4. Restituirti il favore

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Dopo aver scoperto che i professori hanno un loro parcheggio privato sono la persona più felice del mondo e addirittura riesco ad arrivare puntuale!
Parcheggio la mia bellissima auto rossa, stando attenta a non sbattere al muretto che ho davanti e, dopo aver raggiunto le giuste misure tra la mia auto e le altre, la spengo e scendo.

Questi primi giorni qui sono stati molto tranquilli, eccetto per Harry che continua a non andarmi giù.
Non riesco proprio a condurci una conversazione senza battibecchi o semplici battutine ironiche; è più forte di me.

Per il resto adoro i miei studenti e adoro il nuovo gruppo in cui mi sto inserendo.
Non mi sento più emarginata, non mi sento più sola; finalmente riesco ad uscire quelle poche volte e a divertirmi con poco. Cosa che non succedeva da tempo.
Nulla da togliere a Niall, è un amico stupendo e mi ha aiutata a superare fasi dure della mia vita ma siamo sempre stati io e lui, solo io e lui.

Anche a Chicago sono sempre stata la ragazzina con poche amicizie, quella che leggeva sempre e se ne stava da parte.
Poi arrivato il tempo di andare al college sono cambiata, non del tutto, ma sono cambiata. Niall mi ha aiutata ad aprirmi con le persone e a cacciare il mio lato estroverso, mi sono riempita di amiche e amici. Andavo alle feste, bevevo, facevo le stronzate più assurde... Insomma, vivevo la mia vita appieno, con tutti gli sbagli e le conseguenze ai miei errori.

Poi io e Niall abbiamo deciso di trasferirci. Ci stavamo pensando da tempo, volevamo cambiare vita e l'incidente ci ha dato la conferma che dovevamo davvero crescere.
Per me non è stato difficile, anzi sono stata davvero contenta di abbandonare quella realtà. Trasferendomi qua sono tornata la ragazza timida e chiusa che ero una volta ma grazie a questo lavoro e grazie alle persone magnifiche che sto conoscendo, piano piano mi sto riaprendo.

«Buongiorno signorina Williams!» mi salutano i ragazzi nel corridoio.

«Buongiorno!» gli sorrido cordialmente per poi entrare in sala professori.

«Ehi stronzetta.» mi saluta Abby.

«Che buongiorno.» la prendo in giro.

Abby è molto espansiva, dà confidenze che altre persone darebbero dopo mesi o addirittura anni di conoscenza. Ma lei è così e non mi dispiace, mi fa sentire a mio agio.

«Brook!» mi viene a salutare Louis seguito da Liam.

«Lou!» lo saluto io, «Come stai?»

«Una favola, tu?» mi chiede.

«Bene, ancora per il momento.» rido.

«Ora che ci conosciamo,» mi dice Abby «Non vedo l'ora di presentarti il resto dei ragazzi, ti staranno sicuramen-»

«Intendi Niall e Zayn?» la interrompo io.

«Perché li conosci?» chiede lei sorpresa.

«Beh, Niall è il mio migliore amico. Conviviamo insieme e ci conosciamo da molti anni. Sicuramente non te ne ha mai parlato. Addirittura lui non sapeva che Harry mi avesse assunta...» le spiego rendendomi solo ora conto di quanto questa cosa sia paradossale.

«Avete capito voi che bocconcino ci nascondeva Niall a casa.» dice Abby ridendo.

«Guarda lasciamo perdere, non voglio parlare di Niall.» sentenzio leggermente irritata.

«Allora conosci tutti ormai.» si intromette Louis.

«Si, ma vorrei non conoscere Harry, o anche il signor Styles, come lo vuoi chiamare.» dico io.

«Puoi chiamarlo anche per nome lo sai?» domanda divertita Abby.

«L'altra sera è stato chiaro, vuole che gli dia de lei.»

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