-chiarire? Ora te decidi?- domandò retorico e già alterato Niccolò gettando via il fumo dalle labbra.
-e quando avrei dovuto scusa?- rigirò la domanda in suo difesa, cominciando ad alzare i toni di conseguenza.
-ah boh non lo so, cinque anni fa magari che dici?- ipotizzò ironicamente alzando un sopracciglio.
Non era mai stato un ragazzo che portava rancore, non gli era mai importato troppo di un "scusa" mancato, dei soldi mai ricevuti in dietro, delle parole che scorrevano dietro di lui o di alcune mancanze di rispetto. Certo molte volte s'incazzava, gli rodeva, com'è giusto che sia, dopotutto era umano provare certe emozioni come rabbia e delusione, no? Ma durava poco: uno, due, forse tre giorni e nei peggiori dei casi persino qualche settimana; ma mai anni. Cos'era cambiato? Tutto.
La persona che in questo caso gli aveva provocato il torto era uno dei suoi migliori amici, la persona che avrebbe voluto al suo fianco il giorno del suo matrimonio, la persona su cui avrebbe sempre contato e di cui sarebbe stato certo di non perdere mai i rapporti. Il torto, anche questo in questo caso era diverso, poiché non si trattava di lui, né tanto meno di Adriano, ma (e ancora una volta il discorso cade lì) di Wendy. Non aveva deciso lei di spegnersi, non aveva mai avuto intenzione di far finire le cose come sono andate e mai avrebbe voluto prendersi una colpa del genere, una colpa che in fondo colpa non era.-non è come credi- si giustificò subito usando però un approccio scorretto, dato che Niccolò lo guardò con uno sguardo talmente rude come se dicesse "me stai a pija' pe' culo?".
-ti giuro che non ne sapevo niente- provò a rimediare al suo errore, ottenendo solo maggiore confusione da parte del ragazzo.
-non ne sapevi niente? Ma seriamente me stai a prende' pe' deficiente Adrià? N'altro po' o sapeva tutta Roma che er cojone der locale ha perso la ragazza sua, che er matrimonio nun se sarebbe fatto più e quindi addio famiglia, addio sogni, addio lavoro, addio...addio vita, addio tutto cazzo! E 'o sai perché?- domandò gettando la sigaretta per terra prima di calpestarla col piede.
Adriano tacque. Lo lasciò parlare, lo lasciò fare, lo lasciò semplicemente sfogare perché dal suo punto di vista, che non sapeva come fossero andate le cose, non sapeva di come anche a lui Bologna rovinò la vita e non sapeva che quelle sue bugie in realtà fossero verità, aveva ragione. Aveva passato, e stava passando tutt'ora, forse il periodo più brutto e traumatico della sua vita e la cosa peggiore era che non aveva nessuno al suo fianco oltre a sua madre e, si augurava, qualche psicologo.
Per cui tacque, consapevole che se fosse intervenuto in quel momento per dirgli che si sbagliava, che anche lui a Bologna ne aveva passate e che nessuno gli aveva detto del lutto avrebbe soltanto peggiorato la situazione.-perché le voci girano Adrià, pure se te trovi in una grande città come Roma o in un piccolo quartiere come San Basilio, comunque qualcosa si verrà a sapere; soprattutto se la tua vita è tutta centrata su un localetto abbastanza frequentato e la protagonista, la stella, di quel locale si spegne e da un giorno all'altro non si presenta più, non si esibisce più.
E qui naturalmente tutti cominciarono a chiedersi e domandarsi che fine avesse fatto, se l'avessero licenziata, se avesse trovato di meglio o se addirittura fosse in tour. Un tour tutto suo e qui ci avrei creduto anch'io, se lo meritava un tour tutto suo, ma non l'avrebbe mai fatto senza di me; e questo non lo dico io perché so' io, cioè me l'ha detto lei, lo ripeteva di continuo ogni volta che uscivamo l'argomento, se ci fosse stato un tour saremmo dovuti andarci insieme.
Ma non è questo il punto.
Nessuno arrivò a pensare al peggio ed è normale, dopotutto si parlava pure di una ragazza di quasi vent'anni, te avresti mai pensato che potesse essere morta?- si rivolse a lui con lo stesso tono con cui si dicono le lezioni durante le interrogazioni. Ormai l'argomento era sempre quello, la fine si conosceva già e, anche se è brutto dirlo, ci aveva fatto l'abitudine.
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Titoli Di Coda|| Ultimo
FanfictionErano la coppia che avrebbe fatto invidia al mondo, lei la rara ragazza perfetta e lui il solito romantico proveniente dalla periferia di Roma. Erano la coppia perfetta, come fuoco e cenere, ma poi un soffio di vento spense la fiamma che li univa...