"Sadie, figlia mia" entusiasta la regina si alza ad abbracciare sua figlia
"Padre, come state? "
"Bene, mia cara non ti aspettavamo prima di tre giorni" dice sorridendo alla figlia
"Ho preso il traghetto di due settimane fa" dice sedendosi a tavola
"Sguattera, porta da mangiare anche per me. Sbrigati" urla Sadie a Tamina
Il principe entra nella sala accompagnata da Tamina.
"Miss Belle per te, e non osare a darle di nuovo dei ordini, lei è mia" dice Dastan rabbioso
"Tua?! " chiede Sadie confusa
"Miss Belle fa parte della servitù di Dastan" chiarisce Najma
Sadie squadra Tamina, e gli rivolge un'occhiataccia.
"Andiamo, pranziamo in giardino" dice Dastan a Tamina poggiandole una mano nella schiena di Tamina
Tamina, sente il tocco delicato del principe nonostante il corsetto e l'abbondante presenza di stoffa, e un brivido gli percorre tutta la schiena.
"Lasci che prenda il vassoio"
"No, lascia ci pensa lui, porta il pranzo in giardino anche per la signorina" dice rivolgendosi all'uomo che sta servendo il pranzo a Sadie.
"Vieni" dice Dastan facendo leggera pressione sulla schiena di Tamina.
"Mi scusi, ma io non posso magiare con lei a tavola" dice Tamina in imbarazzo
Non si è mai visto una serva mangiare a tavola con un principe, perciò Tamina si sente a disagio.
"Chi l'ha detto? " chiede guardando Tamina divertito perché le sue guance si sono tinte di rosa per la vergogna
"Non si è mai visto della servitù magiare con un principe nello stesso tavolo"
"Non si è mai visto, ma questo non vuol dire che non si può. Quindi Tamina tu d'ora in poi mangerai con me. Non accetterò un no" dice il principe spostando la sedia in modo che Tamina si possa sedere.
"Io, beh la ringrazio. Non so che dire "
"Niente, parliamo di te chi sei? "
"Ohhh la prego, la mia vita è complicata" dice Tamina. Con nostalgia pensa ai suoi fratelli e alla sua mamma.
"Mmm, allora iniziamo col perché sei venuta a lavorare al castello"
Intanto l'uomo serve i piatti."Grazie" l'uomo sorride e se ne va
"Allora" il prince guarda Tamina aspettando che lei cominci a raccontare.
"Beh, io ho due fratellini. Una sorella e un fratello, Zejneb e Akil. Viviamo da soli da ormai cinque anni, da quando mio padre Ali, è morto in un'esplosione nella miniera di carbone dove lavorava" dice Tamina, ricordando i bei momenti passati con il suo amato padre.
"Mi dispiace per la tua perdita"
"Mia madre Esma, dopo la morte di mio padre sono venuti dei ladri e lei per proteggere i miei fratelli si è avventata su uno di loro ferendolo e loro le hanno fatto un taglio sulla faccia rendendola cieca dall'occhio destro" racconta Tamina stringendo i pugni per la rabbia che prova ricordando quel giorno
"Hai detto i tuoi fratelli, tu non c'eri? " chiede Dastan, travolto dalla storia di Tamina
"No, io....io ero al lavoro in un ristorante a due isolati da casa. Dopo la morte di mio padre, ho detto a mia madre che avrei pensato io a portare il pane a casa e che lei doveva stare a casa, era gia distrutta dalla perdita di mio padre non volevo che si stressasse a fare su e giù dal lavoro a casa. Così, quella sera il mio capo non mi lascio tornare a casa presto, cosi io non cero. E da allora me ne faccio una colpa, mi sono ripromessa che avrei trovato i Scorpioni delle Sabbie e glielo avrei fatto pagare"
"Perché si fanno chiamate cosi? " chiede Dastan non avendo mai sentito parlare di loro
"Tutti i membri hanno uno scorpione tatuato sulla spalla destra e vivone tra le dune di sabbia" spiega Tamina
"Ma non gli ho ancora trovati, poi il ristorante aveva troppi debiti e hanno chiuso. Un'amica mi ha detto che nelle cucine del castello c'era un posto, così tramite lei sono venuta a lavorare qui"
"Tutto questo per provvedere alla tua famiglia, così tua mamma non si stanca" dice Dastan guardando Tamina sotto una luce diversa. Questa ragazza è una combattente, è coraggiosa e molto tenace.
"Sei molto valorosa, ti rende onore quello che fai per tua madre"
"Grazie" sussurra Tamina
Il silenzio cade sui due, nessuno proferisce parola. Tamina finisce gli ultimi bocconi di riso, Dastan la guarda affascinato dal coraggio della ragazza.
"Posso portare via, principe Dastan " dice l'uomo che gli ha serviti
"Si, grazie" gli risponde Dastan andando a spostare la sedia per Tamina
"Oggi andremmo insieme al mercato. Vai a prepararti"
"Come da soli? " chiede Tamina
"No, altri due uomini verranno con noi"
Tamina si reca nelle sue stanze e con l'aiuto di Lejla inizia a vestirsi.
"Sono venuta a sapere che hai pranzato con il principe, è vero? " chiede Lejla curiosa
"Si, mi ha praticamente 'obbligata', ha detto che devo mangiare con lui e che non avrebbe accettato un no"
"Dastan è molto duro con le persone, è strano che con te non lo sia" dice Lejla pensierosa
"Lejla, chi è la ragazza che è arrivata oggi? "
"Sadie, lei è la figlia che è nata con l'unione di Najma con il re Rajab, ovvero la sorellastra di Dastan"
"Cosa, Dastan non è figlio legittimo di chi?" chiede Tamina sorpresa
"Della regina Najma, lei non è sua madre"
"Chi è sua madre? perché non è lei al fianco del re? " chiede Tamina curiosa di saperne di più
"Mia cara, ti diro tutto ma non ora. Dastan ti starà aspettando" il segreto che le mura del castello nascondevano, era conosciuto solo da coloro che lavoravano al castello ancor prima della nascita di Dastan. Il popolo al contrario è all'oscuro di tutto.
Dastan finito di vestirsi esce dalla camera e aspetta Tamina vicino alla carrozza.
Tamina scende le scale con il suo bel vestito color viola uva che le adornava il corpo.Il cocchiere apre la portina e vuole aiutare Tamina a salire, ma Dastan lo ferma.
"Faccio io, puoi andare" dice al cocchiere Dastan
Allunga la mano e aiuta Tamina a salire lo scalino per entrare nella carrozza, poi sale lui a sua volta e partono.
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Da Servitù a Regina
RomanceNel lontano regno di Agrabah, in un palazzo reale bianco come le nuvole con tetti blu come il cielo, circondato da un giardino verdeggiante, con i suoi segreti, vive il principe Dastan figlio del re di Agrabah. Un ragazzo testardo e scontroso. Lont...