo, per salvarci. Sto solo perdendo tempo a comportarmi da bambina capricciosa e devo iniziarmi a dare da fare. Harry ha la sua vita nelle mie mani ed è più calmo di quanto lo sia io, indice che forse, infondo, molto infondo, si fida di me.
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Behind me
Fanfiction«Imparerai, a tuo danno, che la memoria del cuore è molto più profonda, longeva, temibile e intransigente rispetto a quella della mente.» Brooklyn Williams è una ragazza di ventiquattro anni. Si è trasferita da un anno ad Holmes Chapel, città tranqu...