12. Hold me in your arms

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Sam

Il bacio durò più del dovuto, un bacio lento ma molto significativo, il bacio che aspettavo ormai da molto tempo, con la persona giusta. La persona che amavo davvero.

Arrivò però il momento in cui ci dovemmo staccare e Connor dovette tornare a casa.

***

Dopo per alcuni minuti che ero da solo e avevo appena chiuso gli occhi sentii aprire la porta e li riaprii subito. Mi ritrovai davanti mia sorella.

Già, mi ero dimenticato, voleva spiegazioni e io gli avrei raccontato tutto.

Appena entrata nella stanza a seduta sul letto mi chiese "Come va? Che ti ha detto Connor? Raccontami"

Ho raccontato subito del bacio e lei fu molto felice per me è si vedeva. Ma poi decidemmo di passare ad argomenti seri, quelli per cui era venuta a parlarmi.

"Ieri sera quando sono uscito di casa mi è arrivato un messaggio da parte di Alan che diceva di vederci nella via accanto a quella di Jackson e di non informare nessuno altrimenti mi avrebbe ucciso. Così ho deciso di farmi portare li, per vedere che cosa voleva. Quando sono arrivato, lui mi ha preso per le spalle e mi ha spintonato contro il muro. Mi ha detto: 'Sei stronzo come quando eri bambino, lo sei sempre stato. Sei una persona spregevole. Sei una persona orribile. Non ti meriti quello che ti circonda. Gli altri stanno con te solo perché sei figlio di Harry. Tu non hai amici. Non lo capisci? Nessuno ti vuole bene. Io a quel punto iniziai a scuotere la testa con le lacrime agli occhi e gli dissi che non era vero e lui allora ha iniziato a picchiarmi e poi è scappato. Mi ha lasciato lì per terra. Io non sono riuscito a muovermi e infine sono svenuto." dissi con la testa bassa, le lacrime agli occhi e le mani che mi tremavano a ripensare a tutto quello.

Alzai gli occhi per vedere la reazione di Darcy che era davanti a me, i suoi occhi verdi erano più chiari per le lacrime che stava versando. Si vedeva che era dispiaciuta, molto. Ma allo stesso tempo era arrabbiata, arrabbiata con il mondo intero. Non ci vedeva più dalla rabbia. Ma quando vide la che la stavo fissando si addolcì e mi venne ad abbracciare. Nell'incavatura nel mio collo mi disse: "Sam non sai quanto mi dispiaccia di tutto quello che hai passato. È tutta colpa mia, scusa. Avrei dovuto essere lì con te a proteg-" ma le miso la mano davanti alla bocca per impedirle di dire altro. Non era colpa sua. Ero io che non sarei mai dovuto andare lì. Ero stato uno stupido. "Non è vero Darc, non è colpa tua, sono stato uno stupido. Non sarei mai dovuto andare lì da lui, per giunta da solo senza avvertire nessun-" non riuscì a finire la frase perché mia sorella mi interruppe e ci abbracciammo. Un abbraccio fraterno, pieno di affetto e solidarietà reciproca. L'abbraccio di cui entrambi in quel momento avevamo bisogno.

***

Darcy

Qualche giorno dopo Sam uscì dall'ospedale, intanto i ragazzi si erano sistemati a casa nostra nelle stanze per gli ospiti.

Decidemmo di organizzargli una festa visto che l'altra non era andata a buon fine e soprattutto finalmente Sam si era ripreso e riusciva a muovere la gamba normalmente anche se avrebbe dovuto tenere le stampelle per un po'. Quindi mettemmo un po' di palloncini colorati e festoni per tutta la casa. Vennero tutti: William, Bear, Khai, Audrey, Olimpia, Felicity, Peter (che ormai da qualche giorno si erano trasferiti a casa nostra dicendo ai loro genitori di essere da degli amici a Los Angeles), Amybeth, Jackson, Lucas, Nathan, Leonard e infine Connor, Louis e nostro padre.

Io, Harry e Louis lo andammo a prendere in ospedale e lo portammo a casa. Lui non ne sapeva nulla della festa perciò tutti gli altri si nascosero e allena entrammo in casa urlarono tutti insieme 'SORPRESA'

Vidi la faccia di mio fratello da un po' depresso, perché Connor gli aveva scritto che non sarebbe potuto venire, che ovviamente era una a scusa, che si faceva felice, pieno di energie e con un sorriso come non glielo vedevo da tanto tempo sul volto. Rispecchiava molto probabilmente la persona più felice del mondo in quel momento e ne  fui molto contenta.

Because we are a family [ONE DIRECTION& 5SOS]  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora