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Caspian sferra un calcio all'uomo che lo sta torturando.

"Cosa fai, idiota? Vuoi che uccida il re di Agrabah?" ringhia l'uomo, puntando la spada contro Dastan.

I due restano perplessi. Che cosa intende con "re di Agrabah"? Il re di Agrabah è Rajab.

"Non sono ancora re," ribatte Dastan con tono graffiante.

Proprio in quel momento, Faylah entra nella stanza.

"Pensate che al palazzo si stiano preoccupando per voi?" chiede Faylah con sarcasmo, fissando i due prigionieri. Dastan e Caspian non rispondono, scambiandosi solo uno sguardo teso.

Faylah si avvicina a Caspian, lo scruta con attenzione, poi si dirige verso Dastan.

"Siete due uomini duri, eh? Eppure, come pensate che abbiamo scoperto la vostra vera identità?"

"Traditore," sputa Dastan, fissandola con rabbia.

"Traditore?" ripete Faylah con un sorrisetto ironico.

"C'è un traditore nella guarnigione," continua Dastan.

"Sei perspicace, mio futuro re," commenta Faylah con sarcasmo tagliente.

Un soldato punta il fucile contro Shahara e Tamina.

"Fermi o vi sparo," ordina con voce ferma.

Le due ragazze si bloccano all'istante, paralizzate dalla paura. Il soldato si avvicina lentamente, fissando Tamina con occhi torvi, poi punta l'arma contro di lei.

"Sei una bella sgualdrina," dice con un ghigno, accarezzandole il viso. Disgustata, Tamina gli sputa in faccia. Il soldato, furioso, le assesta uno schiaffo violento.

"Brutta sgualdrina," borbotta, caricando il fucile.

"Non mi piacciono le sgualdrine permalose," aggiunge, premendo il grilletto.

"AAAAAAH! TAMINA! O DIO MIO!" grida Shahara, correndo verso di lei.

Nel frattempo, Faylah continua a torturare Caspian e Dastan, che rifiutano ostinatamente di collaborare. Ignari che il re Rajab è morto da una settimana e che il castello è sotto assedio. Né sanno chi siano questi uomini né quali siano i loro scopi.

"Tamina, rispondimi! Ti prego!" piange Shahara, scuotendo disperatamente l'amica che giace immobile a terra.

"Che cosa sta succedendo? Perché non escono?" sussurra Lejla, nascosta con Sadie in un'altra stanza.

"Shhh! Uno dei soldati è dentro, e credo che abbia sparato a Tamina," risponde Sadie, tremando.

"Aaaaah!" grida Lejla, portandosi le mani alla bocca.

"Shhh! Ci scopriranno e ci spareranno anche a noi!" la ammonisce Sadie, visibilmente in panico.

"Tamina! Tamina!" continua a urlare Shahara, finché l'uomo non si avvicina e la spinge violentemente, facendola cadere all'indietro. Si inginocchia accanto a Tamina e la scuote una, due volte, ma lei non si muove.

"Per una piccola ferita alla spalla, la tua amichetta è morta," dice ridendo con cattiveria.

In un attimo, Tamina gli sferra un colpo alla gola. L'uomo inizia a tossire, sorpreso, e Tamina ne approfitta per sottrargli il fucile. Senza esitazione, gli spara al piede.

"Ooooh, Tamina! Sei viva! Pensavo fossi morta!" esclama Shahara, tra le lacrime, abbracciandola stretta.

"Andiamo via! Di sicuro avranno sentito gli spari e arriveranno presto i suoi compari," dice Tamina, decisa. Si dirige verso la finestra, si aggrappa al davanzale e si lancia fuori.

Da Servitù a ReginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora