Your Ocean Eyes //Tom Felton//

Capitolo 32

                                   🔴+18🔴
Ho sempre seguito il mio cuore.
Mi ha sempre portata da Thomas Andrew Felton.
Ma in cambio cosa ho avuto in questi mesi..? Un anima spezzata,da tutte le delusioni che mi ha causato.
L'ultima volta mi ha solo "scopata",solo perché in quel momento,desiderava punirmi,sfogare la sua rabbia.
È finita..lui non va bene per me,io non vado bene per lui.. Come può la nostra relazione funzionare ?.
Le sue ultime parole mi riempiono la testa continuamente,i suoi occhi gonfi di lacrime, so che non voleva lasciarmi andare:
<Non allontanarmi da te Ale,ti prego!>
Mi tiene abbracciata a lui, io di spalle perché voglio solo scappare via, non lo voglio guardarlo in faccia, so che cederei:
<Tom,io ti ho sempre amato,e ti amerò per sempre,ma ora ho bisogno di essere lasciata in pace..> sussurro cercando di trattenere le lacrime.
Ad un tratto il suo tono di voce cambia:
< Non puoi amarmi.. Non posso renderti felice>.
Quelle parole mi hanno trafitto l'anima, lo respingo staccandomi da lui.
Mi volto un attimo solo per guardarlo in faccia, è in panico, non sa neanche perché mi ha detto quelle parole..ma le ha dette.
<Allora è meglio finirla qui..>.
Corro via.
                              *****************
Una settimana dopo.
Lunedì ore 8:00.
Sono sopravvissuta alla mia prima settimana, senza pensare, per la prima volta a Tom.
Ho cercato di essere più occupata possibile,lavorando e concentrandomi su me stessa.
Ryan non si è fatto vedere per tutta la settimana, mi chiedo se stia bene.
Oggi si dovrebbe presentare a lavoro.
Nel frattempo mi sistemo e appunto le ultime modifiche, del primo servizio fotografico della settimana, e sistemare la mia postazione make up e quella di Mia.
Quando sento dei passi suo il corridoio,Ryan mi passa davanti con un passo veloce e determinato.
Si volta lanciandomi il suo solito sguardo,e mi fa un occhiolino.
"Bene non è cambiato per niente.. sempre il solito cretino".
Entro nell' ufficio di Mia,e lo trovo appoggiato alla sua scrivania leggendo la copia dei miei appunti.
È vestito abbastanza sportivo, un pantalone di jeans blu scuro,una felpa bianca e un paio di sneakers bianche.
Mi avvicino a lui,in punta di piedi.
<Ciao, come stai ?> sussurro.
Lui si alza e fa un passo verso di me, mi prende per i fianchi:
<Questa è una delle tante ragioni,che non possiamo lavorare insieme,sei l'unica donna che prendo in considerazione in questo momento, ti voglio e ti avrò, non mi ferma di certo un calcio destro, Sarai mia!>
Mi sento percorrere un brivido caldo ascoltando quelle parole, ma cerco di mantenere la calma:
<Forse devi camminare con i piedi per terra, senza accelerare le cose, devi darmi tempo Ryan>. Lo guardo dritto nei suoi occhi verdi, che mi fissano in continuazione le labbra.
< Aspetterò! Però ti corteggerò ogni secondo! Allontanati da me, posso essere irrequieto>
Non so perché mi fa sorridere, forse perché è troppo egocentrico,o non so Ryan è troppo strano e diverso da Tom.
<Cosa fai stasera ?>
<Esco con le mie amiche!> mento, per non trovarmi in un altro guaio, anche se Milena non la vedo da settimane ma sicuramente si trasferirà a casa di Marco il suo ragazzo, e Gessica è piena di esami, e non abbiamo parlato molto ultimamente.
Di fronte al suo sorriso malizioso,Ryan mi stringe forte il braccio da bloccarmi la circolazione, il solo starli vicino mi da la carica, e guardarlo è tremendamente esaltante.
Lo avrei odiato se non fosse la persona più gentile che mi fosse capitata fino ad oggi.
<Non dico di ubriacarci, solo un bicchiere o due di vino e ti accompagno a casa per le otto> insiste.
<Oggi non ce la faccio, facciamo domani?>
<Ci spero..non fare la perfettina con me> commenta Ryan,con un alzata di sopracciglia, che mi fa sorridere:
<Ti prometto! Domani dopo lavoro> gli ripeto.
<Allora devi venire a casa mia, ti preparo una cena con i fiocchi >
"Se non scopiamo, vengo con tutto il cuore" penso.
<Ottimo>.
Mi sorride scostandosi via un ciuffo di capelli dal volto.
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< Ragazzi siete pronti? Facciamo una riunione per organizzare il set fotografici con i nostri clienti>
Entra mia cogliendoci di sorpresa nel suo ufficio.
Percorriamo con Mia davanti a noi,il lungo corridoio, arrivando davanti alla sala riunioni.
Ryan mi guarda con uno scintillio negli occhi:
< Non essere in ansia, devi solo illustrare i tuoi progetti> mi sussurra.
Io annuisco, mentre un bodyguard che fa da guardia alla porta, ci fa entrare.
<Sei pronta?>
<Si, sono pronta!> lo sorrido.
La porta si apre e ci fanno il cenno di entrare e appena faccio il primo passo, faccio in modo di sfoggiare il mio sorriso smagliante, un sorriso che si gela all istante, alla vista dell'uomo che si alza in piedi,per venirmi incontro.
Mi fermo di colpo,bloccando la porta con il mio corpo,da far venirmi addosso dietro di me Ryan, spingendomi e facendomi barcollare in avanti.
Tom mi afferra la vita, mentre mi abbatto su di lui, mi si blocca il respiro,toccando ancora una volta i suoi bicipiti duri,tra le mie mani.
Arrossisco, cercando di spingerlo via.
Mia mi aiuta a recuperare i miei pensieri perversi davanti a Tom.
Lo sguardo di Tom bruciava con il mio ancora una volta.
<Questa è la mia assistente> mi presenta Mia.
<Ci siamo conosciuti > dice Tom sorridendomi.
<Ma non mi dire> interviene Ryan.
Mia fulmina con uno sguardo Ryan per farlo tacere.
Ci accomodiamo davanti a un lungo tavolo di vetro,e Tom si siede di fronte a me, mentre il suo manager ci illustra che deve fare Tom questo servizio perche presenterà la premiazione BIFA film awards, e deve fare qualche foto per poi pubblicarle sui social.
A fine riunione per fortuna, Mia ha illustrato i progetto al posto mio.
Ryan è stato impassibile per tutto il tempo.
Poi ci alziamo tutti insieme e io ne approfitto per uscire da quella maledetta stanza, non voglio parlare con lui in questo momento.
                            ******************
Chiamo l'ascensore per scendere in reception per lasciare i fascicoli firmati per il set,mentre Tom mi segue, barcollando verso di me, con una mano in tasca,indossa un completo grigio chiaro,camicia bianca e una cravatta a fantasia.
Entra con me in ascensore e rimane in silenzio finché l'ascensore non inizia a scendere:
<Ti stai frequentando con qualcuno ? > la domanda è stata posta con tanta disinvoltura che mi ci è voluto un attimo per risponderli.
Respirai profondamente:
<Perché ? Cosa ti importa, ormai è finita tra noi..>
Mi fissa e mi sussurra all orecchio:
<Non puoi capire come mi stai facendo uscire pazzo, voglio fare sesso con te>
Una presa improvvisa mi sento mentre mi sbatte contro le mura dell' ascensore, rimbombando.
Mi bacia violentemente, infilando le sue mani sotto il mio vestito a tubino rosso, sfilandomi in un lampo  le mutandine, si tira giù là zip del pantalone e i suoi boxer, le sue mani ora sono sui miei fianchi, mi tengono avvinghiata a lui.
Il mio corpo sta per esplodere, dalla voglia di sentirlo ancora dentro di me, mi penetra veloce e intensamente, mentre allungo la mano destra spingendo un tasto per bloccare l'ascensore momentaneamente.
Mentre mi stringo a lui, esplodendo nuovamente in un orgasmo, Tom grida il mio nome ansimando, e stringendomi ancora una volta verso di lui.
Mi rendo conto a stento che Tom mi ha girata, piegandomi, ho le ginocchia flesse e il sedere in aria, vulnerabile,completamente sua.
Un momento dopo,mi penetra con forza, scivola fuori e poi mi penetra di nuovo,due,tre volte sono inerme.
Lui geme riprende il suo ritmo..si muove implacabile.
Mi lascio andare,gridando il suo nome,lui si ferma versando su di me il suo cuore e la sua anima.
Veniamo nello stesso momento, il suo corpo è completamente bollente e arde per me, ma io lo respingo improvvisamente, risistemandomi e ripremo il pulsante di chiamata.
< Perché fai così ? > mi domanda sbalordito Tom.
<Perché voglio farti sentire come mi sono sentita io>
<Io ti desidero Alessia>
<Può essere che io non sarei più interessata a lei>
Il suono dell' ascensore avvisando l'arrivo al piano terra,mi fa sobbalzare.
Esco voltandomi verso di lui:
< A presto sig.Felton >.