Capitolo 5: The Tomlinson.

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*Kristen Pov.*

Mio padre bussa alla porta dei Tomlinson e ci viene ad aprire un uomo sulla quarantina, ci accoglie con un sorriso solare e ci fa entrare. “Voi siete i Ross? Buonasera io sono Daniel e lei è Johanna, mia moglie.”

Dalla cucina sbuca una signora con un grembiule da cucina che si asciuga le mani con uno strofinaccio, anche lei ci sorride e ci porge la mano “Salve, molto piacere e benvenuti a Londra. Ho saputo che vi siete trasferiti da Chicago.” Ci fa accomodare a tavola mentre arrivano quattro ragazzine “Mamma sono loro i signori con cui dobbiamo essere gentili?” le chiede una bambina di 9 anni “Sì, allora lui è il signor Geoff, lei la signora Cler e lei è Kristen.” Ci presenta, i miei sorridono pigramente mentre io mi alzo e vado incontro alle ragazze “Ciao voi come vi chiamate?” chiedo amichevolmente “Io sono Charlotte ma chiamami Lottie.” Sorride la più grande “Io sono Felicitè ma chiamami Fizzy e loro sono Phoebe e Daisy.” Mi spiega l’altra sorella mentre le più piccole mi abbracciano. Ridacchio e mi rialzo “Sono felice di avervi conosciuto!” dico e vado in cucina da Johanna.

“Ciao bella.” Mi saluta mentre mette il cibo nei piatti “Ciao, serve una mano?” mi offro di aiutarla “Oh no, carissima, andresti a chiamare Louis? È nella sua camera, basta che sali le scale. È la seconda porta sulla sinistra.” “Ma certo!”

Busso e Louis mi apre la porta. Rimango incantata, indossa degli skinny jeans neri, una canotta bianca, i capelli sono tirati su con del gel e porta delle vans nere. “Ciao” dice con voce roca, abbasso la testa imbarazzata e arrossisco “Tua madre mi ha detto di chiamarti.” Sussurro.

Lui chiude la porta della sua camera e ci dirigiamo nella sala da pranzo. La tavola è imbandita di cibi molto invitanti a base di carne, mi siedo davanti Charlotte mentre Louis saluta i miei genitori, infine si siede vicino a me “Sei bellissima.”

Sussurra al mio orecchio e arrossisco mentre Lottie cerca di trattenere le risate. Imbarazzo totale. Cominciamo a parlare del più e del meno, i miei parlano di lavoro e affari, mentre noi ragazze della scuola, Louis non spiccia parola ma sembra interessato all’argomento palloso della serata, cioè tutto quello che dice mio padre che si trova vicino a lui.

Quando Johanna porta il dolce Daniel mi chiede “Allora, Kristen come ti trovi alla scuola di mio figlio?” pulisco la mia bocca “La scuola è molto accogliente e ho trovato subito degli amici molto simpatici, compreso suo figlio.” Sorrido leggermente mentre Daniel e Louis rimangono freddi, Johanna mi vede confusa “Ah beh, nostro figlio è molto simpatico ma con la scuola è proprio negato, tu invece?” ci salva dalla situazione imbarazzante “Lei era la migliore nella sua vecchia scuola.” Si vanta mio padre, sbuffo e lo ignoro “Allora non è che potresti dare delle ripetizioni a mio figlio?” chiede Johanna, io quasi mi strozzo con la mia stessa saliva, Louis manda occhiate di fuoco come quelle dei miei genitori alla povera Johanna, Daniel sorride e le sorelle trattengono le risate.

Deglutisco “C-Certo, se Louis vuole.” Fa per aprir bocca ma il padre lo anticipa “Ne sarebbe contento!” “Sì, vieni un attimo su?” chiede Louis. Lo seguo fino a camera sua, chiude la porta e la fissa per una manciata di secondi.

“Perché hai accettato?” chiede duro guardando ancora la porta “Non sapevo che dire…” sussurro, sbuffa e si gira “Ok.” Si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio. Strofina il naso sul mio collo e sento i brividi che percorrono tutta la mia spina dorsale Anche tu senti i brividi, vero?” sussurra con voce roca al mio orecchio.

Sex with Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora