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"Bastardo" urla Talal cedendo per terra

Caspian corre da Dastan e taglia le corde che lo legano, appena le corde vengono tagliate Dastan corre verso la porta dov'è la cella di Tamina. Spalanca la porta ed esplora la stanza con gli occhi.

La vede, è sdraiata a terra con indosso solo la sottoveste impregnata di sangue, l'uomo è sopra di lei che le afferra il polso e lo sbatte a terra. Tamina si dimena e urla cercando di graffiare e scalciare l'uomo ma lui e troppo pesante.

Vedendo del sangue sulle vesti di Tamina a Dastan si gela il sangue, è arrivato troppo tardi. Gli occhi si riempiono con le lacrime e la rabbia cresce in lui.

"Bastardo, toglile le mani di dosso" urla Dastan mentre cerca di entrare nella cella la quale è chiusa

"Dastan" urla Tamina

"Resisti arrivo, stupida porta apriti" urla Dastan

Dastan riesce finalmente ad aprire la porta e si fionda sull'uomo buttandolo a terra e comincia a colpirlo ripetutamente in viso.

Tamina abbassa la sottoveste e si alza rannicchiandosi. E guarda Dastan che picchia l'uomo senza pietà, ad ogni colpo il sangue dell'uomo schizza da per tutto. "L'ha ucciso" le parole di Talal le tornano in mente, non è la prima volta che lo fa, pensa mentre le lacrime le rigano il viso. Appoggia il viso nelle ginocchia e cerca di tranquillizzarsi.

Dastan smette di picchiare l'uomo e asciuga le mani insanguinate nella camicia e va da Tamina si inginocchia davanti a lei.

"Tamina" sussurra dolcemente guardandola

Lei non reagisce e tiene la testa appoggiata nelle ginocchia e trema.

"Tamina, dimmi che non ti ha toccato" chiede Dastan sollevandole il viso con entrambe le mani

"Non mi toccare, è... è colpa tua. Tutto questo È COLPA TUA" urla Tamina guardando Dastan

Dastan la guarda e sente un bruciore che si espande nel petto. Per quando questa frase gli faccia male, ha ragione è colpa sua. Le è stata fatta del male per colpa sua.

"Mi dispiace, ma non è come credi"

"Quindi non è vero che hai ucciso un uomo a sangue freddo? "

"No, cioè si. No io ahh Tamina tu devi credermi io... " Tamina lo interrompe

"Crederti, darti fiducia, fidarmi di te mi ha portato qui in questa situazione. Hai messo me e la mia famiglia in pericolo"

"Ma io... " cerca Dastan di difendersi

"Dastan dove sei?" urla Caspian entrando dalla porta di legno che dà accesso alle celle

"Tamina, ohh grazie a dio. Co... " vuole chiedere, ma quando nota lo stato di Tamina si ferma e guarda Dastan che è distrutto dal dolore

"Andiamo, ti portiamo al castello tua mamma ti sta aspettando " dice Caspian

Tamina si alza, fa un passo e poi cade a terra gemendo per il dolore.

"Tamina" dice Dastan andando ad aiutarla

"Non toccarmi" urla lei allungando la mano impedendogli di avvicinarsi

Caspian guarda Dastan accigliato, Dastan gli fa cenno di aiutarla e lui la aiuta ad alzarsi.

"Vieni Dastan " dice Caspian uscendo con Tamina in braccio

"Jamie, ohh grazie a dio sei salvo"

"Questo ometto ci ha portato qui da te" dice Caspian sorridendo

"Legateli per bene" ordina Sharukan ai soldati mentre caricano Talal e i suoi uomini nel carro

Da Servitù a ReginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora