Capitolo 24: Laughter.

5.6K 254 4
                                    

*Kristen Pov.* Entriamo in un piccolo bar di Londra, siamo tutti bagnati e infreddoliti. Noto che non c'è nessuno se non una coppia di anziani intenti a bere un tè caldo. "Vai a sederti, ordino io." Consiglia Lou "Ma devo pagar-" cerco di dire ma lui mi manda a sedere. Sbuffo e appoggio le mie cose su una sedia, poi mi siedo sul divanetto rivestito in pelle e aspetto Louis. Dopo poco appoggia la mia cioccolata calda davanti al mio viso e noto che ci ha fatto mettere anche la panna, si siede di fianco a me. "Ora tu mi dici come fai a sapere che amo la panna sulla cioccolata." Dico ridendo e metto lo zucchero per poi mescolare. "Tu non lo sai ma sono un veggente" dice facendo alzare e abbassare le sopracciglia "Sì, a cosa sto pensando" lo sfido mangiando la cioccolata, lui mi guarda socchiudendo gli occhi, mettendo le mani sulle tempie "Che quella cioccolata è buonissima!" esclama fiero di sé. "Hahahah non esattamente, chiudi gli occhi." Li chiude e ridacchia, prendo con il dito un po' di cioccolata e gliela spalmo a mo' di baffi sotto il naso. Quando capisce cosa sto facendo corruga la fronte "ma che cazzo?!" si guarda con il telefono mentre io rido a crepapelle. "Cosa ridi? Sono ridicolo!" la smetto tornando seria "Hai ragione." Lo guardo di nuovo e riscoppio a ridere mentre lui alza gli occhi al cielo. Bevo un sorso della mia cioccolata mentre lui si pulisce, dopodiché mi prende per il fianco e mi mette attaccata a se "Questa me la paghi." Dice con tono minaccioso "Va bene Tommo!" ridacchio sotto i baffi e lui mi bacia la fronte. "Vuoi venire a casa mia?" mi invita "Sì, va bene. Ci sono i miei a casa." Spiego, annuisce leggermente, pensieroso. "Certo che quando entro in casa tua mi stupisco sempre!" esclamo mentre appoggio il cappotto sulla sedia della cucina mentre lui ride. "Che facciamo?" chiede "Non so, guardiamo un film in streaming?" propone. "Sì, tu cercane uno carino, io preparo i popcorn" balzello per la cucina prendendo i popcorn e la macchina per farli mentre Louis va sul divano a cercare un film. "Ti va di vedere Spiderman?" propone "Sì, va bene!" prendo una ciotola, ci verso i popcorn, sale e olio, li mescolo un po' e raggiungo Louis che ha già attaccato il computer al televisore e sta facendo partire il film.

Ci godiamo il film mangiando, e lanciandoci, i popcorn e ridere sulle mie imprecazioni verso il cattivo. Adesso stiamo finendo di pulire quando mi squilla il telefono, è mio padre. Cazzo. "P-Pronto?" cambio stanza per evitare che Louis senta. "Dove cazzo sei troietta?!" urla "S-Sto ar-rivando..." tremo come una foglia "Adesso facciamo i conti" chiude la telefonata e sono terrorizzata. Ritorno da Louis e cerco di essere come se non fosse successo niente "Devo andare." Infilo il giubbotto e il berretto e vado verso la porta, seguita da lui. "Ok, ti accompagno" "No!" impongo e lo vedo allibito. "No, vado da sola. Ciao!" stampo un bacio sulle labbra e esco. Se mio padre scoprisse che ho passato il pomeriggio con lui succederebbe il peggio del peggio.

Sex with Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora