Io scoppio a ridere fragorosamente mentre attacco la piastra alla presa di fianco ai lavandini. Ho i capelli troppo arruffati e ho bisogno di tenerli almeno un minimo sistemati. Piacere ad Harry? Io? È completamente escluso da ogni immaginario e da ogni mondo parallelo con draghi e dinosauri. Mi pare poi esagerato trarre conclusioni su delle domande poste in uno stato di quasi completa incoscienza e capacità di ragionare. A Harry non piaccio e questo è certo. Gli sono caduta in antipatia dal primo giorno che mi ha vista e l'unica cosa che a lui piace di me è vedermi irritata.
«Fuori discussione.»
«Dai Brok, ma quanto sei ingenua?» mi prende in giro lei, trattenendo una risata.
«Abby, mi pare tu stia decisamente esagerando.» la ammonisco io puntando la piastra bollente nella sua direzione.
«Beh, si vedrà. Arriverà il giorno in cui mi darai ragione e in quel giorno avrò io una piastra bollente fra le mani.» sogghigna lei con sguardo malizioso, «Comunque ora, argomento Styles a parte, parlami di questo Alex.»
«Axel, si chiama Axel. E non riesci proprio a non fare la pettegola eh?» la prendo in giro facendole la linguaccia.
Vedo dallo specchio che lei prontamente alza il dito medio e sbuffa. «Scusa se voglio sapere chi si sbatte o meno la mia migliore amica!» esclama.
Migliore amica.
È la prima volta che Abby classifica il nostro rapporto così e a dirla tutta non mi dispiace. Anzi mi fa sorridere pensare che in così poco tempo ho trovato una persona stupenda nonché un'amica fantastica.«Allora, migliore amica,» le rispondo marcando quelle due specifiche parole per farle capire che anche io la considero così, «In primo luogo nessuno sbatte nessuno. In secondo luogo, Axel è davvero bellissimo. Ha un corpo che nemmeno Zeus, occhi scuri, capelli color nocciola e delle spalle grosse come una porta. Poi è pieno di tatuaggi e io penso di avere un'attrazione irrefrenabile per i ragazzi tatuati.»
«Sono proprio curiosa di vederlo!» esclama lei, decidendo finalmente di balzare fuori da quella dannata vasca, «Ma a te piace in quel senso?» chiede aggrottando la fronte.
«Non penso Ab.» faccio spallucce, «Soprattutto perché ora come ora non voglio un ragazzo e non cerco storie. Quindi direi che da parte mia c'è solo attrazione fisica. Ma comunque quel bacio mi è bastato e avanzato. È una persona squisita ma non fa per me.»
«Io so chi fa per te!» Io corruccio lo sguardo e alzo un sopracciglio, «Harry!»
«O mio Dio, Abby, smettila!» sbuffo alzando gli occhi al cielo.
***
Liam inizia a rallentare non appena imbocca il viale del mio palazzo, per poi fermarsi proprio davanti il cancello. Dal bagagliaio prendo la mia valigia e quella di Niall, saluto i miei amici e li ringrazio per il passaggio, lasciando ad Abby un bacio sulla guancia.
Non appena infilo la chiave del cancello nella serratura e riesco a sbloccarla, sento l'Audi di Liam sgasare per poi ripartire.Spero che Niall non sia a casa. Non voglio affrontare il discorso della discoteca e del bacio con Alex. A dirla tutta non mi va di affrontare nessun discorso con lui al momento.
Chiamo l'ascensore che in men che non si dica arriva al piano terra e mi si apre davanti. Entro con entrambe le valige e premo il pulsante sul quale vi è inciso il numero due e aspetto di salire.Apro la serratura e spalanco la porta notando Niall seduto sul divano. Solleva lo sguardo e, notando la mia evidente difficoltà nel portare le due valige, si alza e mi aiuta. Io per risposta gli lancio un occhiataccia, senza spiccicare parola, ma a quanto vedo nemmeno lui vuole parlare.
Getto le chiavi nel portaoggetti all'ingresso di casa, appendo il mio cappotto all'uomo morto e salgo al piano di sopra, trascinando la mia valigia come se fosse un sacco di patate. Effettivamente avere due piani in un appartamento, dentro un palazzo, è alquanto strano ma ormai niente mi stupisce più di tanto anzi, quando stavamo cercando casa ci è sembrato molto comodo e particolare avere separata la zona giorno dalla zona notte.
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Behind me
Fiksi Penggemar«Imparerai, a tuo danno, che la memoria del cuore è molto più profonda, longeva, temibile e intransigente rispetto a quella della mente.» Brooklyn Williams è una ragazza di ventiquattro anni. Si è trasferita da un anno ad Holmes Chapel, città tranqu...