15. Run, run, run

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Quando sentimmo aprire la porta saltammo tutti in piedi per la paura, poteva essere solo una persona... Simon e i suoi scagnozzi. Notammo però una porta-finestra che portava nel retro della casa, così ci alzammo subito e uscimmo nel giardinetto. Ma il problema era che loro sarebbero subito andati al piano di sotto per picchiare Alan, Amy e Carren e si sarebbero arrabbiati parecchio quando non li avrebbero visti al loro posto.

Aiutammo i ragazzi ad uscire e ci nascondemmo in modo che non ci vedessero. Appena quattro uomini possenti e pieni di tatuaggi, passarono accanto alla finestra e poi continuarono avanti verso la cucina, noi corremmo con tutte le nostre forze via verso il cancello ma vedemmo due uomini davanti ad esso per impedire a qualcuno di entrare e di uscire. Così tornammo nel punto dove eravamo prima, ovvero, accanto alla porta finestra che portava al salotto della villa dove eravamo stati fino a qualche minuto prima. Appena arrivammo accanto al muro, vedemmo una piccola porta tra gli arbusti che portava nella strada dietro alla villa, che li avrebbe portati sicuramente più lontani delle loro macchine ma più vicini alla loro salvezza. Così Louis da solo andò verso la piccola porta. Dopo circa un minuto passato al maneggiare la maniglia riuscì a sbloccarla e ci incitò a venire da lui e noi gli corremmo subito in contro e uscimmo trovandoci in una strada deserta.

Decidemmo di scrivere gli altri ragazzi che fino a quel momento ci eravamo dimenticati di informare a proposito dei tre ragazzi che avevamo da poco trovato in quella cantina. Decisi di scrivere io a Sam che quando eravamo usciti di casa mi sembrava molto preoccupato per me, gli scrissi: "Li abbiamo trovati, sono molto stanchi... Noi stiamo bene, ma Simon e i suoi scagnozzi sono arrivati alla villa. Noi siamo appena riusciti ad uscire dal retro", ma vidi che non mi inviava il messaggio ed informai gli altri.

Vedemmo il cancellino muoversi, che era a poca distanza da noi, visto che stavamo camminando, appena lo vedemmo però iniziammo a correre e poi ci nascondemmo dietro l'angolo alla fine della strada. Vedemmo un uomo aggirarsi per vedere se c'era qualcuno nella strada ma grazie al cielo non ci vide, o almeno è quello che credevamo

***

Sam

Ormai era passato parecchio tempo dall'ultima volta che Darcy ci aveva detto che erano arrivati alla villa perciò ero parecchio agitato e preoccupato. Però, dopo qualche secondo mi arrivò un messaggio proprio da lei, che purtroppo non mi tranquillizzò per niente. Infatti mi aveva scritto che stavano bene ma che Simon era appena entrato nella casa. Informai subito gli altri del messaggio, alcuni erano ancora più spaventati per gli amici, altri un po' tranquillizzati per l'inizio del messaggio ma poi nuovamente irrigiditi per la seconda parte di esso. Ma alla fine la reazione generale fu l'angoscia.

"Dobbiamo andare da loro" dissi istintivamente ma subito dopo mio padre disse: "No, assolutamente no. Mi fido di Lou, saprà come fare e poi te la non ci vai in queste condizioni e non rimani neanche solo." Io a quel punto feci un segno di assenzo con il capo rassegnato.
In quel momento avrei voluto essere lì e poter essere certo che mia sorella stesse bene... poterla proteggere.
Ma la mia unica felicità in quel momento era che Connor era qui con me che mi abbracciava a se e mi accarezzava i capelli per tranquillizzarmi... era stato così carino, gentile, premuroso e disponibile fin dall'inizio ed io invece come sempre un pezzo di merda...

***

Darcy

Iniziammo a correre verso una strada a cui credevamo ci avrebbe potuto portare alle macchine, avevamo ragione infatti, appena arrivammo alla fine della via le trovammo... ma non le trovammo come prima, le trovammo sfasciate con le ruote sgonfie.

Ci rendemmo conto solo in quel momento in che pasticcio ci eravamo cacciati... eravamo noi 12 da soli dispersi nel nulla con un pazzo maniaco e i suoi scagnozzi.

Because we are a family [ONE DIRECTION& 5SOS]  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora