"Ti ricordi dove ci eravamo interrotti l'ultima volta?" domanda Talal, accarezzando con fare sprezzante la guancia di Tamina.
Tamina, visibilmente disgustata, gli sputa in faccia con rabbia.
"Marcirai, Talal," sibila lei con disprezzo.
Talal abbozza un ghigno beffardo e, senza esitare, la colpisce con un sonoro schiaffo. L'uomo che la tiene stretta le torce il polso, poi la lascia cadere a terra. Talal le sfodera un violento calcio al ventre. Tamina si accascia emettendo un urlo di dolore mentre cerca disperatamente di riprendere fiato.
Con un sussulto, riesce a inalare una boccata d'aria. Afferra un coltello nascosto e ferisce Talal a una gamba. L'uomo urla di dolore e si piega in ginocchio. Tamina si rialza e si scaglia contro uno degli uomini, lottando con coraggio.
Dastan, nascosto nell'ombra, osserva la scena. Confuso, si domanda: "Cosa sta succedendo? Perché Talal ce l'ha con lei? Sempre lo stesso vigliacco che si accanisce contro le donne..."
Tamina combatte con tutte le sue forze contro uno degli scagnozzi di Talal. Ma un altro uomo si avvicina alle sue spalle, pronto a colpirla.
"Tamina, dietro di te!" urla Dastan, emergendo dal suo nascondiglio.
Tamina si volta appena in tempo e sferra un pugno deciso al naso dell'uomo. Poi si gira verso Dastan, fissandolo senza riconoscerlo.
Dastan tenta di avvicinarsi, ma un altro scagnozzo sbuca dal nulla e lo atterra. Dopo una breve lotta, riesce a liberarsi e raggiunge Tamina.
"Principe Dastan?" chiede lei, sorpresa.
Due degli uomini di Talal sono ormai fuori combattimento, mentre un terzo si affanna ad aiutare il suo capo a rialzarsi.
"Maledetta! Me la pagherai cara!" grida Talal furioso, estraendo un coltello e lanciandosi verso Tamina, che gli volta le spalle.
"Mi avete segui..." Tamina non riesce a terminare la frase: Dastan si frappone tra lei e Talal, ma non si accorge della lama scintillante celata nell'oscurità.
"Talal, fermati..." tenta di dire Dastan, ma il cappuccio del mantello gli nasconde il volto. Talal non lo riconosce e, senza esitazione, affonda la lama nel suo fianco, rigirandola con ferocia.
Un dolore lancinante travolge Dastan, che si accascia al suolo, rantolando.
"Das...tan..." esclama Tamina, ma un colpo al femore la fa cadere in ginocchio.
Uno degli uomini inizia a colpire Dastan con calci violenti allo stomaco. Ogni colpo strappa un gemito soffocato al principe, che lotta per respirare.
"Talal, fermati! Ti ordino di fermarti!" grida Tamina con le lacrime agli occhi.
"E perché mai? Chi è questo, il tuo amante?" ride Talal, stringendole il collo con forza. "Ora tocca a te. Ti sventrerò come un maiale."
"Ta...lal... è Da...stan..." sussurra Tamina con voce spezzata.
"Cosa?" chiede lui, allentando la presa.
"È il principe Dastan! Quello è Dastan!" urla Tamina tra i singhiozzi.
Talal, lascia il collo di Tamina e si avvicina al corpo del giovane. Tira giù il cappuccio, rivelando il volto del principe.
Talal lo osserva, leggermente sorpreso, ma poi sorride. "Ah, il principe Dastan. Mi chiedevo quando ti saresti fatto vedere. Sei sempre così prevedibile."
"Via, presto! Andiamocene!" ordina Talal ai suoi uomini, fuggendo nella notte.
Tamina corre verso Dastan, lo solleva delicatamente e gli accarezza il viso. Per colpa mia rischia di morire, pensa, colma di rimorso.
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Da Servitù a Regina
RomanceNel lontano regno di Agrabah, in un palazzo reale bianco come le nuvole con tetti blu come il cielo, circondato da un giardino verdeggiante, con i suoi segreti, vive il principe Dastan figlio del re di Agrabah. Un ragazzo testardo e scontroso. Lont...