Capitolo 9

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Scappiamo via.
Insieme.
Lontano da tutto il caos che è successo al locale, ci ritroviamo ancora una volta mano nella mano, correndo tra le strade di Londra.
Le luci della città gli accarezzavano il viso, illuminandolo mentre si voltava verso di me, guardandomi e sorridendo.
Ad un tratto prendiamo una via abbastanza deserta le luci erano più fuse, i negozi erano chiusi non passava quasi nessuno, Tom si volta verso di me e inizia ad avanzare mentre io indietreggiavo per non far sentire il rumore del mio cuore che batteva all impazzata, mi prende il viso accarezzandomi la mia guancia fredda e di colpo mi bacia.
Un bacio appassionato, le sue labbra sono ancora morbide dall l'ultima volta che le ho toccate e con una mano mi accarezza i miei capelli marroni  arruffati, in quel momento decido di lasciarmi andare allungando le mie mani tra i suoi capelli facendo passare le dita, facendolo avvicinare ancora di più a me.
Mi abbandono contro il muro,ansimando ,i suoi occhi erano accesi di desiderio e con le mani mi accarezzava i fianchi chinandosi ancora di più premendo il mio corpo con il suo.
Ad un tratto mi bloccai e lo allontanai, spingendo il suo petto con le mie mani:
<Questo cosa era ? > gli domando confusa
Tom :< Scusami, ma dovevo provare a sentire una cosa >
Io :< Cosa ?>
Tom:<Le stesse emozioni che ho provato quando ci siamo baciati sulla ruota panoramica >
< Non ti capisco Tom, sei un ipocrita bugiardo, non puoi capire in due giorni che emozioni mi hai fatto provare, mi hai ferito il cuore illudendomi che c'è qualcosa in noi,ma so dentro di me che non potremo mai avere neanche un inizio> rispondo con un tono deciso,guardandolo dritto negli occhi ,abbassa gli occhi e con uno sguardo rammaricato dalla mia risposta mi dice:<Ti capisco,ma non posso mentirti dicendo che non riesco a starti lontana, quel giorno in hotel non volevo farti passare altri guai per causa mia  >
<Visto che non riesci a starmi lontano , allora non allontanarti ancora di più >.
Dopo quella mia risposta mi prende per mano, e mi porta nel suo hotel dove alloggia, dirigendoci verso la sua stanza, percorrendo il corridoio sapevo che ogni passo che facevo mi sarei ritrovata ancora di più in un altro guaio, " Forse questa volta è diverso e ci tiene a me " pensai.
                         *******************
Arrivati davanti alla sua porta,fa scorrere una card davanti alla maniglia e si apre di scatto, le luci della stanza erano soffuse ma la vista della città mi faceva sognare sembrava un sogno, la sua camera è abbastanza modesta, piccola e accogliente con un letto grande color panna con i cuscini beige che si abbinavano alle tende di seta .
<Beviamo qualcosa > mi domanda Tom mentre apre un piccolo mini frigo vicino al letto, e mi porge una birra.
Mi siedo lateralmente sul letto e inizio a sorseggiare la birra e subito dopo vedo che si siede affianco a me con un bicchiere di whisky bevendolo tutto ad un fiato.
Mi sento paralizzata mentre fisso quell' uomo di una bellezza impossibile mentre si sfila la sua giacca facendola cadere atterra, il suo sguardo è ardente, mi brucia dentro,e in un momento mi toglie la birra dalle mani poggiandola sul comodino e si mette sopra di me accarezzandomi il viso, e in quel istante ci perdiamo l'uno nell' altra.
Non capisco cosa mi sta succedendo un mix di emozioni mi ripercorrono il mio corpo, mentre mi sbottona con calma la mia camicia, le sue labbra si avventano sulle mie, mi bacia con violenza, il desiderio esplode in tutto il mio corpo come fuochi d'artificio, ho pochi ricordi di quel momento so solo che eravamo un unica cosa ed è successo tutto di fretta. "Si, era amore no sesso"
ORE 9.00
Quando recupero le mie facoltà mentali, apro gli occhi e vedo lui.
L'espressione di Tom è tenera mentre pian piano si strofinava gli occhi per svegliarsi:
<Buongiorno > dice con un sospiro assonnato
<Buongiorno Tom> sussurro
Si mette di fianco a me e strofina il naso contro il mio guardandomi con i suoi occhi azzurri cielo sorridendomi.
Rimaniamo ancora un po' sotto le lenzuola che profumavano di vaniglia, allungo la mia mano e con le dita gli aggiusto i suoi capelli color oro arruffati e scoppia in una piccola risata di  imbarazzo:
< Li devo tagliare > borbotta
<No , sei bello così come sei > rispondo dolcemente.
Di colpo il suo tono diventa serioso e mi dice
<Riguardo a stanotte..vorrei che non ne parli con nessuno sopratutto giornalisti > .
Dopo quella risposta mi alzo dal letto e mi vesto di tutta fretta e con gli occhi lucidi e la voce tremante gli rispondo:
< Ma per chi mi hai presa ? Pensi che mi possa vantare della tua fama ? Per me quello che è successo stanotte è stato amore no divertimento e non ti guardo come se stessi recitando, non stiamo su un set, e per me non sei un Draco Malfoy o un Julian Albert personaggi che tu hai interpretato ma solo Tom >
< Quello che è successo stanotte è stato solo un errore !> risponde con un tono serio.
Rimango paralizzata, lo guardo con i miei occhi lucidi mentre cerco di trattenere le mie lacrime, "non gliela do la soddisfazione di vedermi piangere" mi ripeto nella mia mente, così prendo le mie cose ed esco dalla quella stanza.
Percorro il corridoio di quel hotel di corsa, con le lacrime che mi riempivano il viso, finalmente vedevo l' uscita,ma guardandomi intorno il cielo di Londra non era più azzurro come ieri ma grigio come l'anima di Tom.
In quel momento scoppia a piovere, la pioggia era così forte da bagnarmi in un attimo, la gente intorno a me si riparava o apriva gli ombrelli,ma io rimango bloccata.
Sono vuota. Non provo altro che dolore. Per quanto tempo riuscirò a sopportarlo ? Cammino verso casa, fissandomi i piedi e rifletto che tutto sta andando a rotoli da quando sono qui.
Arrivo davanti alla porta di casa,con un forte sospiro la apro trovandomi subito Milena spaventata per me:
<Dove cazzo sei stata Alessia ? Ti rendi conto cosa è successo ieri sera ?>mi rimprovera,
Io le faccio un cenno di no con la testa e le sussurro :
< Scusami>
<Mi sono preoccupata , mi hanno riferito che sei uscita con Tom dal ristorante.. è vero ?>
<No, mi sono persa per strada perché mi sono spaventata per quello che è successo,ma poi dopo ho realizzato  che non avevo un telefono o la mia borsa>
Ad un tratto entra Gessica in casa :
<Non lo trov-... Ale cazzo ti stavo cercando ovunque> mi dice Gessica con aria spaventata.
Io come un manichino di mezzo a loro e senza parole riesco solo a dire:
< Ragazze scusami ma devo andare a farmi una doccia > e con lo sguardo basso mi dirigo verso la mia camera.
Per fortuna ho il bagno in camera, non riuscirei a riaffrontare da capo le preoccupazioni delle mie amiche, che mi riempiono la testa di mille domande.
Attacco il telefono a caricare e accendo un po' di musica per calmarmi.
Clicco sulla cartella " Scelta casuale" e mi infilo nella doccia, parte la canzone di Billie Eilish- when the party's over (ascoltatela) e da lì crollo in un pianto disperato, non riuscivo più a smettere sono arrabbiata, delusa dalla vita.
Esco dalla doccia e mi infilo il pigiama,e mi addormento nel mio letto con le mie ultime lacrime rimaste bagnandomi il cuscino, senza pranzare ultimamente trovo difficile anche mangiare.
Ore 20:00
Uno squillo di un messaggio mi sveglia, apro la schermata e c'era un messaggio senza nome
* Esci sono giù *

Your Ocean Eyes //Tom Felton//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora