Capitolo 41

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Arrivate davanti al locale.
Come ci ha detto il ragazzo,il volantino che ci ha consegnato è un vero e proprio salta fila e un entrata immediata nel locale.
Sono preoccupata per Tom, perché non l'ho avvisato che uscivo,e si sta facendo tardi ma il mio cellulare è morto, e ancora non ho il suo numero di telefono perché ci siamo sempre scritti in anonimo, e non posso usare il cellulare di Lim per contattarlo.
Arriviamo davanti a una piccola entrata, e una ragazza che lavora lì ci conduce al piano di sopra verso una zona del locale più tranquilla, che si affaccia sulla pista da ballo sottostante.
Ci indica una piccola zona "salotto" sulla balconata, e noi ci sediamo su dei divanetti di velluto rosso,davanti a un tavolino rotondo di vetro.
<Lim, beviamo una cosa e andiamo, sono preoccupata e devo tornare a casa > mormoro soprappensiero.
<Assolutamente no, Ale so che stai con Tom Felton, tutti i giornali parlano di voi> sussurra sorridendo.
<Appunto perciò devo tornare a casa > sussurro sotto voce.
Subito dopo arriva un altra ragazza che lavora nel locale, e ci poggia due drink offerti.
<Questi sono offerti da una persona,godeteveli due moscow mule > ci sorride la ragazza.
<Cazzo Ale, abbiamo fatto bingo > sorride e saltella dal divanetto Lim.
<Mi devo trovare un uomo stasera> borbotta decisa mentre si sistema il suo top di pelle nero, abbinato a una gonna in tubino stropicciata di pelle, devo dire che stasera ha un aspetto più provocatorio del solito.
Ad un tratto due ragazzi si fermano al nostro tavolo, sorridenti e sicuri di se, con un atteggiamento disinvolto e libero.
Lim li guarda a bocca aperta,è uno dei due si presenta a noi:
<Piacere Jerry> stringendo la mano a Lim, un ragazzo un po' basso di statura, ma con un corpo molto muscoloso, capelli castano chiaro e occhi verdi, vestito con un completo giacca e pantalone bianco e una t-shirt nera da sotto.
Mentre l'altro con menefreghismo si siede a fianco a me,allungando il braccio dietro la mia spalla, avvicinandomi a se, un ragazzo alto,con i capelli neri e gli occhi scuri, vestito molto sportivo, con una giacca di jeans, pantalone di jeans e un paio di sneakers.
<Lasciami stare, non ti conosco!> mi giro verso di lui,strattonandomi e prendendo le distanze.
Lui mi lancia un occhiataccia < Sono Noah, mi conoscerai stasera >.
*************
Dopo un paio di minuti.
Lim si alza con Jerry:
<Noi andiamo a ballare> mi grida, ignorando il mio sguardo di supplica, mentre si alzano e si allontanano da noi.
Io cerco un modo per andare via, ma Noah sembra insistente da non lasciarmi andare.
<Perché sei così nervosa ? Non vuoi restare con me>mormora ridacchiando.
<No, voglio andare via> insito guardandolo male.
Dopo un secondo mi prende per il braccio attirandomi a se, e con una forte puzza di alcol dalla sua bocca emana un ghigno abbastanza nervoso del mio essere scontrosa con lui, che mi sussurra:
<Vedi di comportarti bene o domani non vedrai più il tuo Tom >.
Mi volto di scatto:
<Come fai a sapere di Tom? Chi cazzo sei ? Non ti conosco > alzo la voce guardandolo nei suoi occhi neri.
Ad un tratto esce dal taschino un piccolo coltellino, e me lo mostra come se fosse un trofeo, un trofeo che fa paura.
Cerco di mantenere la calma e non farmi prendere dal panico, non distolgo lo sguardo dai suoi occhi, e lentamente cerco di allontanarmi e alzarmi dai divanetti.
Ma lui mi prende ancora una volta dal braccio con la sua mano destra libera, mentre con l'altra teneva il coltellino e lo puntava vicino al mio fianco.
<Cosa vuoi da me ? > gli chiedo a bassa voce.
<Devi seguirmi in bagno, e stai zitta se urli ti accoltellerò> sussurra.
Lentamente ci alziamo e con la sua mano ancora mi regge sempre più forte il mio braccio camminiamo lentamente verso i primi bagni che troviamo davanti.
***************
Con il cuore che mi batte all impazzata.
La paura che mi fa tremare le gambe così tanto che mi chiedo se riuscirò a reggermi in piedi.
Cerco di fare respiri profondi e non entrare in panico.
Appena entro in un bagno in comune,trovo Ryan appoggiato di spalle a uno dei lavandini.
<Sorpresa!> sogghigna Ryan,avvicinandosi davanti a me.
Mentre Noah chiudeva di scatto la porta del bagno,ridacchiando tra se e se.
<Che cazzo volete farmi? > gli domando balbettando dalla paura.
<Ti presento mio fratello, ora ci divertiremo con te > ridacchia Ryan, il suo volto è completamente fuori di se, ubriaco e sudato, con una t-shirt sporca di vomito e un paio di jeans sporchi e strappati sulle ginocchia.
< Lasciami andare o..>.
< O cosa ? Griderai ? Non c'è qui il tuo Tom, sei sola !> ringhia e, di punto in bianco, mi da uno schiaffo, un pesante manrovescio sulla faccia.
Il colpo, violento e inaspettato, mi getta a terra.
Sbatto la testa contro il pavimento freddo, producendo un tonfo molto forte.
Sento un dolore terribile, gli occhi mi si riempiono di lacrime e la vista mi si offusca.
Lancio un grido silenzioso di sofferenza e di terrore.
<Ora iniziamo a divertirci>.

Your Ocean Eyes //Tom Felton//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora