Capitolo 12: Don't worry more than others.

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*Kristen Pov.* Sono veramente stupida, cosa credevo di fare? Dai, perdiamo la verginità con il primo che passa così vivremo per sempre. E ora? Sono una minchiona.

Entro velocemente dentro casa, mia madre mi viene in contro “Noi ci assentiamo per questa settimana, torniamo lunedì, comportati bene.” Mi sfiora la guancia e se ne vanno sbattendo la porta. Sbuffo sonoramente e lancio un urlo, facendo attenzione all’eco che lo segue. Vado in cucina a prendere un bicchiere d’acqua e vado su. Appena apro la porta di camera mia per poco non mi cade il bicchiere. Louis sta guardando la foto dell’estate 2009. Avevo 14 anni e in quella foto si vede il mio corpo esile che viene sorretto da un ragazzo di 16 anni. Mi ricordo che avevo una cotta per lui, era di colore, un bel fisico e mi faceva sbellicare dalle risate. Louis fissa attentamente il ragazzo, non si è accorto di me, appoggia la foto e sposta lo sguardo sull’altra foto, dove ci sono io a 3 anni e mio padre, lui mi sta spingendo dall’altalena. In quella foto sembra così felice. Vedo che lui stringe le dita ai lati e la sua bocca è una linea dura. “Ora non è più così felice.” Rompo il silenzio con una frase spezzata, Louis si gira e appoggia la foto, prende il mio bicchiere e lo appoggia sulla foto. “Non dovresti rimuginare sull’espressione di tuo padre, le persone hanno più facce del dovuto.” I suoi occhi cercano aiuto e io rimango senza parole. “Cosa ci fai qui?” riesco a dire con voce debole “Siediti alla fine del letto.” Esitando vado, lui si siede dietro di me intrecciando le sue gambe con le mie, entrambi a predi scalzi. Mi toglie la giacca delicatamente e mi lascia in canotta, mi sposta i capelli sulla spalla destra e traccia ripetutamente la linea che crea l’arteria principale. “In questo preciso momento di sto accarezzando il cuore.” Mugolo per la scarica di brividi che mi percorre il corpo, lascia dei baci casti sull’arteria “E ora ti bacio il cuore, perché questa arteria va dritta a lui.” Continua finche non parlo “Anche se volessi fare questa cosa con te…” si ferma e appoggia le labbra al mio orecchio. “… cosa penseranno gli altri?” trattiene una risata “Cara Kristen, devi smetterla di preoccuparti degli altri, preoccupati per te stessa perchè stai crollando e nessuno ti sta salvando.” Sussurra con voce roca, ha ragione. “Io li vedo i tuoi occhi, chiedono aiuto.” “Anche i tuoi, Louis.” “Cazzo.” Sussurra a denti stretti, cercando di non farsi sentire.

“Salviamoci insieme, ti prego.” Mi supplica, ci penso un po’. Infondo senza che io me ne accorga sto sprofondando nei ricordi offuscati della mia infanzia, la vita non è facile… è il momento di togliersi la corona e indossare l’armatura. “Ci sto.”

Sex with Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora