Capitolo 7

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Percorsi un lungo corridoio, in fila indiana con le altre ragazze avanti a me intrepide di incontrare il loro Tom Felton, io cerco di fare la forte,e nello stesso tempo provavo a calmarmi anche se dentro di me avevo un fuoco che bruciava facendomi tremare le gambe ad ogni passo che facevo.
Arrivata davanti a una grande porta di legno con sopra decorata da intrecci color oro, che dopo qualche istante si spalanca e ci fanno accomodare.
Rimango sull' uscio per ammirare la grandezza di questa stanza con un bellissimo affresco sul soffitto e queste sontuose finestre vetrate che illuminano la stanza facendo luccicare anche i vari vasi color oro che erano posizionati in vari punti della stanza.
Dopo un po' vengo distratta da una ragazzina sui 10 anni,che si gira verso di me e con un sorriso coperto dalla sua mano sinistra perché si vergognava di farmi vedere il suo apparecchio ai denti cerca di sussurrarmi :
< Per te è la prima volta che lo incontri ?>
Io la guardo dal basso mi faceva tanta tenerezza perché aveva con se uno zainetto rosa più grande di lei che copriva il suo corpicino magro:
< No piccola, ma goditi questo momento perché te lo porterai sempre nel cuore > le rispondo, lei annuisce e si riunisce ad attendere il suo turno.
Per metà stanza era piena di cameraman e fotografi che scattavano e riprendevano ogni momento.
Ed eccolo lì con tutta la sua bellezza,io rimango a guardarlo da lontano anche se non mi ha ancora vista,indossava un pantalone a sigaretta blu è una t shirt bianca che sotto la luce risaltavano i suoi addominali e pettorali, i suoi capelli color oro sempre fuori posto e che continuava ad aggiustarseli con le sue mani perché cadevano sui suoi occhi azzurri, aveva un espressione felice,mentre abbracciava e consolava le sue fan mentre si commuovevano.
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Il cuore mi batteva forte nel petto, mentre aspettavo il mio turno avevo le mani che mi tremavano mentre stringevo la sua felpa.
Eccomi li di fronte a lui ad un passo, gira lo sguardo verso di me e ho notato che da un semplice sorriso piano piano la sua espressione cambiava diventa più serio, sono nel posto giusto ma al momento sbagliato ed io in quel momento l'ho capito subito dal suo sguardo, mi avvicino a lui e gli allungo le braccia avvicinando la sua felpa :
< Ei ciao, ti restituisco la tua felpa visto che non avremo più modo di rincontrarci > gli rispondo balbettando sotto voce
Tom :< Wow, che bel regalo sei la mia prima fan che mi regala qualcosa oggi> dice ad alta voce con il volto rivolto verso la telecamera e verso i giornalisti:
<Tom, dallo sguardo della ragazza noto che vi siete già conosciuti, dicci qualcosa in più > esulta la giornalista.
Lui mi guarda e fa un passo indietro e squadrandomi  con gli occhi dalla testa ai piedi, risponde :
<Non ho mai visto questa ragazza, non la conosco >.
Dopo questa risposta gli affarai la sua t-shirt e lo tirai con il braccio e notai la sua espressione di imbarazzo e non aveva neanche il coraggio di guardarmi negli occhi, trattenendomi le lacrime per la pessima figura che mi stava facendo fare gli rispondo a denti stretti :
< Sei solo un codardo,tieniti la tua felpa e sparisci dalla mia vista, e sono contenta di non lavorare più con te >.
A quel punto rilascio la presa e mi volto verso i cameraman e giornalisti che rimasero allibiti e come una vera donna dico:
< Scusami> e così mi volto di spalle ed esco via da quella stanza.
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Inzio a correre per tutto il corridoio, con gli occhi gonfi di lacrime e scesi dalle scale per arrivare all ultimo piano, dove vedo Gessica che mi stava aspettando e viene verso di me preoccupata chiedendomi :
<Che è successo? >.
Io la presi e la abbracciai in un pianto disperato, lei mi strinse ancora più forte e mi sussurra all'orecchio:
< Non serve che parli, torniamo a casa >.
Tutto il tragitto che ci siamo fatte a piedi tornando a casa vagamente che me lo ricordo ero troppo giù di morale,che guardavo solo i miei piedi che facevano rumore sull'asfalto ad ogni passo che facevo.
Arrivate a casa non riesco neanche a guardare Milena che si cucinava la cena, che mi dirigo di corsa in camera mia e con tutta la rabbia e la furia sbatto la porta che nel chiudersi fa un forte rumore da far rimbombare tutta la stanza.
Sprofondai sul mio letto, abbracciando il cuscino inizio a ripesare a lui, alla figura che mi ha fatto fare e sopratutto la cosa che mi ha fatto più male è che non riusciva a guardarmi negli occhi.
"Forse ho fantasticato troppo, mi sono fatta un vero e proprio film mentale" e quelle parole mi riempiono la testa da farmi chiudere gli occhi e addormentarmi rannicchiata nel letto.
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Domenica Ore 3:35 mi sveglio di colpo e sbalzo dal letto," è stato un sogno ?" Dico tra me e me, prendo il telefono *6 chiamate perse Direttrice e 3 messaggi *, apro i messaggi e leggo:
* Sei ufficialmente espulsa dal corso, non farai più parte del nostro team *.
Rimango allibita, a fissare lo schermo del telefono "Ora Alessia devi ricominciare da capo " , scoppio in una crisi di pianto, ora tutti i miei sogni sono andati in frantumi per uno stupito e finto amore.

Your Ocean Eyes //Tom Felton//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora