Arriviamo fuori questa specie di enorme locale. È quasi pieno di auto fuori e all'ingresso c'è gente che fuma e che beve birra.Con una mossa repentina Niall parcheggia l'auto poco prima dell'entrata del locale e io sono leggermente preoccupata per questa posizione.
«Niall, sai che la tua macchina sarà ricoperta di vomito dopo, si?» domando uscendo dall'auto.
«No, tranquilla. E se lo fosse troverò il bastardo che la ripulirà con la lingua.» enuncia lui uscendo a sua volta per poi chiudere l'auto.
«Come vuoi.» faccio spallucce.
Entriamo nel locale e la prima cosa che noto è il bancone degli alcolici.
Devo cercare di trattenermi sta sera, perché domani ho lezione. Non vorrei spiegare ubriaca William Blake ai ragazzi.
Mi volto a destra e vedo il ciuffo bruno di Louis spuntare da dietro una di quelle macchinette da casinò.«Eccoli là!» dico indicando in quella direzione.
Ci avviciniamo e ci sono tutti quanti, tutti tranne Harry.
«Ehi!!» mi viene a salutare Abby.
«Ciao Abby!» dico io abbracciandola, «Ciao a tutti.» mi rivolgo poi agli altri.
Il mio sguardo viene subito catturato da una figura mascolina da lontano. È Harry che viene verso di noi con sette biglietti in mano. Chiudo gli occhi in una fessura per osservarlo meglio.
Non indossa i soliti completi eleganti e seriosi. Sta sera invece indossa una camicia a mezze maniche tutta colorata, sbottonata abbastanza da far intravedere sul suo petto due rondini appena sotto le clavicole. Indossa degli skinny jeans e ai piedi porta delle Clarks nere.
Alza lo sguardo e si passa una mano tra i capelli mentre si inumidisce il labbro inferiore con la lingua.
Per un momento mi scordo che è il mio dannatissimo capo scorbudico e mi abbandono al pensiero di quanto attraente possa essere.«Ho preso i biglietti per la pista da bowling e le chiavi degli armadietti per le scarpe,» esordisce lui porgendoceli, «Avete fatto tre minuti di ritardo.» conclude additando me e Niall.
Io alzo gli occhi al cielo e Niall sogghigna vedendomi irritata.«E non rompere Harry.» scherza lui.
«Dai andiamo a cambiarci le scarpe.» ci esorta Zayn andando verso gli spogliatoi.
I ragazzi girano a destra e noi ragazze a sinistra. Entriamo in questa specie di camerino-spogliatoio e apriamo l'armadietto corrispondente al numero sulla chiave. Una volta aperto troviamo le scarpe del nostro numero e un cubetto di cera per pulirle nel caso fossero sporche.
«Speriamo che Harry abbia preso il giusto numero di scarpe.» dico rimirandole.
«Si, Niall gli avrà detto il tuo numero.» suggerisce lei infilando le sue.
«Piuttosto, fammi vedere come ti sei vestita.» esordisco grattandomi il mento a mo di investigatrice.
Lei fa una piroetta su se stessa e mi fa uno sguardo ammaliante. «Sono stata abbastanza convincente?» chiede per poi scoppiare a ridere.
«Credo che Liam non ti leverà le mani di dosso.» dico ridendo.
«Era quello l'obiettivo.» ammicca lei.
Una volta indossate le scarpe usciamo da quella sorta di spogliatoio.
Metto le chiavi in tasca e raggiungiamo i ragazzi che si sono già posizionati sulla pista.«Stavamo pensando di dividerci per squadre. Va bene?» ci chiede Louis.
«Si, per me va bene.» annuisco.
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Behind me
Fanfiction«Imparerai, a tuo danno, che la memoria del cuore è molto più profonda, longeva, temibile e intransigente rispetto a quella della mente.» Brooklyn Williams è una ragazza di ventiquattro anni. Si è trasferita da un anno ad Holmes Chapel, città tranqu...