Un mese dopo.
Ho dato tutta me stessa per Tom.
Non l'ho lasciato solo nemmeno una volta, ho finto di essere un infermiera, pur di stargli accanto.
Amavo quando la sera prima di addormentarsi, gli rimboccavo le coperte, e gli raccontavo la nostra storia, in terza persona,pur di farli venire qualche ricordo di noi.
Mi faceva sorridere quando gli raccontavo dei nostri litigi e lui diceva:
<Che stupido ragazzo, come fa a lasciar andare una bella ragazza>.
Tutti i giorni gli disinfettavo le ferite, scendevamo nel giardino dell' ospedale per farci una passeggiata, lui era in sedia a rotelle.
Ha ricominciato a suonare la sua chitarra, e sentirlo e vederlo sorridere mentre cantava mi riempiva il cuore di gioia.
Piangevo tanto, ogni giorno era un giorno perso, i suoi ricordi non tornavano.
Forse questa volta è davvero finita.
La cosa più brutta ,è che la persona che hai amato,e che ami, non ti guarda più con gli stessi occhi, luminosi, lucidi non appena incrociavano i miei,lo stesso sguardo e lo stesso amore.
Ho deciso di lasciarlo andare via.
*******************
Tre mesi dopo.
Mi sveglio di soprassalto.
Penso di essere appena caduta dalle scale in sogno,mi tiro su a sedere di scatto disorientata per un attimo.
È buio e sono nel mio letto da sola in un bagno di sudore.
Sempre lo stesso sogno..tutti i ricordi di Tom che mi svaniscono uno dopo l'altro, non mi danno pace.
Guardo la sveglia sul comodino,sono le cinque del mattino .
"Merda.. domani ricomincio a lavoro".
Mi giro e mi volto nel mio letto,guardando le luci del giorno che illuminano la mia camera.
Ore 7:00
Mi alzo e mi dirigo in cucina a prepararmi una tazza di caffè, e mi metto a sorseggiarla leggendo la mia agenda di oggi delle cose che ho da fare in ufficio.
Mi faccio una doccia per riprendermi e svegliarmi, mi infilo un jeans a zampa, un golfino bianco e un paio di sneakers.
Non ho la voglia di prepararmi ed essere impeccabile, ma voglio essere più semplice possibile oggi.
Mi trucco leggermente, mi faccio un rigo di eye-liner sugli occhi,un po' di blush sulle guance per darmi un po' di colore roseo,e un lucida labbra.
******************
Mi avvio verso la fermata della metro, ascoltando la voce di Madison Beer- Selfish (Ascoltatela).
Arrivo in ufficio, non vorrei incontrare Ryan, dopo quello che è successo l'ultima volta, non ho il coraggio di affrontarlo, e non so di cosa è capace.
Lo incontro in corridoio, e io lo ignoro completamente alzando il passo e dirigendomi verso la mia scrivania.
<Ale come stai? Ho saputo di Tom> mi domanda Mia,felice di vedermi, ma preoccupata nello stesso tempo della mia salute mentale.
<Cosa?> le domando con gli occhi lucidi, sentendo ancora il suo nome mi vengono i brividi.
<È su tutti i giornali,e so che per te è stata una persona importante..> mi accarezza la spalla per consolarmi.
Io annuisco e mi alzo di scatto dalla mia sedia, e corro in bagno.
Scoppio a piangere inginocchiandomi sul pavimento, ancora non riesco a darmi una ragione.
"Perché fa così male? Vorrei aver perso io la memoria".
Poco dopo,mi ricompongo e ritorno verso la mia scrivania.
Mi siedo sulla sedia e appunto alcuni dettagli sul agenda per il prossimo servizio, quando vedo sopra la mia testa un'ombra.
L'ombra più brutta che ho mai visto, emana tanta rabbia,e la senti da un metro di distanza.
Alzo la testa guardandolo un po' impaurita, indossa una camicia di jeans e un jeans chiaro strappato.
<Allora facciamo pace ?> mi domanda con uno sguardo malizioso e provocante.
<Che cazzo vuoi Ryan ?> borbotto, ignorando la sua presenza.
<Te > sussurra sotto voce, facendo il giro intorno alla mia scrivania, e si avvicina a me,bloccando con entrambe le braccia i manici della mia sedia, impedendomi di alzarmi e andare via da lui.
Il suo sguardo diventa ancora più cattivo, ha sete di vendetta, ed è molto determinato per raggiungere i suoi obbiettivi.
<Lasciami, prima che urlo> cerco di non tremare,e non farmi prendere dal panico.
Per fortuna sentiamo i passi dei tacchi di Mia, e lui lascia la presa:
<Ryan! Vieni in ufficio con me > si affaccia mia guardandoci un po' stranita.
Annuisce e la segue, voltandosi lasciandomi un occhiata.
Tiro un sospiro di sollievo, e cerco di concentrarmi sul mio lavoro.
Qualche ora dopo mi vibra il telefono, un messaggio:
* Ti ricordi ancora di me ?,
Il nostro primo bacio ?
Il nostro primo sguardo ?
Il nostro primo ti amo ?
Sai dove trovarmi, ti aspetto qui *
Scoppio a piangere in preda al panico, non può essere lui, non può essere Tom.
So dove andare.
Corro via, più in fretta che posso, non prendo neanche la metro per non perdere tempo, non mi fermo, corro e ancora corro, travolgo qualche persona, inciampo e mi rialzo ma non mi fermo mai.
Le lacrime scendono lungo il mio viso.
So che è lui.
So che è tornato e so che è sull' London Eye.
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Your Ocean Eyes //Tom Felton//
RomanceAlessia decide di intraprendere un nuovo viaggio.. e una nuova vita ma non sa che incontrerà lui.. occhi color ghiaccio e cuore senza amore 💔 ....... SPERO CHE VI PIACCIA È LA MIA PRIMA STORIA CHE PUBBLICO E CI TENGO VERAMENTE TANTO ❤️ Ci sono c...